Eventi recenti

MOSTRA DI PRESEPI

Nel mese di dicembre 2021 e fino al 6 gennaio 2022, a Villa San Giovanni in Tuscia, si è tenuta con successo la mostra di presepi allestita nella seicentesca chiesa di Sancta Maria ad Nives. L amostra è stata allestita dall’Associazione Scientifico Culturale “Antiqua Tellus – Centro Studi Mons. Simone Medichini“ in collaborazione con l’A.I.A.P. "Associazione Italiana Amici del Presepio" e con il patrocinio della parrocchia di San Giovanni Battista, dal Comune di Villa San Giovanni in Tuscia e dalla Confraternita della Madonna del Carmine,

L’impegno degli espositori ha permesso ai visitatori di poter ammirare molte opere di alto livello di maestri dell’arte presepiale, oltre a molte altre opere locali che hanno suscitato interesse e ammirazione.

presepi Video 2021-12-24.mp4

Mostra storico-archeologica

Una storia mai finita. La villa rustica romana

di Villa San Giovanni in Tuscia

tra passato e presente

Villa San Giovanni in Tuscia, 26-29 agosto 2021


Nell’ambito delle iniziative promosse per la valorizzazione dei resti archeologici della villa rustica di età romana (II secolo avanti Cristo – IV secolo dopo Cristo), sui cui resti fu edificato il paese di Villa San Giovanni in Tuscia, l’associazione scientifico-culturale Antiqua Tellus – Centro studi Monsignor Simone Medichini, con il patrocinio e il sostegno dell’amministrazione comunale, ha curato la realizzazione di una mostra storico-archeologica dal titolo “Una storia mai finita. La villa rustica di età romana di Villa San Giovanni in Tuscia tra passato e presente”.

La mostra nel centro storico del paese, cioè nella stessa area nella quale in età romana sorgeva la pars urbana (residenziale) della villa, si propone come un viaggio a ritroso nel tempo, dalle sue prime fasi costruttive nel II secolo avanti Cristo fino all’ultimo periodo di vita probabilmente nel IV secolo dopo Cristo, per poi arrivare al XIX secolo, quando i resti archeologici furono riscoperti, alle indagini scientifiche del XX secolo e fino alle ricerche e agli studi più recenti.

E' stata un’occasione per illustrare il contributo conoscitivo proveniente dalle memorie manoscritte di Simone Medichini che descrisse e spesso interpretò correttamente i resti archeologici della villa, che di tanto intanto venivano fortuitamente messi in luce durante la costruzione di case, o i lavori agricoli.

A chiusura dell’evento d’inaugurazione della mostra si è svolta la degustazione di “dulcia domestica” (dolcetti casalinghi) dell’antica Roma, le cui ricette sono state desunte dall’opera “De re coquinaria” di Marcus Gavius Apicius, scrittore e gastronomo romano vissuto nella prima età imperiale, e dal “De agri cultura” di Marcus Porcius Cato (Catone il Censore), politico e scrittore vissuto tra il III e il II secolo avanti Cristo.

da Micaela Merlino (http://www.tusciaweb.eu/2021/08/resti-dellantica-villa-romana-mostra-nel-centro-villa-san-giovanni-tuscia/)

Passeggiata archeologica “Passeggiando nel passato”

Villa San Giovanni in Tuscia - Sabato 28 Agosto


Una passeggiata a ritroso nel tempo per scoprire i resti archeologici presenti a Villa San Giovanni in Tuscia, e per conoscere gli aspetti geologici del territorio limitrofo.

Percorso con il seguente svolgimento:

Itinerario urbano:

1. Partenza da Piazza Savoia

2. Piazza del Comune, Resti del balneum di età romana in Largo delle Fortezze e

Visita alla mostra storico-archeologica "Una storia mai finita: la villa rustica di età romana di Villa San Giovanni

in Tuscia tra passato e presente"

3. ,4. Altri resti archeologici in più punti del paese

5. Chiesa di Sancta Maria ad Nives

6. Antica Fonte

7. La Torraccia

8. Torre medievale, Casa natale di Mons. Simone Medichini (esterno)

e chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista

Itinerario extraurbano:

9. dal Praticello verso la loc. Grottine

10. Grotta dell'Infernaccio

11. Dal bosco di Costa della Vecchia fino alla Pineta Comunale: sosta di ristoro con drink.

12. Ritorno in Piazza Savoia

La passeggiata archeologica, è stata promossa dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, per scoprire i resti archeologici della villa rustica di età romana (II sec. a.C.-IV sec. d.C.) nel centro storico di Villa San Giovanni in Tuscia, e della zona extraurbana limitrofa per conoscere anche alcuni aspetti geologici del territorio comunale

Nel centro storico si possono vedere alcuni ambienti del balneum (terme private) della villa, con i pavimenti in mosaico a tessere bianche e nere rimessi definitivamente in luce nel 1961, e per la prima volta anche altri resti archeologici che si trovano in più punti del paese, come ad es. parti delle mura di cinta della villa in opus caementicium con paramento in opus incertum, un braccio del criptoportico, ambienti semi-ipogei con antichi cunicoli di drenaggio delle acque. E' stata visitata la mostra storico-archeologica all’aperto dal titolo “Una storia mai finita. La villa rustica romana di Villa San Giovanni in Tuscia tra passato e presente”, a cura dell’Associazione “Antiqua Tellus” con il patrocinio e il sostegno del Comune di Villa San Giovanni in Tuscia, con una sezione dedicata al piccolo ma grazioso gruppo scultoreo di Eros e Psiche rinvenuto nel 1957.

