IN NOTTE PLACIDA
In notte placida per muto sentier,
dai campi del ciel discese l’amor,
all’alme fedeli il Redentor.
Nell’aria è il palpito d’un grande mister;
del nuovo Israello è nato il Signor,
il fiore più bello dei nostri fior.
Cantate, popoli, gloria all’Altissimo:
l’animo aprite a speranza ed amor.
Un coro d’angeli discesi dal ciel
Accende la notte di luci d’or,
facendo corona al Redentor.
Ed un arcangelo dischiude il mister,
annunzia ai pastori: “Nato è il Signor,
l’atteso Messia, il Salvator”. Rit.
Portate agli umili in ogni città
la lieta novella per ogni cuor
che vive in attesa del Signor:
portate al povero che tanto soffrì
l’annunzio di un mondo di carità
che spunta radioso nel santo dì. Rit.
Se l’aura è gelida, se buio è il ciel,
ti prego, Signore, vieni da noi:
è aperta la casa, è piena d’amor.
Se il fieno è rigido, se il vento è crudel,
con cuore che t’ama voglio invitar
il Cristo e Maria in casa a regnar. Rit.