AD OGNI RIONE IL SUO STEMMA ...

... ad ogni stemma il suo Rione

52° SAGRA DELLA CASTAGNA, SORIANO NEL CIMINO OTTOBRE 2019

STEMMA

Lo stemma della Trinità ha uno sfondo rosso cardinale con al centro una piramide con il contorno giallo ocra e all'interno un occhio che si trova anche nella chiesetta della Misericordia sul Monte Cimino. Al centro dello scudo, da destra verso sinistra, sono disegnate delle onde blu.


contrada trinità

La Nobile contrada Trinità prende il nome da due chiese Agostiniane che sono: la chiesa della Santissima Trinità , che si trova sul Monte Cimino che è ormai fatiscente e la bellissima chiesa di Sant'Agostino all'interno del paese, che conserva un'opera molto importante, cioè la Madonna col bambino.

Nella contrada Trinità si possono ammirare antichi vicoli e piazzette e la collinetta della Bastia, dove viveva la famosa "vecchietta del carnaiolo".

Sulla collinetta della Bastia sorgeva un antichissimo castello costruito dai Guelfi, del quale non rimane nessuna traccia.


Nel Rione Trinità si possono vedere le ricostruzioni del Medioevo. Poi, se non bastasse, ci sono gli addobbi tipici ed unici ed il verde non può mancare a rinfrescare la Sagra.

ODE ALLA TRINITA'

La Trinità è molto competitiva ed ha un fantino abilissimo ed un arciere altrettanto bravo. Gli sbandieratori sono meravigliosi e determinati, i tamburini sono pronti a supportarli. Inoltre, il gruppo storico dei musici e sbandieratori allieta e inorgoglisce i contradaioli.




Il nostro rione, San Giorgio, ha uno scudo blu con all'interno una croce rossa, che ha come dei ganci alle estremità.

La croce rossa rappresenta i cavalieri che combattevano per la Chiesa.

RIONE SAN GIORGIO

Il cuore ideale della contrada, anche se è distante varie centinaia di metri dall'abitato, è la celebre, antichissima chiesa di San Giorgio. Questa chiesa risale ad un’epoca non facilmente databile, ma che dai caratteri dello stile architettonico Romanico può essere attribuibile ad un periodo compreso tra il 1000 e il 1200. Il rione durante i festeggiamenti mette in scena la leggenda di San Giorgio: il cavaliere che uccise il drago e salvò la principessa.


Il nostro rione è il San Giorgio. Oggi gli organizzatori fanno di San Giorgio la contrada più fantasiosa grazie al gruppo dei focolieri.

STORIA DI SAN GIORGIO

C'era una volta un cavaliere che si chiamava Giorgio. Un giorno una principessa venne rapita da un drago, Giorgio andò a salvarla, combatté contro il drago e lo ammazzò. Il cavaliere Giorgio salvò la principessa e così ritornarono al paese e da quel giorno Giorgio si chiamò San Giorgio.

LA BANDIERA

La nostra bandiera ha lo sfondo marroncino chiaro con delle strisce nere ondulate. Al centro ha una sfera celeste e dentro questa sfera ci sono due draghi, che rappresentano il male e sputano fuoco. Al centro di questi due draghi c'è un triangolo giallo.

Lo stemma della contrada ha come colori caratteristici il rosso e il verde, è diviso in quattro spazi con all'interno disegnati in due degli alberi e negli altri due delle torri.

CONTRADA PAPACQUA

Il nome della contrada deriva dalla fonte adiacente Palazzo Chigi Albani, Il complesso, alimentato da una sorgente che sgorga lì, fu fatto costruire, insieme al primo piano del palazzo, dal cardinale Cristoforo Madruzzo nella seconda metà del XVI secolo. I lavori furono portati a termine nel Settecento dalla famiglia Albani. La presenza nel rione di un complesso architettonico di tale valore artistico e sentimentale inorgoglisce i contradaioli, che durante la tradizionale sfilata domenicale presentano i membri delle famiglie Madruzzo e Albani, e la vita di corte.