Tra gli edifici monumentali di interesse è stato possibile vedere la chiesa seicentesca di Sancta Maria ad Nives, che conserva un pregevole dipinto della “Madonna con Bambino” della fine del XVI secolo, la torre medievale, la torraccia forse un avanzo delle mura di recinzione della villa, l’esterno della casa di Mons. Simone Medichini (1831-1916), sacerdote e illustre scienziato naturalista nato a San Giovanni (antico nome del paese), la vecchia fonte. Quindi dalla località Praticello l’itinerario è proseguito verso la zona extraurbana delle Grottine e del bosco di Costa della Vecchia nella valle del Vallozzano, fino a raggiungere la Grotta dell’Infernaccio una rilevante opera idraulica con parti ben conservate forse risalente ad epoca etrusca. Dall’Infernaccio la passeggiata è proseguita risalendo verso la località Prato d’Albano e fino alla Pineta comunale, recentemente risistemata dai membri dell’Associazione “Volontari per il paese”, dove presso l’area pic-nic ci sarà una sosta di ristoro con drink offerto dall’Associazione “Antiqua Tellus” a tutti i partecipanti. Dalla Pineta comunale si tornerà poi a Piazza Savoia.

da Micaela Merlino (https://www.ontuscia.it/villa_san_giovanni_in_tuscia/passeggiando-nel-passato-nuovo-itinerario-per-scoprire-i-resti-archeologici-nel-centro-storico-di-villa-san-giovanni-in-tuscia-344113)

Durante la visita alla chiesa di Sancta Maria ad Nives, Angelo Capuzzi ha illustrato la provenienza, il ritrovamento, il restauro da lui curato e la ricollocazione della statuetta della Madonna dei Sette Dolori, del XVIII secolo.

Il 18 Luglio scorso, nella seicentesca chiesa di Sancta Maria ad Nives, in via del Poggetto a Villa San Giovanni in Tuscia, ha avuto luogo la cerimonia di benedizione e la ricollocazione della statuetta della Madonna dei Sette Dolori, del XVIII secolo, che è stata recuperata e restaurata a cura dell’Associazione Antiqua Tellus, e in particolare grazie all’intervento del socio Angelo Capuzzi.


DOMENICA 23 MAGGIO-PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA ALLA SCOPERTA DELLE ANTICHITA' NEL TERRITORIO DI VILLA SAN GIOVANNI IN TUSCIA

Uno degli appuntamenti di "Passeggiando nel passato" proposti ed organizzati dall'Associazione Scientifico-Culturale "Antiqua Tellus- Centro Studi Mons. Simone Medichini". L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto di studio "Nuova Carta Archeologica del territorio di Villa San Giovanni in Tuscia", ed ha lo scopo di promuovere la conoscenza storico-archeologica delle Antichità presenti nel territorio del paese, anche nella prospettiva di una loro futura e adeguata valorizzazione.

L'itinerario ha avuto inizio da Villa San Giovanni in Tuscia per poi raggiungere a piedi la necropoli di Grottone Martarello, in particolare si è scesi lungo le pendici sud-ovest per visitare una porzione di necropoli con tombe etrusche a semidado poco conosciuta, che fa parte del territorio comunale. Scesi ancora più a valle, si è entrati nel territorio di Blera, dove sono state visitate altre zone di necropoli con importanti tombe etrusche quali la c.d. "Grotta pinta", l'area della "Casetta", e il costone prospiciente il Riocanale dove sono presenti suggestive tombe rupestri. Da qui è stata raggiunta la necropoli di Ponton Graziolo per poi fare ritorno a Villa San Giovanni in Tuscia.

Durante il percorso è stata illustrata la storia delle necropoli etrusche di Villa San Giovanni in Tuscia e di Blera, e si è parlato anche della loro riscoperta nel corso del XIX e nei primi decenni del XX secolo.

TOMBE ETRUSCHE A CAMERA A PONTON GRAZIOLO (RICOGNIZIONE ARCHEOLOGICA)


Domenica 14 e Domenica 21 Febbraio sono state effettuate le prime due ricognizioni archeologiche nella località Ponton Graziolo, a Villa San Giovanni in Tuscia.

E' stato verificato lo stato in cui versa la via cava, individuato la presenza di alcune tombe etrusche prossime alla via, eseguito il posizionamento su carta topografica di questi monumenti tramite GPS, preso appunti per la redazione di schede di sito ed eseguito un'accurata documentazione video e fotografica.

Il materiale è confluito nel nuovo "Archivio Archeologico-Topografico del territorio di Villa San Giovanni in Tuscia", la cui realizzazione è a cura dell'Associazione "Antiqua Tellus", quale utile strumento di documentazione in relazione al progetto "Nuova Carta Archeologica".

Abbiamo esplorato inoltre il ripido costone che dalla sommità di Ponton Graziolo scende fino al fosso di Riocanale. Muovendoci con qualche difficoltà tra la vegetazione molto rigogliosa, siamo riusciti ad individuare alcune tombe a camera etrusche, scavate lungo il costone.

Alcune si presentano in un discreto stato di conservazione, altre hanno subito notevoli danni a causa del crollo delle pareti tufacee. All'interno si articolano in un'unica camera con copertura in forma di tetto con columen centrale (trave di colmo), letti funerari intagliati nel banco tufaceo disposti lungo le pareti laterali, e una banchina sul lato di fondo.

Il passo successivo sarà la realizzazione di accurati rilievi delle tombe meglio conservate.

