Gl'italiani all'Estero, ingegno diffuso

Destini Incrociati tra Sant’Angelo, Chicago e Vaticano.


Il 9 maggio 2025 ha offerto una sorprendente convergenza di eventi capaci di mettere in dialogo territori, linguaggi e comunità. A Sant’Angelo Lodigiano, nella piazza intitolata a Francesca Cabrini, si è aperta la mostra #glitalianiallestero, dedicata alla stampa italiana nel mondo. Lo stesso giorno, a Roma, il cardinale Robert Francis Prevost – nato a Chicago, ultima residenza della stessa Cabrini – è stato eletto Papa Leone XIV.

Un intreccio di date e geografie che evoca il passaggio di testimone tra epoche e missioni: dal Papa Leone XIII, che incoraggiò Cabrini nel suo impegno a favore degli emigranti, fino a un nuovo pontefice nato nella città che accolse la fine del suo percorso terreno. Sn'Angelo e Chicago diventano così simbolo di partenze, ritorni e nuovi inizi, nello stesso giorno in cui l’Italia celebra la propria presenza culturale nel mondo.

Una mostra per raccontare il valore delle comunità italiane nel mondo

La mostra #glitalianiallestero valorizza le testate giornalistiche italiane attive all’estero come strumenti di coesione, memoria e informazione. Attraverso articoli, immagini e testimonianze, l’esposizione racconta il lavoro quotidiano di chi dà voce alle comunità italiane oltreconfine, mostrando come l’identità si trasformi e si rinnovi nel dialogo con altri contesti culturali. Un racconto che risuona con il percorso di Francesca Cabrini, figura emblematica della migrazione vissuta come opportunità di costruzione sociale e personale.

Le testate giornalistiche, nella loro funzione di cronaca e analisi, rappresentano oggi un osservatorio privilegiato dei flussi di conoscenza e competenza che attraversano i confini. Queste pubblicazioni, attraverso i loro articoli, sono lo specchio di un’italianità che non solo emigra, ma che porta con sé un ingegno capace di influire sulle realtà locali in modi silenziosi ma profondi. In questo contesto, il ruolo della stampa è cruciale: racconta, connette e costruisce ponti tra territori, idee e persone.


In questo contesto, CabriniLand si propone non come semplice progetto identitario, ma come una piattaforma aperta e inclusiva, orientata allo sviluppo di nuove forme di cittadinanza e cooperazione culturale. Ispirato ai valori umani incarnati da Francesca Cabrini — cura, resilienza, empowerment femminile, visione globale della migrazione partendo dall’esperienza italiana — il progetto si pone come ponte tra passato e futuro, locale e globale.