Il declino

Nella cartografia del RUE, l'area del Cierrebi risulta essere destinata ad "impianti sportivi ad uso pubblico"; come previsto dalla Convenzione del 1985, ancora in essere e vigente a tutti gli effetti.

Il Centro Sportivo è, invece, dotato di impianti sportivi fruibili e ben funzionanti che non possono essere considerati dismessi e quindi la relativa area non può essere considerata ambito da rigenerare. Un suo eventuale uso diverso, costituirebbe di fatto, surrettiziamente, una variante urbanistica.
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Le norme per la realizzazione di costruzioni vicino alla zona cimiteriale prevedono un vincolo di rispetto di almeno 200 metri di distanza dall’area cimiteriale.

Il futuro supermercato verrebbe invece edificato esattamente di fronte al monumento cimiteriale della Certosa di Bologna, al posto della piscina e dei campi da tennis, impianti sportivi che a suo tempo, avevano beneficiato, con apposita delibera di Consiglio comunale, della riduzione a 100 metri di rispetto cimiteriale, al solo scopo e motivazione di consentirne il loro completamento in quanto ritenuti impianti sportivi privati ad uso pubblico e quindi di pubblica utilità e perché non determinavano alcun disturbo per il prospicente cimitero.

Riteniamo invece che per tale insediamento commerciale viga l'imprescindibile obbligo di legge di una nuova aggiornata e specifica valutazione del Consiglio comunale, previo il previsto parere dell’AUSL, di verifica della sussistenza o meno di motivazioni valide circa tale nuovo e diverso insediamento, al fine di garantire appieno la protezione di questo patrimonio di arte e di culto riconosciuto a livello europeo, rappresentato dalla Certosa, da edifici non idonei quale può essere un supermercato.
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Il supermercato previsto nel Cierrebi, di dimensioni fino a 2500 mq di superfice di vendita, verrebbe costruito in una zona dove la presenza della grande distribuzione è già oggi soffocante, risultando il 7° supermercato nel giro di meno di un chilometro. Tra l'altro, è appena stato inaugurato un nuovo supermercato ALI in via Bergami esattamente a 150 metri dal Cierrebi.
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La realizzazione di un centro commerciale in luogo degli impianti sportivi del Cierrebi impatterebbe ulteriormente sulla salubrità dell'ambiente, sulla residua parte del centro sportivo, che rimarrebbe a carico del Comune, dei vicini impianti sportivi del Corticelli e della zona residenziale d’intorno, oggi in parte mitigata proprio dalla fascia verde sportiva a suo tempo, in maniera lungimirante, appositamente realizzata a questo scopo.

Si andrebbe, quindi, nel senso esattamente opposto a quanto si dovrebbe fare, con un aumento significativo di traffico veicolare con conseguente aumento dello smog e di emissione inquinanti, così che chi utilizzerà gli spazi rimasti lo farà assorbendo ancora più inquinamento di quanto ce né ora mettendo a serio repentaglio la propria salute.
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Il Cierrebi è sottoposto a vincoli di destinazione, ovvero, parte degli impianti del Centro Sportivo sono ad uso pubblico come previsto dalla Convenzione e come approvato dal Consiglio comunale nel 1985. Tale Convenzione non ha scadenza e quindi tali vincoli non sono decaduti e pertanto sono tutt'ora integralmente validi: lo stesso rogito di acquisto del centro sportivo riconosce l’esistenza e il subentro nella Convenzione col richiamo ai vincoli in essa contenuti.
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Se da un lato infatti, col contributo della Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna ipotizza una spesa complessiva di 7 milioni di euro per la valorizzazione e la ristrutturazione dell'impiantistica sportiva nell'area comunale. (leggi: Piano strategico per lo Sport, al via investimenti per oltre 20 milioni di euro)

Dall’altro lato, lo stesso Comune di Bologna, promuove e vorrebbe autorizzare la demolizione di un centro sportivo di eccellenza come il Cierrebi, con piscine nuove, campi da tennis, basket e pallavolo oltre al verde pubblico e privato, del valore di alcuni milioni, per realizzare l'ennesimo supermercato in una zona già ampiamente satura.
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In conseguenza della mobilitazione dei cittadini contro l’ipotesi di realizzazione di un supermercato in luogo degli impianti sportivi del Cierrebi, a settembre del 2017, la proprietà decide di riaprire provvisoriamente il Cierrebi alla cittadinanza con il nuovo logo CSB (Centro Sportivo Bologna), affidando la gestione ad un gruppo di società sportive di fiducia.