Escursione al Convento di Sant’Angelo dei Padri Passionisti ed eremo di San Gerolamo

Commemorazione del III Centenario della scrittura della prima Regola di San Paolo della Croce (1720-2020)


L’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellusha organizzato per SABATO 10 OTTOBRE 2020 un’escursione-pellegrinaggio di un giorno al Convento di Sant’Angelo sul Monte Fogliano, dove siamo stati accolti dai PP. Passionisti per visitare la chiesa, il convento e la cella di San Paolo della Croce. Nel pomeriggio si è proseguito a piedi nel bosco per visitare il suggestivo eremo di San Girolamo, dove nel 1525 si ritirò il senese fra Girolamo Gabrielli, per condurvi una vita ascetica e di penitenza.

Con questa visita si è voluto ricordare il Terzo Centenario (1720-2020) della scrittura della prima Regola dei Passionisti, da parte di San Paolo della Croce che per un periodo visse nel convento di Sant’Angelo e condusse con successo molte missioni di evangelizzazione nella Tuscia. Paolo, ancora laico seppure da alcuni anni convertitosi ad una vita più autenticamente cristiana, dal 23 novembre 1720 al 1° gennaio 1721 si ritirò per 40 giorni in una celletta annessa alla chiesa dei Santi Carlo e Anna a Castellazzo (ora Castellazzo Bormida in provincia di Alessandria). In questo periodo di intensa preghiera e di contemplazione fu ispirato da Dio a fondare una nuova Congregazione dedita alla preghiera e all’apostolato, per diffondere la venerazione alla Passione di Gesù. Su ispirazione divina scrisse anche la prima Regola di quella che successivamente divenne la Congregazione della Passione di Gesù Cristo (Passionisti).


Tra storia e archeologia in Villa San Giovanni in Tuscia

Sabato 22 e Domenica 23 Agosto si sono svolte le due tappe di un viaggio a ritroso nel tempo, per conoscere la storia e i resti archeologici del centro storico di Villa San Giovanni in Tuscia.

L'iniziativa delle visite guidate gratuite è stata promossa dal Comune di Villa San Giovanni in Tuscia, con il patrocinio della Regione Lazio, e in collaborazione con l'Associazione Scientifico-Culturale "Antiqua Tellus-Centro Studi Mons.Simone Medichini"; in qualità di rappresentanti delle Istituzioni locali, vi hanno preso parte anche il Sindaco dott. Fabio Latini e il Vicesindaco Paolo Valeri.

Nel corso delle due passeggiate culturali i visitatori hanno potuto conoscere da vicino il paese e i suoi "tesori": i resti archeologici della villa rustica di età romana (II sec.a.C.-IV sec. d.C.), il balneum con i pavimenti a mosaico, il criptoportico, il circuito murario di recinzione della villa, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista con le sue pregevoli pale d'altare e un affresco del 1865, la seicentesca chiesa della Madonna della Neve con l'antico dipinto della Madonna con il Bambino, il piccolo Antiquarium annesso che conserva le sacre suppellettili, ed altri resti archeologici sparsi per le vie del borgo.

Un primo seme è stato gettato con lo scopo di favorire e diffondere la conoscenza del più piccolo paese della provincia di Viterbo, ma insospettatamente ricco di testimonianze storico-archeologiche che vanno dall'età etrusca e romana fino ai nostri giorni. I visitatori hanno mostrato particolare interesse, proprio perché hanno scoperto che Villa San Giovanni in Tuscia è un concentrato di storia e di archeologia che sa stimolare la curiosità, e sa farsi apprezzare.

Come Associazione e Centro Studi dedito alla riscoperta e alla promozione dei beni culturali locali (ma non solo), siamo convinti che la presa di coscienza dell'esistenza di importanti testimonianze materiali del passato, sia il primo e fondamentale passo per garantire loro un'adeguata valorizzazione.

Micaela Merlino

Pubblicato su Le città un articolo di Micaela Merlino sui contenuti e le finalità della Mostra:

http://www.lacitta.eu/cultura/55012-villa-san-giovanni-in-tuscia-successo-per-la-mostra-di-abiti-liturgici-sacri-colori.html


Si è conclusa la Mostra

"SACRI COLORI"

Il patrimonio delle vesti liturgiche della parrocchia di San Giovanni Battista di Villa San Giovanni in Tuscia

In esposizione dal 13 al 17 agosto 2020 nella Chiesa di Sancta Maria ad Nives, in via del Poggetto a Villa San Giovanni in Tuscia

Un evento organizzato in collaborazione con la Parrocchia di San Giovanni Battista e con il patrocinio delle Confraternite “Madonna del Carmine” e “San Giovanni Battista” e dell'Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni in Tuscia


Canti, musiche, poesie, figuranti e la genuina spontaneità di tanti bambini e bambine

06 Gennaio 2020

E’ stata un vero successo la Rievocazione vivente della Natività e dell’Epifania promossa dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus”.


Grande successo per la Rievocazione vivente della Natività e dell’Epifania dal titolo “E nel cielo apparve una stella...” che si è svolta a Villa San Giovanni in Tuscia Domenica 5 Gennaio, all’interno della splendida chiesa seicentesca di Santa Maria della Neve. Nato inizialmente da un’idea di Angelo Capuzzi, l’evento è stato proposto e organizzato dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, in collaborazione con la Parrocchia di San Giovanni Battista, i bambini e le bambine del Catechismo, e il sostegno dell’Amministrazione Comunale, che ha anche inserito l’evento nel calendario delle manifestazioni culturali natalizie.


