Edgar Varése

Edgar, o Edgard, Varése è stato un compositore francese naturalizzato statunitense. Nato nel 1883 a Parigi da madre francese e da padre italiano, assorbì dapprima le passioni del padre per la scienza e l’ingegneria, cultura per il progresso che lo accompagnò per tutta la vita anche in ambito musicale.

Varése trascorse la giovinezza a Torino dove frequentò sia studi musicali con Giovanni Balzoni (l’allora direttore del conservatorio della città) sia il politecnico. Ma nel 1904 i rapporti con il padre si incrinarono, decise quindi di tornarsene a Parigi, dove studiò composizione con Vincent D’Indy presso la Schola Cantorum e successivamente con Charles-Marie Widor al Conservatorio di Parigi, fino al 1907, senza però portare a termine il percorso di studio. Molto importante fu per il giovane Varése il soggiorno a Berlino iniziato nel 1907 e durato quasi senza interruzione per i sei anni seguenti, periodo in cui ebbe l’occasione di incontrare e stringere una certa amicizia con Ferruccio Busoni. Già in forte crisi con la tradizione musicale, Varése ricevette come consiglio dal maestro di dedicarsi in primo luogo alla ricerca di forme personali di espressione.

A Berlino fu tra i primi spettatori del Pierrot Lunaire di Arnold Schönberg, e una volta tornato a Parigi, nel 1913 assistette alla première del Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij, musica che lo segnò profondamente e dalla quale trasse ispirazione nel suo percorso verso un nuovo e personale modo di esprimersi come compositore.

Già nel 1915 però, scoraggiato dalla situazione culturale della sua terra natale, partì per gli Stati Uniti, che egli vedeva come la terra delle nuove opportunità. La composizione di rottura con la tradizione fu Amériques (1918-22) per grande orchestra. In quel periodo si dedicò in qualità di direttore d’orchestra alla diffusione della nuova musica e fu tra i co-fondatori della “PanAmerican Association of Composers”, realizzando negli anni ’20 tra le sue opere più celebri come Offrandes (1922), Hyperprism (1923), Octandre (1924) e Intégrales (1925).

Nel 1928 fu di nuovo in Francia dove frequentò le avanguardie artistiche, da Cocteau a Picasso e dove scoprì la potenzialità di nuovi strumenti musicali come le Onde Martenot ed il Theremin. Tornò negli Stati Uniti nel 1934, dove però passo un lungo periodo di quasi totale inattività come compositore, ma viaggiò ad Ovest dove cercò di realizzare, con poco successo, nuovi progetti musicali, soprattutto nell’ambito della musica cinematografica.

Successivamente, I progressi dell’elettronica, negli anni ’50, diedero però nuovo slancio alla potenzialità creative di Varése in ambito musicale. Il pionierismo del compositore lo portarono con Déserts (1950-54) alla realizzazione di una delle prime opere miste, strumenti acustici ed elettronica che per la novità delle sonorità provocò un feroce scandalo. Il suo Poème électronique (1957-58) divenne parte di un progetto architettonico e sonoro realizzato in collaborazione con Le Corbusier e Iannis Xenakis in occasione dell’Expo di Bruxelles del 1958, opera che può considerarsi di fatto una delle prime installazioni sonore della storia dell’arte.

In tarda età ricevette dagli Stati Uniti numerosi riconoscimenti in ambito artistico, e fu tra i più importanti relatori ai Ferienkurse di Darmstadt, essendo ormai riconosciuto come uno tra i maggiori pionieri della nuova musica.

Varése si spense a New York nel 1965 all’età di 81 anni.

Documentario su Varése [FR]

Intervista a Varése [FR]

LIBRI DI e SU VARESE

Edgar Varése: Il suono organizzato, scritti sulla musica - ed. Ricordi Unicopli, Milano, 1985