Un itinerario di 160 kilometri attraversa i comuni di Grosseto, Roccastrada, Massa Marittima, Gavorranno, Scarlino e Castiglione della Pescaia.
Il nostro cammino inizia dalla Cattedrale di San Lorenzo, nel centro di Grosseto. La tappa si svolge interamente su asfalto, prima in città lungo Corso Carducci e via Oberdan, poi via Senese in uscita percorriamo una comoda pista ciclabile che ci conduce fino a Roselle. La Pista ciclabile ci conduce fino alla chiesa, proseguiamo su via Batignanese, e poco dopo riprendiamo la pista ciclabile. Proseguiamo per 3,5 km, passiamo sotto il ponte della statale, seguendo le indicazioni per Nomadelfia, giunti sulla collina, si svolta a sinistra oppure a destra si trova il punto d’informazioni. Seguiamo il cammino sempre su asfalto, passiamo accanto al podere Santa Lucia, ora abitazione privata, dove il Venerabile è vissuto quando è arrivato a Batignano e giungiamo al centro abitato.
La tappa è articolata in due tratti: da Batignano a Sticciano Scalo e da Sticciano Scalo a Montemassi.
La prima tratta da Batignano a Sticciano Scalo è interamente tra campi e nel bosco. Questa prima tratta ha una variante per Sticciano sul cammino degli Etruschi che ha una lunghezza di 13,6 km ed è piuttosto impegnativa. La seconda tratta da Sticciano Scalo a Montemassi è interamente su sterrato, in salita solo nel primo pezzo e nell’arrivo a Montemassi.
Km 13, 7 | ↗ 200mt ↘ 290mt | Difficoltà media
Km 18, 3 | ↗ 360mt ↘ 160mt | Difficoltà media
Km 27, 3 | ↗ 510mt ↘ 550mt | Difficile
Tappa nel bosco e su strade sterrate.
Tappa nella zona più incontaminata del cammino nel tipico paesaggio collinare della Maremma. Incroceremo una sola strada asfaltata in tutta la tappa e nessun paese, solo alcune case.
Faticosa nel tratto finale per i dislivelli.
Tappa molto varia prima nel bosco, poi tra prati panorami aperti, passiamo accanto al lago dell’Accesa, ma anche su asfalto vicino alla Aurelia a quattro corsie e alla ferrovia, passando improvvisamente dalla pace della natura al rumore della civiltà moderna.
Il sentiero parte esattamente dalla frazione di Filare.
Tappa breve principalmente pianeggiante nel verde faticosa solo nella salita a Scarlino.
Immersi nei boschi dell’area delle Bandite di Scarlino su comodi sentieri immersi nel verde, tappa faticosa per il dislivello sia positivo che negativo da affrontare.
Tappa molto panoramica e poco faticosa su asfalto nel primo tratto, interamente immersa nel verde ci porta nel luogo più significativo del nostro cammino.
In questa tappa incontreremo l’Eremo di Malavalle meta del nostro pellegrinaggio e il luogo più santo nella zona di Grosseto.
Tappa pianeggiante, per metà nella pineta ma su asfalto delle piste ciclabili accanto alla strada.
Il Cammino di Padre Giovanni ha la propria segnaletica contrassegnata dal logo del Cammino. I cartelli sono in via di collocazione lungo l'itinerario.
Il Cammino di Padre Giovanni si sovrappone in molte tappe al Cammino delle città etrusche. Nato nel 2016 per iniziativa dei comuni della provincia di Grosseto offre la possibilità agli escursionisti di avere sentieri riconosciuti e stabili. Il progetto nasce dalla constatazione che una delle zone più verdi e selvagge non ha la possibilità di essere percorsa in modo organico e fruibile da tutti. La rete tocca alcune zone significative paesaggisticamente della provincia ma soprattutto dà nuove possibilità di trekking in uno dei territori meno antropizzati e urbanizzati della Toscana.