L’Associazione è un ente di Diritto Privato, no profit, ed ha lo scopo di promuovere:

  • la Cultura e in particolare la Storia, l’Archeologia, l’Arte in tutte le sue forme ed espressioni;

  • la figura di Monsignor Simone Medichini, Sacerdote ed illustre scienziato della Tuscia Viterbese del XIX secolo attraverso lo studio e la pubblicazione dei suoi manoscritti;

  • il valore delle tradizioni del territorio, agricole, artigianali ed enogastronomiche;

  • la tutela e la valorizzazione dei beni storico-artistici, archeologici, paesaggistici e ambientali.

CONTATTI

L'associazione è contattabile al seguente indirizzo e-mail: antiquatellus@email.it e dalla pagina Facebook: https://www.facebook.com/Antiqua-Tellus-Centro-Studi-Mons-Simone-Medichini-100316014791499/ - Sede legale: Via Trieste, 40 - 01010 Villa S. Giovanni in Tuscia (VT) - C.F. 90130840565

Apertura dell’Antiquarium di Santa Maria ad Nives

Ingresso libero

L’ Antiquarium della chiesa di Santa Maria ad Nives di Villa San Giovanni in Tuscia, in via del Poggetto è visitabile su appuntamento, scrivendo a: antiquatellus@email.it

L’Antiquarium è nato grazie ad un progetto di conservazione e valorizzazione promosso dall’ Associazione Scientifico-Culturale “Antiqua Tellus-Centro Studi Mons. Simone Medichini”, ed è stato realizzato in accordo e con la collaborazione della Parrocchia di San Giovanni Battista, e con il sostegno delle locali Confraternite. Inaugurato nel luglio 2019, ospita al suo interno parte dell’antica suppellettile sacra un tempo appartenente alla chiesa di Santa Maria ad Nives, edificata nei primi anni del XVII secolo, e un piccolo patrimonio librario.

Breve biografia di Mons. Simone Medichini

Simone Medichini nacque a San Giovanni di Bieda (odierna Villa San Giovanni in Tuscia) nel 1831, nel 1845 studiò a Capranica avendo come precettore Don Tommaso Porta, poi nel Seminario Vescovile di Viterbo, quindi entrò per concorso nel “Seminario Pio” di Roma dove si laureò in Teologia e in “Utriusque iure”. Fu ordinato sacerdote nel 1854, dal 1860 divenne parroco priore della chiesa di S. Angelo in Spatha a Viterbo. Insegnò Scienze Naturali e Archeologia nel Seminario Vescovile di Viterbo, nel 1867 appoggiò attivamente la fondazione del “Circolo di Santa Rosa” da parte di Mario Fani, e fu tra i soci fondatori dell’ “Accademia degli Ardenti”, della “Commissione di Storia Patria” e dell’ “Accademia Leone XIII”. Nel 1881 insieme al Vescovo Giovanni Battista Paolucci fondò l’Osservatorio Meteorologico nel Seminario Vescovile, fu amico e collega di importanti uomini di scienza del suo tempo, quali Don Giuseppe Denza e Michele Stefano De Rossi che lo volle tra i corrispondenti del “Bullettino del Vulcanismo Italiano e di Geodinamica”, da lui fondato. Per più di un decennio studiò il Bulicame di Viterbo eseguendo molti sopralluoghi allo scopo di misurare le variazioni della temperatura delle acque, studio pubblicato nella rivista scientifica “Memorie della Pontificia Accademia Romana de’ Nuovi Lincei”. Fu in rapporti di amicizia con il geologo Don Giuseppe Mercalli, che accompagnò in una serie di sopralluoghi nella Tuscia viterbese, e fu in questa occasione che i due si recarono anche a Capranica per rilevare alcune caratteristiche geologiche del luogo. Per i suoi meriti scientifici il ministro Morpurgo lo volle come corrispondente del “Bullettino Ministeriale”, ma non antepose mai i suoi interessi scientifici all’attività pastorale e forse anche per questo motivo, alla fine della sua vita, Papa Benedetto XV lo volle onorare nominandolo “Prelato Domestico”. Morì a Viterbo nel 1916, fu sepolto nella cappella del clero nel cimitero di San Lazzaro.