Dalisi Napoli Oggi, 2023

In occasione della mostra "Riccardo Dalisi. Radicalmente", il Maxxi ha commissionato a Vincenzo Castella un lavoro sul campo, alla ricerca dei luoghi di Napoli in cui l'architetto, designer e artista ha lasciato le sue

tracce. 


Riprendendo lo spirito partecipativo dalisiano, Castella ha coinvolto un gruppo di giovani artisti (Daniele Marzorati, Davide Barberi, Edoardo Bonacina, Josefine Jyllnor) di NABA – Nuova Accademia delle Belle Arti, dando forma a un mosaico di immagini in cui l'occhio del singolo si diluisce nell'opera collettiva. La stessa cosa accade con le installazioni urbane di Dalisi, che comprendono sculture, paralumi, maschere, decorazioni, arredi urbani e piccole architetture. Visibili o nascoste, grandi o piccole, esse sono infatti divenute parte della stratificazione incessante che dà forma alla città, confondendosi con segni nobili e popolari, spontanei e progettati, effimeri e permanenti. 


Come un grande libro aperto, questa “inchiesta” metropolitana conduce il visitatore nelle botteghe dei lattonieri di Rua Catalana, dove Dalisi aveva lo studio e produceva le sue opere; nelle strade dei Quartieri Spagnoli, coronate da piccole sculture angolari; tra le “garitte” realizzate a Palazzo Reale; nel Rione Sanità, tra la Basilica di Santa Maria e il Giardino degli Aranci; negli edifici costruiti a Ponticelli e infine al Rione Traiano, che negli anni Settanta fu il palcoscenico di pionieristici laboratori svolti con i bambini.


On the occasion of the exhibition "Riccardo Dalisi. Radicalmente", Maxxi commissioned to Vincenzo Castella a field work, searching for the places in Naples where the architect, designer and artist left his traces.


Echoing the Dalisian participatory spirit, Castella involved a group of young artists (Daniele Marzorati, Davide Barberi, Edoardo Bonacina, Josefine Jyllnor) from NABA – Nuova Accademia delle Belle Arti, giving shape to a mosaic of images in which the eye of the individual it is diluted in the collective work. The same thing happens with Dalisi's urban installations, which include sculptures, lampshades, masks, decorations, street furniture and small architecture. Visible or hidden, large or small, they have in fact become part of the incessant stratification that gives shape to the city, confusing themselves with noble and popular, spontaneous and planned, ephemeral and permanent signs.


Like a large open book, this metropolitan "investigation" leads the visitor to the tinsmith shops of Rua Catalana, where Dalisi had his studio and produced his works; in the streets of the Quartieri Spagnoli, crowned with small angular sculptures; among the "sentry boxes" built in Palazzo Reale; in the Rione Sanità, between the Basilica of Santa Maria and the Orange Garden; in the buildings built in Ponticelli and finally in the Rione Traiano, which in the seventies was the stage for pioneering workshops carried out with children.


Dalisi Napoli Oggi in occasione di "Riccardo Dalisi Radicalmente" presso Museo MAXXI Roma, 2023