Nella Taverna delle Acque puoi trovare: gnocchi co' i ferro al ragù, la polenta al cinghiale, le pappardelle al cinghiale, i lombrichelli "della strega", lo spezzatino di cinghiale in salmì, braciole e salsicce.

LO SCUDO

Lo sfondo dello scudo del rione Rocca è bianco: in alto c'è un fiore rosso, al centro c'è una riga gialla con disegnato un serpente verde, in basso ci sono quattro righe oblique rosse e bianche, i colori del rione.

RIONE ROCCA

Un giorno i vignanellesi attaccarono Soriano e seguì una battaglia che ogni anno i contradaioli rimettono in scena durante lo spettacolo della Rievocazione storica: il conte Nardini, ospite nel castello di Soriano, nella notte, quando tutti dormono, fa segnale ai vignanellesi di attaccare Soriano. Da questa leggenda il gruppo degli spadaccini rievoca una battaglia in piazza, da questa storia è nata La Rocca.

All'interno del rione troviamo il Merlo maschio, la torre dell'orologio e la Fontana Tonna.

Troviamo anche la Taverna dell'Orso.

LE INFORMAZIONI SONO TRATTE DA www.sagradellecastagne.com

IL METEO OGGI A SORIANO NEL CIMINO.

OGGI ABBIAMO STUDIATO I FENOMENI ATMOSFERICI.

ABBIAMO COSI' VISTO IL METEO DI SORIANO NEL CIMINO E ABBIAMO STUDIATO GLI STRUMENTI DI MISURAZIONE DI FENOMENI ATMOSFERICI... LE INFORMAZIONI DEI SITI METEREOLOGICI NON HANNO PIU' SEGRETI PER NOI!!!

LA QUALITA' DELL'ARIA DI

SORIANO NEL CIMINO OGGI:

siamo proprio fortunati, la nostra aria e OK!

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30 aprile 2019

ESERCIZI DI STILE: HAIKU DI PRIMAVERA

www.wikihow.it/Scrivere-un-Haiku

Fresco ruscello

Si schiudono le uova

Nuota il girino

Alberi in fiore

Farfalle che giocano

Divertendosi

Tenera erba

Profumo di rugiada

Scappa il riccio

30 aprile 2019

il plastico del bacino idrografico del po

seguici passo passo: la prossima settimana pubblicheremo i nostri progressi. SE DESIDERI PUOI PROVARE ANCHE TU, CON I NOSTRI TUTORIAL SARà UNA PASSEGGIATA!


fase 1

Abbiamo misurato i lati della base del plastico.

Abbiamo misurato i lati della cartina.

Abbiamo calcolato la proporzione per ingrandire la cartina: la scala di ingrandimento è 6:1 (cioè, ogni centimetro della cartina corrisponde a 6 centimetri del plastico).



fase 2

Abbiamo diviso la cartina in un reticolo.

Abbiamo riprodotto il reticolo sulla base del plastico e abbiamo iniziato a costruire le montagne.

fase 3

Per non sbagliare, abbiamo preso dei punti di riferimento con degli stecchini che ci hanno aiutato anche a calcolare le altezze delle montagne nel modo più verosimile possibile.

Attenzione però: la scala delle montagne non è la stessa del plastico, altrimenti le montagne sarebbero state troppo basse!

30 aprile 2019

SALVIAMO IL PIANETA!

15 MARZO 2019: FRIDAY FOR FUTURE

Questa mattina abbiamo visto un video in cui Greta Thunberg, una ragazza svedese di sedici anni, durante un discorso alla Cop 24 in Polonia ha rimproverato i politici di tutto il mondo perchè pensano solo ai soldi e non dicono la verità: non c'è più tempo, bisogna agire! Dobbiamo rispettare l'ambiente.

se vuoi vedere il suo discorso clicca qui:



Se vuoi leggere la lettera di un bambino come noi, che vive ad Acquapendente, Francesco Barberini (aspirante ornitologo), clicca e scoprirai la sua opinione sul clima:

15 marzo 2019

ANCHE NOI POSSIAMO CONTRIBUIRE:

MANTENIAMO LA NOSTRA FAGGETA BELLA COSI' COME E' ORA.


