Il corso di Dottorato, di durata triennale, ha l’obiettivo di formare figure professionali in grado di intervenire sull’aggiornamento delle infrastrutture e ammodernamento delle industrie per renderle sostenibili, con maggiore efficienza delle risorse da utilizzare e una maggiore adozione di tecnologie pulite e rispettose dell'ambiente e degli stessi processi industriali, garantendo sistemi di produzione sostenibili e sicuri ed un uso efficiente delle risorse ambientali ed energetiche. Le tematiche sulle quali verteranno i temi di ricerca e formazione del Dottorato sono quelle contenute nella Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile (SNSvS), nell’agenda 2030 e nel PNRR. Facendo leva sulle peculiarità sociali ed economiche del territorio, i Dottorandi impareranno ad applicare metodologie e utilizzare strumenti che consentono di quantificare gli impatti generati dall’introduzione, in azienda e sul territorio, di innovazioni nell’ambito di prodotti, processi e tecnologie. Il programma del Dottorato mira a fornire una formazione avanzata sulle tecniche, le architetture con riferimento anche agli strumenti dell’Intelligenza Artificiale.
Il Dottore di ricerca sarà anche in grado di padroneggiare gli aspetti giuridici e di fornire supporto e consulenza nello sviluppo di progettualità che per ciascun settore siano da un lato pienamente rispettose dei vincoli normativi, dall’altro siano in grado di intercettare al meglio le risorse finanziarie messe a disposizione dagli strumenti pubblicistici di programmazione. Inoltre, potrà essere formato anche sugli aspetti legati alla storia e alle politiche dei territori al fine di inquadrare anche dal punto di vista storico, geo-economico e geopolitico le problematiche legate allo sviluppo, alla sicurezza e alla integrazione nazionale e comunitaria.
A quanto ammonta la rata mensile della borsa?
La rata mensile della borsa è di (circa) 1.195,48€ netti, per un totale di 16.243,00€ annui (al lordo di oneri previdenziali). La borsa di dottorato è classificata come reddito esente e, ai fini INPS, richiede l'iscrizione alla Gestione Separata.
Dove trovo il cedolino/CUD?
Su U-Gov. In genere, le credenziali di accesso sono quelle dei servizi informatici (nome.cognome).
Devo pagare le tasse?
Si. Tutti i dottorandi (con e senza borsa) sono tenuti al pagamento della tassa d’iscrizione annuale composta dall’imposta di bollo pari a € 16.00 e della tassa A.Di.S.U, determinata secondo il reddito del proprio nucleo familiare (Mod. ISEE) in un range da 120,00€ a 160,00€. Inoltre, il contributo annuale per l’accesso e la frequenza ai Corsi di Dottorato, per coloro che usufruiscono della borsa di studio, è pari ad € 300,00, (oltre tassa di iscrizione), dovuto in due soluzioni: I rata, da versare al momento dell’iscrizione (€ 150,00); II rata, da versare entro il 31 gennaio (€ 150,00).
I dottorandi che non usufruiscono di borsa di studio sono esonerati dal pagamento delle tasse se percettori di reddito da lavoro autonomo o dipendente di importo annuo lordo inferiore a 15.000,00€. Altrimenti (per redditi superiori a questa soglia), i dottorandi sono tenuti al pagamento delle tasse come previsto dal Regolamento Tasse di Ateneo, in un intervallo da 300,00€ ad 800,00€ in base al reddito.
Esistono diverse tipologie di borse?
Si, come ad esempio quelle di Ateneo (generalmente, a tematica libera), le borse PON/POC, borse FSE e borse D.M. 117/2023 e D.M. 118/2023 (a tematica vincolata), spesso indicate come borse PNRR. Le differenze tra queste riguardano principalmente il soggetto finanziatore (Ateneo, azienda, fondi PNRR, ...), la tematica libera/vincolata, l'obbligo di rendicontazione in diversi periodi dell'anno, l'obbligo di periodo all'estero (con indicazione di un periodo minimo) e l'obbligo di periodo in azienda.
Sono una lavoratrice/lavoratore. Devo interrompere la mia attività lavorativa per iscrivermi al dottorato?
Il candidato che svolga attività lavorativa (subordinata), prestazioni occasionali, Co.Co.Co., nonché la libera attività professionale non necessariamente deve interrompere la propria attività per diventare un dottorando. È necessario che costei/costui, prima dell'immatricolazione, ottenga il nulla-osta dal Collegio alla prosecuzione dell'attività lavorativa che indicherà l'iscrizione con/senza borsa in relazione al reddito percepito.
