OGGI SANTA PASQUA AUGURI A TUTTI.
Vorrei riproporre queste mie considerazioni. Sperando che possano essere utili.
CARISSIMI AMICI,
Vorrei fornire un mio contributo alla comprensione degli avvenimenti di questo periodo.
Ovvio che il mio non vuole essere insegnare nulla a nessuno ed è motivato solo dall’amicizia che ho con voi.
In questo momento così doloroso, alcuni si chiedono perché Dio ha fatto questo e perché ci sta sottoponendo a questa dura prova.
Ovviamente mi riferisco alla epidemia in atto“corona virus” ed al dolore che sta provocando.
Non sono uno studioso del Vangelo, nel senso che lo conosco, ma non approfonditamente.
Quindi il mio contributo che vorrei esprimere risente anche della pochezza culturale sull’argomento e di mancanza di studio approfondito, ma è quello che mi ha insegnato mia Madre, e quindi ritengo che sia almeno genuino e coerente col Vangelo di Gesù.
La prima incontestabile verità è che questa nostra vita è un passaggio, chi non capisce questo non ha capito nulla e spera nella immortalità e sarà molto deluso e rammaricato e magari se la prenderà con Dio quando terminerà il suo viaggio terreno.
Noi ci siamo perché siamo stati voluti bene da due persone, Mamma e Papà, che sono le persone che amiamo di più al mondo, che con l’aiuto del Signore hanno deciso di volerci qui con loro.
Ma molti di noi se non quasi tutti ad un certo punto devono dire addio a queste due persone ed è un dolore grande.
La seconda riflessione è una domanda, ma perchè queste due persone, che tanto ci hanno amato e che tanto abbiamo amato, ad un certo punto ci lasciano?. Perché sono cattive?
Semplicisticamente per uno che non ha Fede dovrebbe rivolgere la domanda ai genitori e dire ‘perchè ci fate soffrire così’?, ‘perchè prima ci volete su questa terra poi ci lasciate’?, e non a Dio visto che non ci credono.
Ma penso che non lo faranno mai, perchè sono sicuri del bene che i genitori hanno verso di loro e sicuro del bene che hanno a loro volta.
La terza considerazione è, chi prega per ottenere un favore da Dio secondo me non è che sbaglia, ma neanche deve disperarsi se il male prosegue il suo cammino.
Il padre nostro recita:
<<Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
Amen.>>
La prima parte è il riconoscimento del Suo Santo Nome, e l’affidarsi a Lui per che sia fatta la Sua volontà, e questo è PRIMARIO.
Poi viene anche una richiesta essenziale il pane quotidiano, e la rimessa dei peccati.
Non c’è il chiedere una vita senza problemi ed un bel conto in banca.
Quarto ragionamento, Io ho avuto un gran dolore a 39 anni.
Pensate che io non abbia pregato? Ma quando il dolore si è manifestato definitivamente, non ho pensato che Dio, fosse cattivo, e che non mi avesse ascoltato, ma ho capito che quello era il suo volere, che quindi dovevo accettare senza disperarmi, ma avvicinandomi sempre di più a Lui.
Io da allora ho capito cosa significa vivere ed ho capito che questa esperienza terrena avrà una fine, e che tutti saremo, una volta salito sul treno, destinati a scendere prima o poi e che questa cosa è incontrovertibile.
Vuoi che non abbia pregato Dio quando mi è stata diagnosticato la malattia?
Ormai 9 anni fa? Eppure anche questa nuova situazione preoccupante è stata da me accettata, e vi dico che sto bene, e questo per me è già un miracolo.
Ma non mi sono disperato, ma mi sono dedicato sempre più agli altri della mia stessa condizione.
Il mio impegno a 360 gradi mi ha fatto incontrare amici che mi aiutano, come la Caritas, la Scuola di Comunità, l’Associazione Parkinson. Così come il corso di canto, di chitarra, di pianoforte, di recitazione.
Chi mi da tutta questa forza certamente Dio, insieme a mia moglie, ai miei figli, e ai miei nipotini.
