Sonori

Campo di Maggio

regia di Giovacchino Forzano

Tratto dal primo soggetto teatrale suggerito da Mussolini a Forzano, ripercorre gli ultimi cento giorni dell’epopea napoleonica. Della venerazione di Mussolini per Napoleone già si sa va, ma nel film (interpretato dagli stessi attori che lo avevano portato sulla scena), i rimandi a Mussolini e al fascismo sono così evidenti e dichiarati da poter immaginare un rapporto molto stretto ed intimo tra il Duce e questo dramma.
Nel film vi è la critica al parlamentarismo francese che, secondo Mussolini, impedì a Napoleone di agire liberamente e portò alla rovina l’Impero, ma soprattutto vi è il ritratto tragico di un grande Duce, ripreso negli attimi della sconfitta. Presentato in Francia l’anno seguente con il titolo Les cent jours viene reclamizzato con una locandina che fa infuriare i socialisti del Fronte Popolare allora al governo con Léon Blum e i fuoriusciti italiani.
È una rievocazione dei cento giorni trascorsi tra la fuga di Napoleone dall’Isola d’Elba, e la sconfitta definitiva di Waterloo. Il titolo si rifà all’assemblea tenuta a Parigi il 1° giugno 1815 per la promulgazione dell’Atto Addizionale alla Costituzione dell’Impero. Inutilmente Napoleone cerca di convincere le potenze alleate che stanno ammassando i loro eserciti ai confini della Francia, di non avere più mire espansionistiche.
Il film viene girato in una versione italiana con Corrado Racca nel ruolo di Napoleone, e una versione tedesca diretta da Franz Wenzler con Werner Krauss, che ancora una volta impersona Napoleone. 

In origine veniva chiamata Campo di Maggio l’Assemblea riunita ogni anno in primavera da Carlo Magno con lo scopo di comunicare alla nobiltà e al clero le decisioni prese insieme ai suoi consiglieri.