Un interessante approfondimento sulle esperienze relative alla dieta Sirt

La dieta Sirt è nota anche come dieta del gene magro e consiste in un regime alimentare basato su un insieme di alimenti che hanno lo scopo di attivare determinati geni collegati al metabolismo, contribuendo a renderlo più veloce.

Il nome Sirt deriva da sirtuine, un particolare gruppo di proteine sul quale la dieta del gene magro è basata. Le sirtuine hanno la capacità di agire sul metabolismo aiutando l’organismo a smaltire le calorie in modo più veloce e consentendo il dimagrimento rapido.

Quando si inizia una dieta è molto importante prestare molta attenzione. Accade molto spesso che diete considerate facili e veloci non abbiano poi alcun fondamento solido e si dimostrino inadatte o addirittura nocive per la salute.

Anche nel caso della dieta Sirt è fondamentale chiedersi come essa funzioni, se ci sono delle evidenze scientifiche a sostegno della sua efficacia e soprattutto cosa ne pensa chi già l’ha provata, per capire se è il caso di iniziarla o meno.

Come funziona la dieta Sirt

Questo tipo di dieta è basato sul consumo dei cibi Sirt, ma non prevede l’esclusione di alcun cibo. Sono previsti due regimi alimentari, suddivisi in due fasi distinte tra loro. La prima fase ha la durata di una settimana ed è caratterizzata da una drastica riduzione delle calorie da ingerire nell’arco della giornata.

La seconda fase della dieta ha una durata di due settimane ed ha lo scopo di consolidare il dimagrimento che si è avuto nella fase precedente. In questa fase non è richiesta una riduzione delle calorie ma è previsto il consumo di cibi Sirt tra cui il caffè, i mirtilli, i capperi, il cioccolato fondente, il vino rosso, gli agrumi, le fragole ed il tè verde.

Evidenze scientifiche della dieta Sirt

Per quanto riguarda la dieta Sirt non ci sono molte evidenze scientifiche relative alla sua efficacia. All’interno di una palestra privata è stato condotto uno studio su un campione di 39 persone che sono state seguite per i primi sette giorni, al termine dei quali hanno perso circa 3 chili.

Questo studio condotto su un campione poco rilevante non può essere considerato come una valida evidenza scientifica dell’efficacia della dieta Sirt, soprattutto se si considera il regime ipocalorico a cui i soggetti si sono sottoposti nella prima fase della dieta ed i soli 3 chili che hanno perso pur allenandosi assiduamente in palestra.