Marechiaro dal mare
Marechiaro dal mare
Marechiaro: "A fenestrella" e una parte dei resti archeologici semi sommersi
Marechiaro, sito nel quartiere Posillipo di Napoli, è un piccolo borgo di pescatori a picco sul mare dove si respira ancora un’atmosfera unica con ristoranti sul mare, reti ammassate e vecchi gozzi di legno. Anticamente il borgo, sviluppato intorno a via Marechiaro, prendeva il nome dalla chiesa di Santa Maria del Faro.
Da via Posillipo parte una piccola discesa che scende tra ville e dei vigneti di Posillipo; qui si produceva un vino prelibato sin dai tempi dei romani. Si raggiunge quindi la piazza a mare e la piccola Chiesa di S. Maria del Faro; un’opera barocca a navata unica con piccoli pezzi di arredo proveniente da scavi romani, che è stata eretta sul luogo dove anticamente era presente un antico faro romano da cui la vergine prese il nome.
Il nome del Borgo pare derivi dal latino mare planum (dove il mare e’calmo) che tradotto in napoletano diventa mare chianu e da cui l’odierno appellativo Marechiare. Ma il particolare che più ha contribuito alla mitizzazione di questo luogo è la cosiddetta Fenestrella.
Il poeta e scrittore napoletano Salvatore di Giacomo, guardando una fenestrella sul mare, trasse ispirazione per la celebre canzone napoletana Marechiare. Tutt’oggi la finestra esiste, e c’è sempre un garofano fresco sul davanzale, oltre ad una lapide celebrativa in marmo bianco con sopra inciso lo spartito della canzone e il nome del suo autore (morto nell’aprile del 1934).
Marechiaro è nota per lo splendido panorama sul golfo di Napoli dal Vesuvio fino ad arrivare alla penisola Sorrentina e all’Isola di Capri che compare esattamente di fronte alla spiaggia. Il Borgo, tra le sue caratteristiche, accoglie anche il celebre Scuglione e’ Marechiare, una suggestiva scogliera ad ingresso libero, facilmente raggiungibile in barchetta. Per raggiungere lo Scoglione basta affidarsi alla bravura degli storici barcaioli di Marechiaro.
L’escursione in barca consente di raggiungere il parco sommerso della Gaiola (area marina protetta) dove si trovano i resti di un edificio romano denominato Palazzo degli Spiriti che alcuni chiamano anche la Villa di Virgilio, sostenendo che di tanto in tanto, vi si manifesti lo spirito del Poeta, pronti a giurare di aver sentito declamare, da una voce misteriosa, i suoi versi.