Alle ore 15.00 nella chiesa gremita di pubblico ha avuto inizio lo spettacolo, al quale hanno partecipato, portando i loro saluti, il Sindaco Dott. Fabio Latini e il Parroco Don Paolo Canalis. La rappresentazione si è svolta in due parti principali: nella prima dopo un breve canto assolo di introduzione eseguito dalla scrivente, ha avuto inizio la rievocazione vera e propria della Natività di Gesù Bambino nella grotta di Betlemme, con ragazzi e bambini che hanno interpretato i ruoli di Maria, Giuseppe, i pastori e gli Angeli, tutti abbigliati con i tipici costumi dell’epoca.

Poi è stata la volta dei Re Magi, che guidati dalla stella cometa sono arrivati fino alla capanna di Gesù Bambino e gli hanno offerto i loro preziosi doni, oro, incenso e mirra. Tutte le scene sono state animate dalla voce narrante fuoricampo della sottoscritta, recitando alcuni brani del Vangelo di Luca e di Matteo riguardanti la nascita di Gesù e il viaggio dei re Magi fino a Betlemme.

Nella seconda parte al suono di “Tu scendi dalle Stelle” sono entrati in scena i bambini e le bambine, ed ha avuto inizio la loro esibizione in coro per dedicare a Gesù alcune tra le più belle canzoni natalizie. I canti si sono alternati a pezzi musicali suonati da una piccola orchestra formata da giovanissimi suonatori di chitarra, violino e flauti.

I bambini e le bambine hanno poi dedicato a Gesù alcune poesie piene di sentimento, tra le quali la più toccante è stata quella di Santa Madre Teresa di Calcutta sul Natale. Il gran finale dello spettacolo si è svolto all’insegna dell’allegria. Per festeggiare la tradizionale Befana tutti i bambini hanno sfilato uno accanto all’altro, battendo le mani al suono della canzone “La chiamano Befana”, e spontaneamente anche il pubblico ha partecipato unendosi al battito di mani.

La manifestazione si è conclusa con la consegna ai bambini degli Attestati di partecipazione, da parte del Sindaco Fabio Latini, del Parroco Don Paolo Canalis e del Vicepresidente di “Antiqua Tellus” Angelo Capuzzi. Come Presidente dell’Associazione desidero ringraziare il Sindaco e il Parroco per il loro sostegno, tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della Rievocazione, soprattutto i soci Angelo Capuzzi e Giancarlo Ventura per l’allestimento scenografico, le luci e le musiche, Pier Luigi Olivieri e sua figlia Alba, Marcello Caporossi, Mario Gasbarri, Rita Paccaroni, le catechiste Elvira e Rossella, e tante altre persone che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.

Un pensiero speciale di gratitudine va soprattutto ai bambini e alle bambine che si sono esibiti con grande bravura, spontaneità ed entusiasmo.

Micaela Merlino

http://www.lacitta.eu/cronaca/49615-grande-successo-per-la-rievocazione-vivente-della-nativita-e-dell-epifania-e-nel-cielo-apparve-una-stella.html


Canti, musiche, poesie, figuranti e la genuina spontaneità di tanti bambini e bambine

06 Gennaio 2020

E’ stata un vero successo la Rievocazione vivente della Natività e dell’Epifania promossa dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus”.


Grande successo per la Rievocazione vivente della Natività e dell’Epifania dal titolo “E nel cielo apparve una stella...” che si è svolta a Villa San Giovanni in Tuscia Domenica 5 Gennaio, all’interno della splendida chiesa seicentesca di Santa Maria della Neve. Nato inizialmente da un’idea di Angelo Capuzzi, l’evento è stato proposto e organizzato dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, in collaborazione con la Parrocchia di San Giovanni Battista, i bambini e le bambine del Catechismo, e il sostegno dell’Amministrazione Comunale, che ha anche inserito l’evento nel calendario delle manifestazioni culturali natalizie.


Alle ore 15.00 nella chiesa gremita di pubblico ha avuto inizio lo spettacolo, al quale hanno partecipato, portando i loro saluti, il Sindaco Dott. Fabio Latini e il Parroco Don Paolo Canalis. La rappresentazione si è svolta in due parti principali: nella prima dopo un breve canto assolo di introduzione eseguito dalla scrivente, ha avuto inizio la rievocazione vera e propria della Natività di Gesù Bambino nella grotta di Betlemme, con ragazzi e bambini che hanno interpretato i ruoli di Maria, Giuseppe, i pastori e gli Angeli, tutti abbigliati con i tipici costumi dell’epoca.

Poi è stata la volta dei Re Magi, che guidati dalla stella cometa sono arrivati fino alla capanna di Gesù Bambino e gli hanno offerto i loro preziosi doni, oro, incenso e mirra. Tutte le scene sono state animate dalla voce narrante fuoricampo della sottoscritta, recitando alcuni brani del Vangelo di Luca e di Matteo riguardanti la nascita di Gesù e il viaggio dei re Magi fino a Betlemme.

Nella seconda parte al suono di “Tu scendi dalle Stelle” sono entrati in scena i bambini e le bambine, ed ha avuto inizio la loro esibizione in coro per dedicare a Gesù alcune tra le più belle canzoni natalizie. I canti si sono alternati a pezzi musicali suonati da una piccola orchestra formata da giovanissimi suonatori di chitarra, violino e flauti.

I bambini e le bambine hanno poi dedicato a Gesù alcune poesie piene di sentimento, tra le quali la più toccante è stata quella di Santa Madre Teresa di Calcutta sul Natale. Il gran finale dello spettacolo si è svolto all’insegna dell’allegria. Per festeggiare la tradizionale Befana tutti i bambini hanno sfilato uno accanto all’altro, battendo le mani al suono della canzone “La chiamano Befana”, e spontaneamente anche il pubblico ha partecipato unendosi al battito di mani.

