Erbavoglio.org: informazioni e consigli

Da autotutela - news del 2 giugno 2010 SCOTTI. A VOLTE RITORNANO…

Un vostro collega, e nostro attento lettore, non si è fatto certamente sfuggire le notizie che, dietro le più o meno velate cortine di fumo necessarie a nascondere le “grandi manovre”, raccontano dell’evolversi delle attività della famiglia Scotti, Vittoriano, Andrea e Alessandro, tutti impegnati – in un modo o nell’altro e grazie a sponsor e partner capaci di turarsi il naso a sufficienza – a rinfrescare i fasti dei loro splendori. AUTOTUTELA non si è dimenticata di loro… Assicuriamo a chiunque che, pur scrivendo poco, seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione per fare in modo di garantire un’informazione completa e corretta.

Malgrado la pesante situazione di crisi del mercato, generata sicuramente da diversi fattori contingenti ma alla quale si somma in modo preoccupante la sfiducia del sistema finanziario e bancario verso la nostra industria, grazie ai numerosi crack dello scorso anno, la famiglia Scotti tenta il ritorno professionale proprio in quel mondo che, con tanta cura e maestria, ha provveduto a spolpare, lasciando fornitori e clienti – i truffati – con un palmo di naso.

Tentano il rientro in un settore che, della loro attuale assenza, non si duole, anzi… Siamo convinti sia opinione pressoché comune che i signori Scotti, nel turismo, non debbano più mettere piede e – aggiungiamo – crediamo sia più che giusto. Gli Scotti hanno lasciato dietro le loro spalle una fila lunghissima di fallimenti, citando tra questi Todomondo, Avitur, Blu Club, Essevi, Teorema, ecc. ecc., oltre ad un numero molto elevato di disoccupati. E questo non per la crisi del settore ma per un loro esclusivo e vergognoso interesse personale. A questo proposito vi consigliamo di leggere la relazione –Programma di Liquidazione ex-art. 104Ter – presentata dal Curatore Fallimentare di Teorema, Dr.Mario Doni, al Tribunale di Milano Liquidazione TEOREMA

Vittoriano Scotti è sicuramente in procinto di ripresentarsi sul mercato dell’operating in compagnia di un prestigioso partner straniero – Globalia – in grado di fornirgli il prodotto che – questa è l’idea – le agenzie di viaggio italiane acquisteranno strappandoselo dalle mani. Globalia pare fosse già stato inizialmente interessata a rilevare il marchio “Teorema” (acchiappato a “noleggio” dal fantastico Corrado Coen, che nulla si lascia scappare) ma che abbia successivamente stabilito che non valeva la somma richiestagli. Oggi ci chiediamo come sia possibile che una società di questo calibropossa riporre fiducia in un soggetto che, in Italia e non solo, è diventato famoso non per i suoi meriti imprenditoriali ma, al contrario, per essere colui che ha inondato il mercato di voli fantasma, alberghi mai pagati, clienti rimasti a terra. E che ha creato danno non solo alle tante aziende mandate a gambe all’aria ma, soprattutto, all’intera credibilità del settore. ForseGlobalia si ritiene tanto forte da potersene fregare della reputazione di chi vorrebbe porre a capo dei suoi affari in Italia, addirittura con la funzione di “direttore operativo“?

Di Andrea Scotti si sa già più o meno tutto. Facile immaginare che tra fidanzata, amici e parenti vari cooptati all’interno del nuovo marchio “Geneva Roth” – nuovissimo T.O. in attesa di ottenere la voltura della licenza già di Simply Travel (così veniva venduta ai fornitori la “circostanza” di un’operatività priva di licenza…) anche lui possa trovare una collocazione degna del suo innegabile talento. Si parla, infatti, di un settore dedicato all’organizzazione di party, feste a tema e nottate sul modello della “movida” più sfrenata dove il nostro potrebbe anche esibirsi in qualità di barman acrobatico! Forse avrebbe fatto meglio a lasciare il turismo per proseguire nella sua “carriera” di “attore” – mai protagonista… – che, seppure da quattro soldi, sarebbe stata sua come appunto i quattro soldi del valore. Avrebbe, in questo caso, evitato di mettersi in tasca i soldi dei tanti lavoratori – animatori, commessi, assistenti – reclutati dalla Blu Club per i villaggi di famiglia, e mai ovviamente pagati.