ACQUA IN MUSICA

Oggi gli artisti siamo stati noi.

Con gli strumenti costruiti da noi abbiamo "suonato" un Pauroso temporale: non vengono i brividi anche a voi?

Con il bastone della pioggia, le maracas e una base che riproduce il vento ci siamo divertiti a fare musica acquatica. L'acqua non smetterà mai di stupirci!

Un pauroso temporale (clicca e ascolta)

ascolta la risacca del mare:


4 marzo 2019

la settimana della scienza

Un esperimento al giorno e anche noi siamo diventati veri e propri scienziati.

C'ERAVAMO ANCHE NOI!

Anche la nostra scuola ha partecipato alla Settimana della scienza, che si tiene ogni anno nel corso della quarta settimana di settembre.

Le classi quarte della Scuola Primaria di Soriano hanno partecipato all'evento effettuando un esperimento al giorno. L'acqua è stata la protagonista assoluta della settimana. Capillarità, effetti del magnetismo, teoria dei vasi comunicanti, tensione superficiale: questi sono stati i contenuti trattati. Ne abbiamo fatto esperienza ed in alcuni casi siamo stati testimoni di vere e proprie "magie".

https://padlet.com/cristinacelli75/9bma08v31xkp


Leggere ci avvicina.

“Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con altri verbi: il verbo amare…. Il verbo sognare…. cosicché le nostre ragioni di leggere sono “strane” quanto le nostre ragioni di vivere. E nessuno è autorizzato a chiederci conto di questa intimità”, da “Come un romanzo” di Daniel Pennac

Leggere è prima di tutto un piacere e solo il piacere garantisce poi una serie di vantaggi che dalla lettura si possono trarre. Il piacere per la lettura però non è innato ma si acquisisce e in questo processo importante è l’esempio, la partecipazione e l’atteggiamento che le persone che vivono con il bambino e vicino a lui. Accompagnare i propri figli in biblioteca, in libreria, leggere insieme a loro e per loro, consigliare libri alla loro portata, fa scoprire un mondo…

Vi consiglio pertanto di vivere la lettura libera non come un compito o un dovere scolastico ma come un momento di intimità, di condivisione di emozioni, di conoscenza.

Buona lettura a tutti!

Per guardare la presentazione delle nostre attività in occasione della settimana della lettura clicca sul link: https://padlet.com/cristinacelli75/58ojzggaumt7

Ascolta una parte della nostra chiacchierata in occasione della mattinata in biblioteca:

https://drive.google.com/open?id=0BzAfDChIFiaNeVc4VTEwT3RVZnE2Z1Etc2pudHJQYVYzclJR

ANNA' SSU pPE' I VICOLI

UNA PASSEGGIATA PER I VICOLI DI SORIANO ALLA RICERCA DELLE FONTANE ANTICHE

galleria fotografica:

https://padlet.com/cristinacelli75/4pmlls0vlm2w

Il giorno 18 Ottobre noi bambini delle classi 4^ A B siamo andati a visitare le fontane di Soriano in occasione della Sagra delle Castagne e in riferimento al Progetto “Fatti d’acqua”.

Per prima cosa siamo andati a visitare la fontana che si trova nel Giardino della Memoria. La fontana, ora senz’acqua, è addossata ad una parete di roccia, ha una grande vasca a forma di conchiglia e l’acqua una volta scendeva direttamente dalle rocce. La fontana apparteneva al giardino di Palazzo Chigi ed era stata costruita insieme al palazzo nel XVI sec.