La manifestazione si è conclusa con la consegna ai bambini degli Attestati di partecipazione, da parte del Sindaco Fabio Latini, del Parroco Don Paolo Canalis e del Vicepresidente di “Antiqua Tellus” Angelo Capuzzi. Come Presidente dell’Associazione desidero ringraziare il Sindaco e il Parroco per il loro sostegno, tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della Rievocazione, soprattutto i soci Angelo Capuzzi e Giancarlo Ventura per l’allestimento scenografico, le luci e le musiche, Pier Luigi Olivieri e sua figlia Alba, Marcello Caporossi, Mario Gasbarri, Rita Paccaroni, le catechiste Elvira e Rossella, e tante altre persone che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.

Un pensiero speciale di gratitudine va soprattutto ai bambini e alle bambine che si sono esibiti con grande bravura, spontaneità ed entusiasmo.

Micaela Merlino

http://www.lacitta.eu/cronaca/49615-grande-successo-per-la-rievocazione-vivente-della-nativita-e-dell-epifania-e-nel-cielo-apparve-una-stella.html

Il 1° Dicembre 2019, in Villa San Giovanni in Tuscia, l’Amministrazione Comunale di Villa S. Giovanni in Tuscia e l’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini” hanno organizzato la

Cerimonia Sacra e di Pubblica Benemerenza in memoria del 50° Anniversario della morte di Padre Mauro dell’Immacolata.

Chierico Passionista (1881-1969),Provinciale dei Passionisti della Provincia Romano-Toscana e Postulatore nella causa di Canonizzazione di Santa Maria Goretti

Dopo la Messa solenne nella chiesa di San Giovanni Battista è stato tenuto “Un ricordo di Padre Mauro dell’Immacolata” da parte del Sindaco Dr. Fabio Latini, della D.ssa Micaela Merlino, di Angelo Capuzzi e di Francesco China.

La commemorazione si è conclusa con la cerimonia di affissione di una targa commemorativa in onore di Padre Mauro dell’Immacolata sulla facciata dell’edificio ex IPAB, accanto alla statua di Santa Maria Goretti (Piazza Savoia)


Tanti sangiovannesi hanno voluto onorare il 50esimo anniversario della morte di Padre Mauro dell’Immacolta, prendendo parte alla cerimonia sacra e di pubblica benemerenza svoltasi ieri 1° Dicembre, promossa e organizzata dal Comune e dall’Associazione Scientifico-Culturale“Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”.

Si è svolta ieri 1° Dicembre a Villa San Giovanni in Tuscia, con grande successo di pubblico, la cerimonia di commemorazione del 50esimo anniversario della morte di Padre Mauro dell’Immacolata (Agostino Liberati, 1881-1969) Chierico Passionista. Un evento promosso dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, e organizzato con il fondamentale sostegno e l’attiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Villa San Giovanni in Tuscia che, al pari dell’Associazione, è interessata a tramandare la memoria dei personaggi illustri sangiovannesi.

La prima parte della cerimonia si è svolta dalle ore 10.00 nella chiesa di San Giovanni Battista, con l’intervento di Padre Fiorenzo, Passionista nel convento di Sant’Angelo a Vetralla, il quale ha personalmente conosciuto Padre Mauro, e lo ha ricordato mettendone in risalto le doti non comuni di religioso colto, dotato di un carisma di bontà e disponibilità che sapeva conquistarsi la stima di tutti.

E’ seguita poi la Messa solenne in suffragio di Padre Mauro, celebrata dal parroco Don Paolo Canalis. La seconda parte della giornata si è svolta nella “Sala Blu” comunale, dove ha avuto luogo una conferenza dal titolo “Un ricordo di Padre Mauro dell’Immacolata”. Il primo a prendere la parola per i saluti istituzionali è stato il Sindaco dott. Fabio Latini, il quale ha sottolineato che l’Amministrazione Comunale “Ha accolto con entusiasmo la proposta avanzata dall’ Associazione scientifico-culturale “Antiqua Tellus” di riverire l’illustre concittadino Agostino Liberati-Padre Mauro dell’Immacolata nel cinquantennale della sua morte, perché siamo orgogliosi che il nostro paese abbia dato i natali ad un personaggio di così riconosciuto ed ampio rilievo per qualità ed opere”.

Il Sindaco ha poi ricordato che a pochi giorni dalla celebrazione della “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, Padre Mauro merita di essere ricordato soprattutto per il suo impegno come Postulatore della causa di canonizzazione di S. Maria Goretti. A seguire Angelo Capuzzi, Vicepresidente dell’Associazione, ha illustrato le tappe principali della vita di Padre Mauro, l’infanzia trascorsa a San Giovanni di Bieda, l’entrata nella “Congregazione della Passione di Gesù Cristo”, le alte cariche rivestite tra cui quella di Provinciale dei Passionisti della Provincia Romano-Toscana.

L’Associazione Antiqua Tellus ha sentito come un dovere commemorare Padre Mauro dell’Immacolata a cinquant’anni dalla sua morte” ha affermato Capuzzi, “innanzitutto perché il personaggio merita tutto il nostro rispetto, poi perché tra gli scopi dell’Associazione c’è quello di tramandare la memoria di illustri concittadini, il cui ricordo non deve cadere nell’oblio”. L’impegnativo compito di Postulatore della causa di canonizzazione di Maria Goretti, che gli fu affidato dal 1935, è stato messo in rilievo dalla sottoscritta.