Ma se la nostra è FEDE nel vero senso della parola, allora non dobbiamo avere paura, perché se è vero che c’è un al di là, che ci sarà un luogo dove ci ritroveremo, con tutte le incognite perchè non sappiano come saremo,ma siamo sicuri di godere della presenza di Dio, perché allora disperare.
So che in un Convento di Viterbo, ci sono delle Suore che fanno festa quando una sorella muore, perché sono contente del fatto che finalmente raggiunge il suo sogno, quello cioè di vedere il Cristo.
Quinta riflessione, è vero che il racconto di Adamo ed Eva riportato nella Sacra Bibbia, può essere solo un racconto, ma non dobbiamo sfuggire al contenuto essenziale del perchè poi siamo finiti in una valle di lacrime.
Tutto quello che succede sulla terra, si verifica perché l’uomo ha disobbedito a Dio, ed è da quel momento che l‘uomo ha scoperto la libertà, ma anche la passione e il dolore delle cose terrene.
“La libertà è il bene più grande che i cieli abbiano donato agli uomini”
Però sappiamo anche che Dio è infinitamente buono e quindi, qui riporto la frase manzoniana che tanto mi fa felice e mi procura tanta speranza e gioia.
“Dio non turba mai la gioia dei suoi figli se non per prepararne loro una più certa e più grande”
Pregare quindi non vuol dire raccomandarsi a Dio, non è come cercare l’uomo potente di turno per avere un favore, ma significa esprimere il proprio Credo e l’accettazione di tutti gli eventi che durante la vita si verificano.
Solo così il Signore ci riserverà un posto accanto a lui, ma se siamo tutti i giorni a cercare di dirottare gli avvenimenti che ci accadono, secondo quello che ci pare e piace, non solo non sarà una vera preghiera ma sarà un vero atteggiamento in mala fede e quindi autentico infortunio verso Dio.
Molti sono sbadati nella gestione della propria economia, e dicono ‘tanto ci sarà la provvidenza’.
Ma se tu agisci sperperando, perchè sei convinto che la provvidenza poi ti aiuterà, non solo sei un poveretto, ma sei anche uno che prende in giro, e perdi dignità,
‘io spendo e spando tanto poi c’è Lui che mi aiuta’.
Per finire, no non è così la preghiera non deve essere un Signore mi raccomando fammi stare bene che ti porto un mazzo di fiori.
Ma Signore mi raccomando dimmi cosa devo fare per salvare me stesso e per dare conforto agli altri.
“Padre, se vuoi allontana da me questo calice, e comunque, non la mia, ma sia fatta la tua volontà.”
Così con fiducia aspettiamo che questa situazione si risolva, e riscopriamo rapporti familiari che la vita frenetica ci aveva costretto ad affievolire, ed intensifichiamo la preghiera e la richiesta del Papa mi riempie di speranza.
So che queste mie parole non contengono riflessioni teologiche, filosofiche e teoriche, ma è quanto tutti i giorni io sento dentro me, ed è quanto mi sono sentito di riferirvi.
BUONA SANTA PASQUA
Luigi
La Vita è immersa in situazioni gravi, (io ne so qualcosa) e meno gravi, ma è anche costellata di momenti pieni di GIOIA.
Quando abbiamo problemi non dobbiamo chiuderci in noi stessi, perchè dietro l'angolo c'è la DEPRESSIONE che è il vero male.
Io con il mio male non solo ci convivo, ma sono attivo nel portare sollievo a tutti i miei amici.
Ed io lo vedo, che quelli che vengono da noi, Associazione Sammarinese ASGG, Sezione M.D. Parkinson, sono tristi, vergognosi, impauriti, ma poi dopo un po' si sciolgono e ritrovano il sorriso e vogliono divertirsi e ritornano da noi volentieri, e siamo diventati veri amici.
La via di uscita è parlare e relazionarsi.