Salendo verso il centro del paese siamo andati a visitare tutte le fontane del Paese di cui avevamo cercato notizie sulla costruzione e sulla loro funzione sociale nel corso della storia. Abbiamo scoperto, e poi potuto vedere da vicino, quanto le fontane una volta rappresentassero un bene prezioso per la collettività, in quanto nelle case non c’era l’acqua corrente e avere delle fontane vicino le proprie case era molto utile.

Inoltre abbiamo capito che altre fontane, come per esempio quella che si trova nel Giardino della memoria e la Fonte di Palazzo Chigi-Albani, avevano una funzione solo di abbellimento e servivano ai nobili per rinfrescarsi durante le giornate calde.

Grazie a questa esperienza e alla ricerca che abbiamo condotto abbiamo potuto confermare quanto l’acqua sia stato ed è ancora un bene prezioso che è bene non sprecare.

I bambini delle classi 4^ A B

FONTANA DI PORTA DEL PONTE

Soriano nel Cimino, Fontana di Porta del Ponte. In fondo a piazza Vittorio Emanuele II, ai piedi del ponte d’accesso al borgo di Soriano sorge una fontana di moderna fattura, realizzata nel 1996 da Luigi Fondi con la collaborazione delle scuole medie.

La fontana di Porta del Ponte ha la forma semicircolare con dei fiori rossi intorno e in cima un cespuglio rigoglioso, di lato ha una fontanella da cui esce l’acqua che, ancora oggi, si può bere.

E’ circondata da un muretto abbastanza basso, è costruita in peperino ed appartiene a tutti i rioni.

FONTANA VECCHIA

La Fontana Vecchia si chiama così perché è stata costruita molto tempo fa nel XV secolo.

La fontana é stata fatta costruire dal pontefice Nicolò V per provvedere all'approvvigionamento d’acqua nel borgo del paese, é tutta in peperino, una pietra tipica di Soriano .

Ha una forma tonda ecco perciò i sorianesi la chiamano ”Tonna”, in cima alla fontana ci sono degli scudetti scolpiti nella pietra, a metà fontana ci sono dei mascheroni scolpiti che sputano acqua. La fontana finisce con una forma a fuso su cui c’e’ una specie di conchiglia e in alto c’e’ lo stemma della Rocca.


FONTE PAPACQUA

La fonte storica di Papacqua è stata costruita XVI secolo dopo Cristo.

Il palazzo è stato costruito dal cardinale Cristoforo Madruzzo, che affidò la progettazione e la direzione dei lavori dell’interno complesso 1564 - 1571 Ottavio Schiratti.

L’ esecuzione delle figure che compongono la fonte di Papacqua è stata attribuita allo scultore Giovanni Bricciano; è particolarmente interessante perché i vari gruppi scultorei che la compongono sono scolpiti direttamente nelle rocce di peperino esistenti. Il gruppo centrale è costituito da una gigantesca figura che rappresenta la regina delle acque, o forse la mitologica ninfa Amaltea che ha intorno tre bambini e due diavoli. La donna ha piedi di capra.

La fonte é ubicata sotto palazzo Chigi. Quando entri dal grande cancello trovi un corridoio, finito il corridoio giri a sinistra e trovi molte fontanelle a forma di maschere che sputano l’ acqua . Alla tua destra un panorama molto bello, finito il panorama troviamo il palazzo Chigi.

Sopra la fontana abbiamo visto un terrazzo con una porta dove si trovavano i giardini di palazzo Chigi.


FONTANA DEL MADRUZZO

NOME DELLA FONTANA: MADRUZZO
DOVE SI TROVA: VIA SANTA MARIA
IN QUALE RIONE: S. GIORGIO
QUANDO E STATA COSTRUITA: XVI SECOLO
DA CHI E STATA COSTRUITA: DAL CARDINALE CRISTOFORO MADRUZZO
COME E FATTA :DI PEPERINO
MATERIALE: PEPERINO

La fontana di S. Maria è stata fatta costruire dal cardinale Cristoforo Madruzzo nel XVI secolo. Realizzata in peperino, ha tre mascheroni da cui sgorga l’acqua e un epigrafe sull’architrave:

CHRISTOPHORO MADRUTIO EPO CARDINALI TRIDEN ET BRIXIN PRINCIPE MANDANTE”.

