DIDATTICA A DISTANZA

ANCHE SE SIAMO LONTANI, CONTINUIAMO ED ESSERE VICINI!

GABRIELE BASILICO E JIM DINE …...

A PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI


A PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI SONO IN CORSO DUE GRANDI MOSTRE …. IL MUSEO ORA E’ CHIUSO MA LE SUE OPERATRICI CI HANNO RACCONTATO, ATTRAVERSO ALCUNE FOTO L’INTERESSANTE VITA E LAVORO DELL’ARTISTA AMERICANO JIM DINE E DEL FOTOGRAFO ITALIANO GABRIELE BASILICO. ABBIAMO POTUTO POI, SEGUENDO I CONSIGLI DI SCAFFALEDARTE, REALIZZARE LE NOSTRE FOTO E OPERE ISPIRATE A QUESTI DUE GRANDI ARTISTI CHE IN MODO DIVERSO HANNO LETTO LA REALTA’ CHE CI CIRCONDA CON UNO SGUARDO DAVVERO INTERESSANTE!


GUIDA ALLE MOSTRA DI GABRIELE BASILICO E JIM DINE

Gabriele Basilico - attività per ragazzi (1).pdf

JIM DINE (3).pdf

Questo non è...

JIM DINE E’ CONSIDERATO UNO DEI MAGGIORI ARTISTI AMERICANI.


“NON HO MAI VISTO GLI ATTREZZI COME STRUMENTI CON I QUALI NECESSARIAMENTE LAVORARE. LI HO VISTI COME SCULTURE”

JIM DINE

PARTENDO DALL’AFFERMAZIONE DEL NOTO ARTISTA AMERICANO JIM DINE E FACENDO LEVA SULLA INNATA CREATIVITA’ E CAPACITA’ DEI BAMBINI DI CAMBIARE PUNTO DI VISTA E QUINDI VEDERE IN UN OGGETTO DI USO COMUNE ANCHE QUALCOS’ALTRO, OLTRE ALLA FUNZIONE PER LA QUALE E’ STATO COSTRUITO, MARTELLI, SEGHE , BULLONI, CACCIAVITI, CHIODI, TENAGLIE, PINZE, ECC ... SONO DIVENTATI DELLE VERE E PROPRIE OPERE D’ARTE!

CLICK ... SCATTO ALLA FINESTRA

GABRIELE BASILICO E’ CONSIDERATO UN MAESTRO DELLA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA.


“NELLE ARCHITETTURE SONO NASCOSTI OCCHI, NASI, ORECCHIE, LABBRA, VOLTI CHE ASPETTANO SOLO LA PAROLA”

GABRIELE BASILICO

OSSERVARE ATTENTAMENTE DALLA FINESTRA, SCOPRIRE QUALCOSA A CUI NON SI ERA MAI PRESTATA ATTENZIONE, SBIRCIARE, CERCARE UN ANGOLO CHE CI ISPIRA E CLICK!

SCATTARE UNA FOTO…

TUTTI A TAVOLA!!

La cucina è un’arte che unisce corpo, immaginario, il piacere di creare qualcosa e condividerlo.

In televisione, sui social, nelle chat abbiamo potuto vedere come tutti noi, costretti per lungo tempo in casa, abbiamo riscoperto le antiche ricette, quelle magari realizzate da bambina/o insieme ai nonni come il pane, la pizza, la sfoglia tirata a mano. Ognuno di noi si è cimentato in manicaretti a volte, anzi spesso, a scapito di una linea perfetta. Il cucinare è divenuto una cura emotiva di reazione alla pandemia, alla preoccupazione del contagio quasi a voler significare che ci siamo e ce la faremo.

Una delle nostre richieste allora è stata proprio quella di mettersi ai fornelli, rigorosamente sotto la sorveglianza di un adulto, per mescolare, sbattere, dosare, cuocere, infornare, mettere le mani e il cuore in pasta e sperimentare i profumi e i sapori non solo della pietanza preparata per comprendere il valore del cibo, per familiarizzare con gli ingredienti della dispensa, ma per riappropriarsi del tempo per stare insieme, vicini, in un rapporto di condivisione-amore e rafforzare il legame con la mamma o il papà con cui si è cucinato, facendo qualcosa di divertente.