Data la grande fame di impianti sportivi di cui soffre la città, la riapertura consegue risultati molto incoraggianti e forse addirittura non previsti; gli impianti tornano a fare il pieno con una ricca offerta di corsi in tante discipline sportive occupati da mattina a sera con la presenza di migliaia di famiglie a dimostrazione che detti impianti effettivamente rappresentano una fondamentale risorsa per lo sport bolognese e un importante luogo di aggregazione per giovani, adolescenti, anziani e disabili oltre che un fattore sociale e di salute imprescindibile in una città che ha fame di sport e carenza di strutture. Tutto ciò a dimostrazione che quando un centro sportivo è gestito con competenza imprenditoriale la gente risponde con entusiasmo.
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L'intenzione del Comune di Bologna è quella di cedere lo Stadio Dall'Ara e distruggere il Cierrebi per costruire un supermercato. I cittadini non ci stanno ed insorgono contro questa nuova proposta di una politica sempre più sorda alle esigenze del territorio.
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L'Ass.re Orioli afferma: “la proprietà può fare quello che vuole e la Convenzione è tranquillamente superabile” e nella risposta elogia pure la proprietà che “si è impegnata a garantire l’apertura al pubblico del centro sportivo in accordo col Comune …”.

Peccato però che solo dopo alcuni giorni (il 1 luglio), la proprietà, unilateralmente, comunicava ufficialmente la chiusura del Centro sportivo a partire dal 2 settembre e che a tale notizia l’Ass.re Lepore, diversamente da quanto affermato dall'Ass.re Orioli, in Consiglio comunale e sulla stampa, ha reagito annunciando che la realizzazione del supermercato sarebbe stata una “sciagura”.
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Il Comitato "Salviamo il Cierrebi" organizza un'importante raccolta firme per richiedere una convocazione urgente del Consiglio di Quartiere Straordinario sulla vicenda Cierrebi. Raccolte in una settimana oltre 275 firme.
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Viene installata un'antenna telefonica all'interno del CRB. L'antenna svetta imponente e si nota da centinaia di metri di distanza.
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La chiusura del Cierrebi è inaccettabile, sotto tutti i punti di vista! "Bologna sport city" (attuale proprietaria) non può chiudere un centro di così alto livello. L'ipotesi di costruirci un supermercato è pura fantascienza. Le motivazioni vengono illustrate con professionalità e chiarezza dai rappresentati del Comitato "Salviamo il Cierrebi", ma la riposta dell'Amministrazione è sempre la stessa: il silenzio.
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Il Comitato "Salviamo il Cierrebi" pubblica un articolo di giornale che riporta la lettera scritta da Laura, una bambina-tennista di 10 anni che frequentava il Cierrebi. Laura scrive al Sindaco (Virginio Merola) supplicandolo affinché il Centro Sportivo non venga sostituito da un supermercato. Il Sindaco, risponde rassicurando la bambina: “Cara Laura, voglio rassicurarti sul fatto che potrai continuare a giocare a tennis [...] Gli impianti sportivi del Circolo diventeranno pubblici e nell’area troveranno casa anche altre società sportive che sono ora al Dall’Ara e che avranno bisogno di una ricollocazione [...] Oggi i campi da tennis sono sottoutilizzati e saranno ridotti, ma non ti preoccupare perché potrai continuare a giocare nei campi che resteranno dopo la riqualificazione. [...] Sul Cierrebi non ci sarà alcuna speculazione e ogni costruzione avverrà nel rispetto delle previsioni già fissate”
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Con l'inizio del lavori di installazione dell'antenna (articolo di Repubblica del l 29 agosto 2019), il Comitato "Salviamo il Cierrebi" aveva richiesto a gran voce la sospensione dei lavori fino alla conclusione dei lavori del "tavolo antenne" recentemente istituito da Comune, perché fosse verificato la congruità della localizzazione scelta rispetto alla riduzione al minimo possibile dei rischi per la salute in un luogo sensibile come è il Centro sportivo Cierrebi, dove giocano bambini, della prossimità delle residenze e che fosse stato tutelato il paesaggio. Così non è stato e i lavori stanno continuando a dispetto delle nostre richieste.

Per questi motivi sabato prossimo 9 novembre in occasione della manifestazione per salvare il Cierrebi avrà inizio la raccolta firme di richiesta dello spostamento dell'antenna
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