The last wilderness

Undici ascensioni indimenticabili per escursionisti preparati e consapevoli

Ami i grandi spazi, la Natura selvaggia, la montagna più vera e condividi questa passione con alcuni tuoi amici? Perfetto, "The last wilderness" è il programma di escursioni che fa per voi. Scegliete l'ascensione che preferite, formate il vostro gruppo di almeno 4 persone, e iscrivetevi. La data la scegliete voi, tutto il resto lo organizzerò io per voi.
Sarò felice di guidarvi lungo sentieri che attraversano ambienti alpini di incredibile bellezza e raggiungono vette dai panorami unici e indimenticabili.

Introduzione al programma

Nella nostra Europa iper urbanizzata, industrializzata, coltivata, invasa dall’uomo in ogni forma e modalità, esistono ancora territori dove la presenza umana è quasi assente, dove le attività umane sono quasi nulle, dove la wilderness è giunta sostanzialmente intatta sino ai nostri giorni, seguendo solo le variabili climatiche e geomorfologiche che le sono proprie.
Sono le Alpi al di sopra dei 3000 metri di quota. Centinaia di cime meravigliose, spesso semisconosciute, salite da pochi escursionisti ogni anno, dove regnano solo i suoni naturali, dove vivono solo specie animali e vegetali alpine, perfettamente adattate a quei climi estremi, del tutto simili a quelli delle remote regioni subartiche.

È necessario per ogni essere umano poter tornare a questi luoghi, di tanto in tanto, perché quelli sono i soli luoghi dove possiamo ritrovare l’essenza profonda di noi stessi, in quanto elementi naturali del sistema biologico terrestre, ovvero la nostra vera “casa”. Lassù vigono solo le leggi naturali e a quelle dobbiamo attenerci salendo un 3000 alpino. Regole severe e non aggirabili che ci fanno ritrovare il senso di responsabilità personale, perso nei meandri delle norme sociali.
Sudando la salita ad un 3000 alpino torniamo a sentirci vivi, nel senso più pieno della parola. Bellezza, dolcezza, armonia, emotività si miscelano armonicamente a severità, franchezza, purezza, concretezza, ovvero gli ingredienti della vita.

Il programma di ascensioni a dieci delle tante cime valdostane sopra i 3000 metri, che propongo col nome di “The last wilderness” (mi si perdoni l’inglesismo ma in questo caso suona bene, sounds good, appunto), è rivolto a quegli escursionisti fisicamente preparati, con discreta esperienza e soprattutto consapevoli, ovvero in grado di saper valutare le proprie possibilità e i propri limiti ma spinti verso le alte quote da un amore incondizionato per quegli ambienti selvaggi dei quali si sente un indifferibile bisogno.
Dei bravi escursionisti, quindi, ma che comunque scelgono la garanzia di una Guida per raggiungere lo scopo nobile di addentrarsi in quelle alte terre in punta di piedi, con rispetto, appagamento totale e in sicurezza.

Il mio amore senza confini per quei monti e la mia esperienza nel muovermi verso le loro cime mi ha sempre fatto sentire più a casa lassù che non nella mia abitazione dove risiedo. Questo amore e questa esperienza, uniti alla professionalità maturata in tanti anni come Guida escursionistica, li metto a disposizione di chi è in sintonia con il mio sentire.

Non ci resta che metterci in cammino.

Caratteristiche tecniche generali

Impegno fisico e esperienza

Tutte le ascensioni presentano un impegno fisico importante che necessita di un fisico ben allenato ed esperienza escursionistica di buon livello.

Difficoltà

Le difficoltà sono tutte di livello EE (Escursionisti Esperti), quindi con assenza di difficoltà alpinistiche. Tuttavia sono frequenti tratti molto ripidi, con fondo sdrucciolevole e instabile che richiedono capacità nel muoversi agilmente e senza tentennamenti. Non si arrampica su roccia, ma possono essere presenti tratti con roccette che richiedono anche l’uso delle mani per progredire più agevolmente. Non sono mai presenti tratti attrezzati con corde, catene, pioli o scalette metalliche, altrimenti non saremmo nella wilderness. Bisogna essere in grado di affrontare ogni difficoltà con le proprie forze e capacità, che devono quindi essere all’altezza.
Da tenere sempre in conto che si va in quota, spesso oltre i 3300 metri, e questo rende le salite più faticose per il graduale abbassamento della pressione parziale dell’ossigeno nell’aria. Conseguenza, i muscoli ricevono meno “carburante”, l’ossigeno, quindi, soprattutto in caso di mancanza di acclimamento, lo sforzo fisico in salita aumenta notevolmente rispetto alle classiche escursioni a quote più basse.

Dislivelli e sviluppi

Tutte le ascensioni presentano dislivelli notevoli che occorre superare in giornata. Si va da un minimo di 1100 a un massimo di 1700 metri di dislivello positivo.
Gli sviluppi chilometrici possono essere anche importanti, anche oltre i 20 km, soprattuto quando l’avvicinamento alla montagna da salire richiede di percorrere lunghi fondovalle. Questo, sommato al notevole dislivello, implica un impegno fisico veramente importante.
Gli sviluppi indicati per ciascuna ascensione si riferiscono al totale di andata e ritorno.
Tutte queste premesse danno l’idea di quanto il programma “The last wilderness” sia rivolto ad una clientela molto selezionata ed esigente.

Numero minimo partecipanti 4

Numero massimo partecipanti 8