La tragica vicenda consumatasi nel luglio del 1902 ebbe tre protagonisti: una ragazzina, Maria, un giovane che divenne il suo assassino, Alessandro, e la miseria di una condizione contadina vissuta sulla propria pelle. Padre Mauro si impegnò con abnegazione per dimostrare, nelle lunghe sedute del processo canonico, che l’eroicità delle virtù di Maria Goretti non risiedeva soltanto nel perdono accordato al suo uccisore in punto di morte, ma anche in una esistenza veramente cristiana vissuta dall’inizio alla fine.

Padre Mauro scrisse alcuni libri nei quali raccontò la biografia di “Marietta”, i quali hanno avuto un ruolo fondamentale nel far conoscere ad un ampio pubblico la sua vicenda. Il suo impegno di Postulatore fu premiato con la canonizzazione di Maria Goretti il 24 giugno 1950. Ha preso poi la parola Francesco China, che ha voluto ricordare l’encomiabile sostegno dato da Padre Mauro all’infanzia sofferente, con la fondazione di un Orfanotrofio alle Ferriere di Conca, luogo dove fu uccisa Maria Goretti, e con quella dell’asilo infantile a Villa San Giovanni in Tuscia.

In conclusione è stato proiettato un video, messo a disposizione dalla sig.ra Paola Valeri e rielaborato da Angelo Capuzzi, che mostra proprio l’inaugurazione dell’asilo di Villa San Giovanni in Tuscia nell’estate del 1960, alla presenza di Padre Mauro dell’Immacolata.

L’ultima tappa della giornata si è svolta in Piazza Savoia con lo scoprimento di una targa con iscrizione in onore del Passionista, affissa sulla parete esterna dell’edificio dove per lungo tempo fu ospitato l’asilo da lui fondato. Tra i graditi partecipanti alla giornata commemorativa si vogliono ricordare i parenti di Padre Mauro, e il Prof. Carlo Maria D’Orazi, Presidente del “Centro Ricerche e Studi” di Capranica.

Di Micaela Merlino; archeologa e giornalista, presidente dell'associazione scientifico culturale Antiqua Tellus - Centro Studi Mons. Simone Medichini

Articolo pubblicato da: http://www.lacitta.eu/component/search/?searchword=immacolata&searchphrase=all&Itemid=555

Sabato 23 Novembre 2019 si è tenuta a Capranica, su iniziativa del Centro Ricerche e Studi di Capranica, la presentazione del libro

“Mons. Simone Medichini (1831-1916). Sacerdote esemplare, scienziato illustre e archeologo nella Tuscia del XIX secolo”

di Micaela Merlino e Angelo Capuzzi con un contributo di Giancarlo Ventura.

L'Introduzione è stata curata dal Presidente del Centro Ricerche e Studi di Capranica Prof.re Carlo Maria D’Orazi



Il libro di 400 pagine è la prima biografia dedicata ad un importante, ma ancora poco conosciuto, personaggio appartenente al clero viterbese, originario di Villa San Giovanni in Tuscia, parroco per più di cinquant’anni della chiesa di Sant’Angelo in Spatha di Viterbo, professore nel locale Seminario, studioso di Scienze Naturali e di Archeologia, Direttore dell’Osservatorio Meteorologico di Viterbo e cofondatore del “Circolo Santa Rosa” insieme a Mario Fani. La pubblicazione è il frutto di tre anni di ricerche degli studiosi Dott.ssa Micaela Merlino e Angelo Capuzzi, che hanno ricostruito le tappe salienti della sua lunga vita attingendo soprattutto dall’inedito “Diario pel Capitolo di Sant’Angelo”, redatto quasi giornalmente dal Medichini, e da altri documenti d’archivio. L’Introduzione è a firma del Prof.re Luciano Osbat, mentre il geologo Giancarlo Ventura ha curato un interessante articolo riguardante gli studi di Mons. Simone Medichini sul Bulicame di Viterbo. La pubblicazione ha ricevuto il patrocinio della Curia Vescovile di Viterbo, della Provincia di Viterbo e del Comune di Villa San Giovanni in Tuscia. E’ già stata presentata nel 2017 presso il CEDIDO di Viterbo e a Villa San Giovanni in Tuscia, in occasione della commemorazione del primo Centenario della morte di Mons. Simone Medichini. A seguito delle ricerche sulla figura e sull’opera del Medichini, nei primi mesi del 2019 si è formalmente costituita in Villa San Giovanni in Tuscia l’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”. L’Associzione opera per la riscoperta, la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico, archeologico, artistico, demoetnoantropologico di Villa San Giovanni in Tuscia e della Tuscia viterbese. E’ attualmente impegnata in attività di ricerca archeologica sul territorio, nello studio di documenti storici, ed anche nella riscoperta di personalità locali del passato che per le loro qualità intellettuali e morali e per le azioni compiute in vita, meritano di essere adeguatamente valorizzate.

Prof.re Carlo Maria D’Orazi

Sabato 17 agosto, nella Chiesa di Sancta Maria ad Nives in Villa San Giovanni in Tuscia, è stato presentato il libro

"Tra il pero, il melo e la ficoncella".

Raccolta di manoscritti inediti di Domenico Di Gregorio" a cura di Angelo Capuzzi, con introduzione di Micaela Merlino (Edizioni Booklab)

L’opera raccoglie una serie di manoscritti inediti composti da Domenico Di Gregorio, meglio localmente conosciuto come “Mecuccio”, messi gentilmente a disposizione dal figlio Amedeo, e riguardanti episodi vissuti della seconda guerra mondiale, della patita prigionia nei campi nord africani, ma anche racconti di fantasia oltre ad un serie di poesie di vario genere, e soprattutto di ottave in rima riconducibili a gare poetiche a braccio molto diffuse anche a Viterbo e provincia fino agli anni ’70 del secolo scorso..

