I Quartieri Spagnoli di Napoli sorgono nella parte storica della città, tra i quartieri Avvocata, Montecalvario e San Ferdinando. I Quartieri, così come vengono chiamati, costituiscono una zona che comprende anche via Toledo, una strada parzialmente pedonale e ricca di negozi alla moda. Poi abbiamo ancora trattorie, bancarelle e numerose chiese, alcune delle quali antichissime. L’area ospita anche uno degli ingressi a Napoli Sotterranea, una rete di tunnel e catacombe, che sorge proprio sotto la città. Ma perchè si chiamano Quartieri Spagnoli? I Quartieri Spagnoli sorgono intorno al XVI secolo e sono chiamati così proprio perchè offrivano accoglienza alle guarnigioni militari spagnole. Vista la frequentazione del quartiere, questo è stato presto adibito a luogo in cui imperversava criminalità e prostituzione, un luogo ideale per trovare compagnia femminile a pagamento. Ci fu anche il vano tentativo di debellare il fenomeno con iniziative, come quella di piantare alberi di gelsomino per rendere il paesaggio più gradevole per gli ospiti. Ma ciò non è riuscito a cambiare la destinazione di questo quartiere: un luogo dove soddisfare le proprie voglie lussuriose. Questo fenomeno è durato fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando le truppe americane si avventuravano nel quartiere alla ricerca di sesso a pagamento. 

Ma nel corso del tempo la conformazione del quartiere napoletano è diventato un punto di forza della città e un luogo di attrazione turistica: i cosiddetti vasci napoletani, i palazzi vicini tra loro dove le persone chiacchierano amabilmente affacciandosi al balcone, oppure acquistano merci di vario tipo semplicemente abbassando dolcemente il famoso “panaro” al negoziante, sono diventate motivo di visita e soggiorno nel quartiere.

Questi quartieri oggi uniscono antico e moderno, folklore e iniziative davvero interessanti. L’ultima iniziativa in ordine di tempo è stata l’inaugurazione del Vico Totò, un vicolo che porta proprio al Centro Foqus, dove ammirare l’arte tutta napoletana dedicata ad Antonio De Curtis, meglio conosciuto come Totò, forse il comico napoletano più famoso di sempre. Qui inoltre è possibile imbattersi in edifici antichi, come chiese Cinquecentesche, palazzi storici, e addirittura reperti di origine greca e romana, come quelli ritrovati durante gli scavi per la costruzione della fermata della metro Toledo.

Tra i vicoli stretti, fiancheggiati da edifici del XIX e XX secolo, si trovano facilmente murales, edicole votive molto kitsch, botteghe e chiesette.

E’ in questa zona della città che ho trovato la vera anima di Napoli.