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Waterloo

regia di Jirí Belka

Rudolf Hrusínský

In una situazione drammatica e tesa, in una notte di giugno del 1815, poche ore prima di una battaglia che sembra persa in anticipo, Napoleone ha una scelta: o entrare in battaglia e rischiare di non vincere, oppure non entrare in battaglia, il che ovviamente significa abdicare. Rinunciare al potere assoluto e offrire la sua esperienza militare al popolo, alla repubblica.
Per Šotola, Napoleone era troppo guerriero per essere un filosofo. È un uomo internamente disintegrato dal desiderio di governare, che è diventato il suo unico obiettivo. Come ogni sovrano assoluto, si sente circondato da ostilità e tradimento, quindi non riesce più a sentire avvertimenti e buoni consigli. Migliaia di soldati caduti inutilmente a Waterloo dovettero riscattare la vanità di un individuo che non poteva rinunciare al potere personale.

[rif. Ceskatelevize]