CLICCANDO QUI SOTTO POTRAI SFOGLIARE LE NOSTRE RICETTE!

PROGETTO dIA-LOGOS - I DIALETTI DELLA TUSCIA E DI SORIANO

Da una ricerca linguistica sull'importanza della parola e del linguaggio nasce questa raccolta di detti e proverbi in dialetto sorianese e viterbese: speriamo vi divertiate a leggerli come noi ci siamo divertiti a raccoglierli.

in gita ... anche se a distanza

Nonostante tutto ci siamo riusciti!

L'8 maggio siamo partiti. Ognuno seduto sulla propria sedia davanti al proprio computer, ma con la stessa voglia di scoprire e di vedere con i propri occhi i resti di una civiltà che stavamo studiando sul libro.

Tutti ad Ostia Antica con una guida d'eccezione: il maestro Angelo Gentili, che ci ha portati in un viaggio virtuale alla scoperta degli scavi. Mentre ci immergevamo nei luoghi grazie alla street view di Google Maps e alle vedute satellitari di Google Earth ci siamo emozionati come se fossimo stati lì veramente. Noi non ci siamo arresi e abbiamo realizzato il nostro desiderio: partire insieme per sentirci sempre più uniti e forti!

LA MIA MANO - Lettura con il Kamishibai

"ANDIAMO FUORI" DEBORAH DI LEO

STA ARRIVANDO IL MOMENTO IN CUI SI POTRA' USCIRE DI NUOVO....

MA TROVEREMO TUTTO COSì COME L'AVEVAMO LASCIATO?

PROVA AD IMMAGINARE UN MONDO CHE SICURAMENTE SARA' CAMBIATO E SEGUENDO LE INDICAZIONI DELL'ILLUSTRATRICE DEBORAH DI LEO COSTRUISCI, CON LA TECNICA DEL COLLAGE, UN PAESAGGIO SURREALE E ONIRICO

SCORRETE LE IMMAGINI PER VEDERE I LAVORI PRODOTTI DAI RAGAZZI SEGUENDO LE ISTRUZIONI DEL LABORATORIO PROPOSTO.

una mattina di poesia

Qualche giorno prima che venissimo travolti dai fatti che tutti conosciamo e che la scuola venisse chiusa e nessuno di noi potesse neanche lontanamente immaginare quello che ormai è divenuta la nostra realtà quotidian, in una mattina come tutte le altre, ho proposto alle bambine e ai bambini delle nostre classi la lettura di alcune poesie tratte da "Ma dove sono le parole?" che la poetessa Chandra Livia Candiani ha raccolto in dieci anni della sua attività laboratoriale svolta con gli alunni delle classi 4 e 5 della Scuola Primaria nelle periferie di Milano. E' bastata la lettura di alcune delle poesie scritte dai loro coetanei, l'incipit e qualche suggerimento per realizzare delle vere e proprie poesie che tolgono il fiato e fanno venire le lacrime agli occhi.... a dimostrazione del fatto che basta affidare ai bambini due strumenti: Libertà e Fiducia per far emergere quello che i mistici chiamano "Una frescura al centro del petto"!

Ci tengo a precisare che ciò che hanno scritto i bambini non è stato né corretto né modificato.

Ringrazio vivamente la maestra Silvia per avergliele fatte copiare al computer e la maestra Cristina per aver trascritto e scelto con amore l'impaginazione!

P.s. a breve altre poesie scritte in modalità online..... perché la scuola non si ferma neppure se siamo distanti.

#DISTANTIMAUNITICELAFAREMO

La maestra Tina

"VOGLIO SCRIVERE UNA POESIA" di Bernard Friot

illustrato da Arianna Papini

Ed. Carthusia

La poesia è in grado di andare oltre i confini, le lingue e le differenze, portando con sé un ideale di bellezza che diventa globale.

Attraverso l’universalità unificante del verso, si può veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.


Ho viaggiato con i miei pensieri:


Mi sono immerso nei prati,

pieni di erba soffice come lana

in cerca di colori e profumi.

MI sono specchiato nell'acqua

del mare e ho visto coralli rossi

come rubini.

Ho sentito l’odore inebriante

di torte appena sfornate.

E le risate dei bambini.