“La pubblicazione dei manoscritti di “Mecuccio” — dice il curatore dell’opera Angelo Capuzzi — vuole far conoscere scritti di persone che con parole semplici e senza alchimie letterarie hanno la capacità di trasmettere valori e genuinità oggi scomparsi. E’ per questo che ho voluto dedicare questo lavoro a tutti quei sangiovannesi che come “Mecuccio” hanno affidato i loro stati d’animo alla penna, ma di cui nessuno parlerà mai”

"TRANSUMANSARTE-MEMORIAL MAESTRO BRUNO MERLINO

Mostra d'Arte Contemporanea promossa e organizzata da Micaela Merlino, con il patrocinio del Comune di Pereto e in collaborazione con la Pro Loco. Un felice connubio tra pittura, scultura, fotografia e poesia nella spettacolare cornice di via San Salvatore proprio accanto al castello medieovale, nella zona più antica del borgo di Pereto.

http://cavalierenews.it/territorio/11224/pereto,-successo-di-pubblico-all-inaugurazione-della-mostra-d-arte-contemporanea-transumansarte.html

Redazione - Si è svolta con successo l’8 Agosto l’inaugurazione della Mostra d’Arte Contemporanea “TransumansArte-Memorial Maestro Bruno Merlino”, alla presenza di un folto pubblico intervenuto per l’occasione in via San Salvatore. L’evento è stato presentato da Micaela Merlino che ha voluto ricordare alcuni aspetti della produzione pittorica in stile iperrealista del padre, e il suo costante impegno nel promuovere e organizzare mostre personali e collettive anche a Pereto, eventi che riscossero sempre grande interesse e apprezzamento. Ha poi illustrato alcuni aspetti delle opere degli altri artisti presenti, in particolare quelle di Massimo De Santis, allievo del maestro Merlino, che ha presentato alcune belle opere di ispirazione iperrealista, ed una nella quale ha colto un caratteristico aspetto del Rione Paghetto di Pereto, paese nel quale abitò parecchi anni insieme alla sua famiglia. Parole di encomio sono state rivolte anche al bravo pittore figurativo Angelo Capuzzi, giunto in Abruzzo dal viterbese, il quale ha presentato, tra le altre, due interessanti opere d’arte sacra. Un plauso e un particolare ringraziamento per la sua partecipazione sono stati riservati al fotografo peretano Mario Toti, presente con una selezione dei suoi scatti più suggestivi, tra i quali alcuni raffiguranti aspetti singolari del paesaggio naturale peretano. Ha preso poi la parola il Sindaco Giacinto Sciò per i saluti istituzionali, ai quali ha aggiunto il suo particolare apprezzamento per l’evento, e il suo incoraggiamento affinché anche in futuro siano organizzate mostre d’Arte che possano ricordare degnamente la memoria di Bruno Merlino. Dopo di lui l’intervento del prof.re Carlo Iannola, che è stato tra i primi estimatori dell’arte del Maestro, del quale presentò molte mostre sia a Pereto che in altre luoghi e per il quale scrisse numerosi articoli. Prendendo spunto dal quadro “Il tratturo e la macera”, esposto alla mostra, ha sottolineato come l’occhio sensibile e attento al particolare di Bruno Merlino è riuscito sempre a cogliere elementi della semplice quotidianità, che però grazie alla sua profonda sensibilità e alla sua formidabile capacità compositiva è riuscito a nobilitare artisticamente. Come originale corollario all’Arte figurativa, la mostra presenta anche una selezione di poesie di Micaela Merlino insieme a liriche in dialetto peretano di Mario Toti, e in occasione dell’inaugurazione alcune di queste poesie sono state declamate dal prof.re Carlo Iannola.

I soci fondatori dell'Associazione Antiqua Tellus Giancarlo Ventura, Angelo Capuzzi, Micaela Merlino, e Don Paolo Canalis, il Sindaco Fabio Latini, il prof. D'Orazi e la consigliera comunale, Martina Fabbri, davanti alla porta di ingresso all'Antiquarium

A Villa San Giovanni in Tuscia il 12 luglio 2019 è stato inaugurato l'Antiquarium per la chiesa di Sancta Maria ad Nives. Questo progetto è stato realizzato dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini” di Villa San Giovanni in Tuscia, impegnata nella valorizzazione del patrimonio storico, archeologico e artistico locale e della Tuscia.

Ottima riuscita dell’inaugurazione del nuovo Antiquarium della chiesa di Sancta Maria ad Nives a Villa San Giovanni in Tuscia, cerimonia svoltasi venerdì 12 Luglio alle ore 18.00.

Un progetto e un evento promossi e organizzati dall’Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”.

Alla presenza di un folto pubblico Angelo Capuzzi, Vicepresidente dell’Associazione, ha preso per primo la parola per salutare gli intervenuti e per raccontare la nascita della sua idea di un Antiquarium che accogliesse la suppellettile sacra della chiesa. Idea che è stata subito accolta dall’Associazione, che si è impegnata per tradurla in realtà.

Ha preso poi la parola il Parroco Don Paolo Canalis, il quale ha sottolineato l’importanza di progetti che promuovano la valorizzazione e la conservazione dei beni religiosi locali, partendo da piccole ma importanti iniziative, che possano crescere e svilupparsi nel tempo.

E’ stata poi la volta del Dott. Fabio Latini, Sindaco di Villa San Giovanni in Tuscia, che ha espresso apprezzamento per il progetto di ripristinare i due locali annessi alla chiesa, allo scopo di allestirvi un Antiquarium, e che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la riscoperta e la valorizzazione di un’altra pagina di storia del paese.