E così durante la settimana ci vediamo più volte, per svolgere queste attività che non solo ci fanno bene al fisico ed alla mente, ma anche ci aiuta socializzare con amici veri:
- ginnastica in palestra a Fiorentino
- yoga della risata in palestra a Fiorentino
- karaoke Canto Recitazione, Centro Sociale Fiorentino
- Tango Terapia Centro Sociale di Fiorentino
- Incontri collettivi di Psicologia EDU-PARK
- Musicoterapia a Gualdicciolo sede Arte Insieme
- Arte Terapia a Gualdicciolo sede Arte Insieme
- Bocce al Bocciodromo di Borgo
- Nordik Walking
- Incontri domiciliari per aiuto a persone con problemi cognitivi
Abbiamo in dotazione Fiat Oblò per trasporto disabile.
Ed è a nostra disposizione anche un pulmino 7 posti concessoci dalla Associazione Sport Speciali quando ci occorre.
A tal proposito cogliamo l’occasione per chiedere se qualcuno tra voi è disponibile come autista volontario.
Così assaporiamo la gioia di tutti i giorni, ed è per questo che dobbiamo stare attenti e saperla riconoscerla, a volte ci scappa e non riusciamo a catturarla, tanto siamo presi dal quotidiano.
AVANTI TUTTA ed in ALTO I CUORI.
Ringraziamo tutti gli Enti che ci hanno messo a disposizione i locali.
- CONS
- Capitano di Castello di Fiorentino
- Centro sociale di FIORENTINO
- Bocciodromo
- Arte Insieme
Movement Disorders, Parkinson San Marino.
"Stare bene in compagnia". La malattia non deve isolare, in compagnia tutto diviene più semplice: una parola amica, uno sguardo più positivo sul futuro, la voglia di combattere e “stare bene” con l’aiuto del gruppo, in gruppo.
Dal 2013 la sezione “Movement Disorders” dell’Associazione Sammarinese Geriatria e Gerontologia offre e propone corsi per persone affette da Morbo di Parkinson per sentirsi meglio, recuperare fiducia nelle proprie capacità e supportare malati e familiari nel percorso di cura.
Per info e iscrizione alle attività:
Luigi 3356404360 - Franco 3394718670
Una relazione medico paziente empatica non solo rende meno gravosa la malattia ma rappresenta una vera ho forma ausiliaria di cura.
È, però, un rapporto asimmetrico in cui la parte più vulnerabile è il paziente, il quale è dipendente dalla competenza e dal potere del medico.
La persona che si trova in difficoltà deve sentirsi capita e accolta; e, nello stesso tempo deve avere fiducia nelle scelte del medico curante.
Saper ascoltare e scegliere le parole giuste fanno spesso la differenza fra professionisti.
Il medico deve avere l'umiltà di ascoltare il paziente.
In molti casi potrà imparare da lui, in altri casi dovrà correggerlo.
Parlare con il paziente è una grande occasione per conoscerlo, per capire meglio il contesto in cui vive e con quali modalità si pone rispetto alla sua malattia.
Una via d’uscita potrebbe essere quella che suggerisce al medico di dar voce ad alcune delle sue virtù che certamente possiede come la pazienza, la prudenza, la capacità di ascolto, il rispetto per la volontà del malato, la comprensione dell’importanza dell’aggiornamento, la consapevolezza delle proprie responsabilità, l’umiltà.
Si tratta in fondo di un modo semplice e alla portata di tutti di interpretare l’etica della cura.
Il fatto è che il paziente non è un apparecchio guasto da riparare e il medico non è solo un tecnico esperto.
Medico e paziente sono innanzitutto due persone, e l’incontro tra persone in una situazione di coinvolgimento reciproco definisce una relazione; cosa che non avviene, come è ovvio, tra un tecnico e un elettrodomestico.
Anche i pazienti, a volte, hanno le loro colpe e possono diventare prepotenti, aggressivi, saccenti mentre deve, invece, nascere una vera e propria alleanza terapeutica, che trova il suo fondamento nella relazione tra due persone e che è già di per sé strumento di cura.
In definitiva comunicare efficacemente significa restituire al medico il potere di curare, che non è solo guarire e sanare, ma anche assistere, provvedere, occuparsi, accudire, non eslusivamente i pazienti, ma anche se stesso.
Occorre ribadire, quindi, che il momento più alto del rapporto medico-paziente si ha nella “relazione di cura”, dove la comunicazione tra loro ha un grande ruolo terapeutico.