Il dottorando può lavorare?
L'attività lavorativa (subordinata) contemporanea al dottorato, le prestazioni occasionali, i Co.Co.Co., nonché la libera attività professionale non sono proibite al dottorando, tuttavia devono essere autorizzate dal Collegio dei Docenti e non superare il limite di reddito imposto (attualmente pari a circa 16.243,00€ annui lordi).
Devo tenere un registro delle attività svolte?
Sì. Tutti i dottorandi sono obbligati a rendicontare le attività svolte nel diario (template presente nella sezione Modulistica). Inoltre, i dottorandi con borsa a tematica vincolata D.M. 117/2023 e D.M. 118/2023 dovranno effettuare un'ulteriore rendicontazione semestrale delle attività svolte sul portale ministeriale (dopo apposita comunicazione).
Come si passa agli anni successivi?
Il passaggio d'anno (equivalente al rinnovo della borsa) avviene al termine di ogni anno di dottorato attraverso una valutazione dei dottorandi, sulla base di una presentazione da effettuare davanti al Collegio dei Docenti ed alla relazione di fine anno (template presente nella sezione Modulistica).
Sono obbligata/o a redigere il 730 durante ogni anno accademico?
Il 730 (o altra documentazione fiscale) non è strettamente necessaria per i dottorandi che siano esclusivamente percettori di borsa, a meno che non esercitino altra attività lavorativa (preventivamente autorizzata dal Collegio dei Docenti). Buona norma è, comunque, provvedere lo stesso alla redazione della documentazione fiscale per tutti i dottorandi.
Ci si può iscrivere in soprannumero?
A seguito di modifiche al regolamento di Ateneo, l'iscrizione in sovrannumero non è possibile.
L’iscrizione al dottorato è compatibile con il contemporaneo svolgimento di altre attività di studio?
Si. Grazie alla legge 12 Aprile 2022, n. 33 è attualmente possibile iscriversi contemporaneamente a due corsi di formazione superiore, legge che introduce la possibilità per lo studente di conseguire due titoli appartenenti a tali tipologie di corsi nella medesima finestra temporale. È consentita l’iscrizione contemporanea a un corso di laurea o di laurea magistrale e a un corso di master, di dottorato di ricerca o di specializzazione, ad eccezione dei corsi di specializzazione medica, nonché l’iscrizione contemporanea a un corso di dottorato di ricerca o di master e a un corso di specializzazione medica.
Quali sono i settori di ricerca di ASTIS?
I settori di ricerca propri del dottorato ASTIS sono:
Area 3: CHIM/01, CHIM/03, CHIM/09;
Area 5: BIO/12, BIO/17;
Area 6: MED/04, MED/19;
Area 7: AGR/15;
Area 8: ICAR/01, ICAR/09;
Area 9: ING-IND/10, ING-IND/11, ING-INF/05;
Area 11: M-GGR/02;
Area 12: IUS/01;
Area 13: SECS-P/13, SECS-S/01, SECS-S/06;
Area 14: SPS/02.
Sono obbligata/o ad andare all'estero?
L'obbligo del periodo all'estero è valido solo per i titolari di borse PON/POC, borse FSE e borse D.M. 117/2023 e D.M. 118/2023. Per i titolari di borsa di Ateneo o dottorandi senza borsa, invece, spesso questo obbligo non sussiste. Le procedure per l'attivazione del periodo all'estero sono indicate alla pagina Modulistica.
Nel caso di periodo all'estero, la mia borsa viene incrementata?
Si. Nel caso di periodo all'estero la borsa viene incrementata del 50% dell'importo per un periodo complessivamente non superiore a dodici mesi, per lo svolgimento di attività di ricerca all’estero autorizzate dal Collegio dei Docenti. Tale periodo può essere esteso fino a un tetto massimo complessivo di diciotto mesi per i dottorati in co-tutela con soggetti esteri o attivati ai sensi della disciplina regolamentare sull’accreditamento di corsi da parte delle università.
Posso conseguire un secondo dottorato?
Sì, non c'è nessuna limitazione. Tuttavia, la borsa di dottorato può essere ricevuta solo una volta nella vita. Inoltre, nel caso in cui il candidato abbia già svolto almeno un anno in un altro dottorato e successivamente effettuato la rinuncia, è automaticamente classificato come senza borsa nel nuovo dottorato (pur non avendo ottenuto il precedente titolo).