Infine con il suo intervento, Micaela Merlino, ha voluto fare alcune riflessioni sulle tradizioni devozionali locali quale collante sociale, attivo da secoli nel paese di Villa San Giovanni in Tuscia. Soprattutto la devozione verso la Madonna univa le persone in alcuni momenti di festa, nelle celebrazioni liturgiche, nelle processione, nel Mese Mariano.

La stessa chiesa di Sancta Maria ad Nives nacque grazie alla devozione popolare, con le elemosine amorevolmente elargite dai fedeli. Tutte le generazioni di sangiovannesi hanno lasciato un segno in questa chiesa dedicata alla Madonna, che ha avuto varie fasi costruttive, e che nel tempo fu abbellita con altari, quadri e suppellettile sacra. I restauri eseguiti nel 2015, e l’odierna creazione dell’Antiquarium da parte dell’Associazione “Antiqua Tellus” vogliono essere, a loro volta, i segni visibili dell’interesse che la generazione presente ha nei riguardi di questa antica chiesa.

Un piccolo gioiello architettonico che ha riacquistato il suo originario splendore, e un neonato Antiquarium che possa conservare e valorizzare adeguatamente l’antica suppellettile sacra. E’ seguita poi la cerimonia vera e propria di inaugurazione, con lo scoprimento di una targa in marmo collocata sopra la porta d’ingresso dell’Antiquarium, la benedizione da parte del Parroco Don Paolo Canalis e il taglio del nastro.

Quindi i presenti sono stati accompagnati all’interno dei locali, per una visita guidata nel corso della quale ho illustrato gli oggetti esposti. Alla cerimonia erano presenti anche il restauratore Francesco China e il suo bravo collaboratore Simone, soci dell’Associazione, e gradita è stata anche la presenza del Prof. Carlo D’Orazi Presidente del Centro Studi e Ricerche di Capranica.

In qualità di Presidente dell’Associazione “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini” desidero ringraziare tutte le persone che a vario titolo hanno sostenuto questo progetto, in particolare il Parroco Don Paolo Canalis che da subito ha creduto nell’iniziativa ed è sempre stato disponibile a supportarla, Angelo Capuzzi e Giancarlo Ventura per l’impegnativo lavoro di riadattamento dei locali e per le varie fasi di allestimento, Francesco China per i suoi preziosi consigli, le Confraternite della Madonna del Carmine e quella di San Giovanni Battista che hanno sponsorizzato il progetto, il Comune di Villa San Giovanni in Tuscia che ha accordato all’evento il suo Patrocinio morale, la signora Rita della Confraternita della Madonna del Carmine per la sua disponibilità, Antonio Giulianelli, Piero Olivieri, Flaminia Tosini, Francesco Paccaroni e tanti altri.

Domenica 25 Giugno 2017 nella chiesa di S. Maria ad Nives in Villa San Giovanni in Tuscia si è tenuta la presentazione del libro: “Mons.Simone Medichini (1831-1916). Sacerdote esemplare, scienziato illustre e archeologo nella Tuscia del XIX secolo”. Di Micaela Merlino e Angelo Capuzzi

link alla presentazione


Il 22 Giugno 2017 a Viterbo presso la Sala delle Biblioteche del CEDIDO (Centro Diocesano di Documentazione per la Storia e la Cultura Religiosa-Centro di Ricerche per la Storia dell'Alto Lazio) si è tenuta la presentazione del libro “Mons. Simone Medichini (1831-1916). Sacerdote esemplare, scienziato illustre e archeologo nella Tuscia del XIX secolo” di Micaela Merlino e Angelo Capuzzi, che si è svolta

Nel corso della presentazione, sia il Vescovo Mons. Lino Fumagalli che ha presentato l'evento che il Prof. Luciano Osbat che ha curato l'introduzione del libro, hanno auspicato che la vita e l'opera di Mons. Simone Medichini continuino ad essere studiati, per approdare a nuovi, significativi contributi da mettere a disposizione, di tutti coloro che studiano la storia religiosa ma anche civile di Viterbo e della Tuscia.

Martedi 4 agosto 2015 si è svolta a Villa San Giovanni in Tuscia l’inaugurazione della chiesa di Santa Maria della Neve, dopo i restauri durati circa sette mesi, che hanno interessato l’interno dell’edificio sacro seicentesco.

Il taglio del nastro è avvenuto ad opera del Parroco Don Giovanni Berni, che ha fortemente voluto il recupero della chiesa, e che è riuscito a sensibilizzare la popolazione, e a coinvolgere nell’opera di reperimento dei fondi tanti Sangiovannesi.

Un plauso speciale è andato ai restauratori Francesco China, Vittorio Cesetti, Antonella Giammusso, Simone Bomarsi, Massimo Luccioli e Federico Fraticelli, che hanno lavorato con perizia e pazienza.

Venerdì 30 ottobre 2015 alla biblioteca comunale “Pistella” di Vetralla nell’ambito delle iniziative culturali promosse dal Circolo dei lettori, l’archeologa Micaela Merlino e lo storico locale Angelo Capuzzi hanno presentato la conferenza “La civiltà del gusto: cibo e cultura presso gli antichi Romani” di Micaela Merlino e Angelo Capuzzi.

Ci si è a lungo soffermati su una delle fonti letterarie di primaria importanza per la conoscenza dell’alimentazione romana, l’opera De re coquinaria di Marco Gavio Apicio, dalla quale sono state tratti alcuni esempi di ricette prelibate.