La fontana si trova sulla parete di una casa, ha una vasca rettangolare con due anelli e la scritta è retta da due colonne a forma di tempio.

Questa fontana è di colore cipria e un po’ giallino, al centro ha tre mascheroni e dietro ha due finestre e tutto intorno ci sono delle macchie di muffa.

Molto tempo fa i sorianesi la usavano per prendere l’acqua o per far abbeverare gli animali.

Si trova vicino la piazza principale.

ONOMATOPEE E CALLIGRAMMI, poesie in gioco

LA FONTANA MALATA

Clof, clop, cloch,

cloffete,

cloppete,

clocchete,

chchch…

E’ giù nel

cortile

la povera

fontana

malata.

Tossisce,

tossisce,

un poco

si tace,

di nuovo

tossisce.

Si tace,

non getta

più nulla

si tace,

non s’ ode

rumore

di sorta

che forse…

che forse

sia morta?


Ah,no!

rieccola

ancora

che orrore!

Tossisce.

Clof, clop, cloch,

cloffete,

cloppete,

clocchete,

chchch…

A.Palazzeschi,

L’ incendiario, Mondadori

i linguaggi del kamishibai

Un laboratorio per prevenire atti di bullismo.

a cura dell'insegnante Cristina Cornici

"Riconoscere se stessi e gli altri, ascoltarsi e rispettarsi, sentirsi parte integrante di un gruppo, può aiutare i bambini ad avviare una cittadinanza attiva che non distrugga, ma costruisca per un bene comune e condiviso".


Il progetto, dal titolo "I linguaggi del kamishibai ", ha l'obiettivo di sensibilizzare i bambini alla tematica del bullismo, esplorando non tanto le caratteristiche esterne di questo triste fenomeno, quanto le potenzialità interne per prevenirlo :emozioni, empatia, responsabilità.

È importante “allenare” i bambini all’empatia, all’ascolto reciproco ed è altrettanto importante dare loro maggiori occasioni di contatto, confronto e lavoro di gruppo per appiattire quelle distanze che spesso sono soltanto il frutto della non conoscenza.

Il kamishibai, l'antico quanto attuale strumento giapponese dei racconti in valigia, viene proposto come oggetto di narrazione e sviluppo artistico ; attraverso il kamishibai i bambini possono sperimentare narrazioni da loro inventate e illustrazioni fantasiose che non siano fedeli al canone del 'bel disegno' quanto invece alle emozioni vissute e che necessitano di essere espresse.

Entrare in contatto con le proprie emozioni, provare a percepire quelle degli altri, attraverso storie accuratamente scelte, può avvicinare tra loro i bambini, aiutarli a porsi delle domande provando ad entrare nel punto di vista di un’altra persona che vive situazioni di disagio diverse dalle nostre.

O molto simili.

SIAMO TUTTI WONDEr - siamo tutti diversi

Una delle attività proposte all'interno del laboratorio.

I bambini hanno svolto l'attività lunedì 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale della disabilità. Dopo aver letto la storia di Wonder, ognuno ha disegnato se stesso in modo originale e creativo ed ha poi scelto una frase per esprimere la meravigliosa esperienza di essere diversi ma felici nello stare insieme.

La settimana dal 15 ottobre al 19 ottobre è stata la settimana dello Spazio. Abbiamo fatto qualche ricerca ed abbiamo scoperto una novità: vuoi sapere di che si tratta ?

Clicca qui e lo scoprirari:

https://www.focusjunior.it/scienza/spazio/tess-il-nuovo-cacciatore-di-pianeti-della-nasa-si-e-messo-allopera/

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noi lo abbiamo già completato, e tu?