E’ curioso che ancora oggi vi sia chi, già legato al suo carro – e parliamo del signor Tucci – per il reclutamento degli animatori, continui in questa ricerca per conto di una fantomatica “società spagnola” (forse Globalia?) in procinto di avviare attività in Italia. Ma perché, ci chiediamo, non prova a contattare gli ex animatori Blu Club? Siamo certi che lo incontrerebbero volentieri! Magari in un vicolo buio… SuAndrea Scotti merita aggiungere un particolare che non si può definire in altro modo se non che “vergognoso“: attualmente percepisce la cassa integrazione in qualità di ex dipendente di Teorema, nonostante lui stesso sia uno degli artefici del crollo aziendale. Non vogliamo pensare a come si devono sentire i veri lavoratori…

Per Alessandro Scotti il discorso è diverso: più discreto del padre, meno caciarone del fratello, è sicuramente quello che più di tutti si è impegnato in nuove attività lavorative: la vendita di pacchetti vacanze on-line! Bello, vero?

Intanto diciamo che le vicende di Todomondo ne hanno fatto – per così dire – un uomo nuovo. Calma, non parliamo di conversione o cose simili… Intanto si è tagliato i capelli più corti di quanto già non li avesse, porta gli occhiali… Insomma, nuovo look e trasferimenti non più “privati” ma… In metropolitana. E’ stato infatti avvistato più e più volte all’uscita “Porto di Mare” della Metro linea M3 Gialla, intorno alle otto di mattina. Per chi non conosce Milano e volesse un punto di riferimento possiamo indicare… Beh, difficile dare indicazioni vaghe… Ah, giusto! La fermata si trova a 3 minuti a piedi da via Pietro Gaggia. Avete presente dove si trova la OctoTravel? Ecco, quella è via Pietro Gaggia.

E’ curioso che la sede della OctoTravel coincida con quella della OttoTravel, organizzazione che si avvale di un sito web creato dalla WebCola, società del trevigiano che cura i siti di altri T.O. tra i quali citiamo,ovviamente a caso, la Staff & Co.. Dove però, altra curiosità, collaborano (o collaboravano fino a poco tempo addietro) i due principali ex collaboratori fidati di Alessandro Scotti in Todomondo, i signoriZanetta e Lazzati.

Pensiamo male? Forse, ma come ebbe a dire il Senatore Giulio Andreotti “…a pensare male si fa peccato, ma spesso si azzecca…”. E noi, che siamo peccatori, pensiamo male. Fonte: http://www.a-autotutela.it/sito/2010/06/tour-operator/scotti-a-volte-ritornano/

da viaggiogratis.it - news del 24 aprile 2010

Erbavoglio.org: torna il fantasma di Todomondo?

Il sito è praticamente identico, forse leggermente più brutto e triste. Il logo è un polipetto, che ricorda altri operatori turistici. Il nome è un po’ inquietante e quantomeno bizzarro. Soprattutto perchè Erbavoglio.org è riconducibile direttamente alla triste storia di Todomondo, il tour operator online responsabile della più grande truffa del settore turistico italiano, fallito l’anno scorso ed ora oggetto delle attenzioni da parte dei tribunali. 5000 persone lasciate a piedi, nessun rimborso, tantissimi disagi per molti clienti e sequesto del sito da parte della polizia postale.

Intanto i truffati, nell’attesa di un pronunciamento da parte della giustizia e di sapere se potranno almeno ricevere le briciole dai soldi spesi per le loro vacanze mai fatte, si sono organizzati in un comitato anti-Todomondo e anti-Erbavoglio, per fare in modo che non succeda più. Dato che il Fondo di Garanzia per il Turismo (pagato da agenti di viaggio e tour operator) è tristemente vuoto e che gli enti e le associazioni di categoria che dovrebbe vigilare non lo fanno, sono i consumatori che devono organizzarsi tra loro.

Per molti dei truffati di Todomondo, Erbavoglio.org rappresenta la beffa dopo il danno. C’è da dire tuttavia, che guardando sul sito erbavoglio.org (perchè .org?!?) le offerte non sono aggressive come quelle di Todomondo, nè il contratto di viaggio include clausole vessatorie.

fonte: http://www.viaggiogratis.it/news/erbavoglioorg-torna-il-fantasma-di-todomondo/comment-page-1/#comment-19976

da Autotutela - giovedì 22 aprile

SCOTTI, SCOTTI & SCOTTI

BLU CLUB, altra “perla” del diadema della famiglia Scotti, Scotti & Scotti, è fallita. La società che si occupava degli animatori dei villaggi Blu Club risultava di proprietà di Andrea e Vittoriano Scotti ed era stata al centro di grandi discussioni agli inizi del 2009, quando lo scontento degli animatori – non pagati – era emerso con prepotenza all’attenzione degli addetti ai lavori.

Dopo aver cambiato nome e indirizzo seguendo la prassi regolare per ogni azienda gestita da questa eclettica famiglia, la BLU CLUB si è presentata davanti al Giudice del Tribunale Fallimentare di Milano che ne ha decretato la fine fissando la prima udienza di verifica del passivo alle ore 12:00 del 6 ottobre 2010.

Sentenza Fallimento BLU CLUB

Ed è un altro pezzo che se ne va. Giustamente, aggiungiamo, se non altro per essersi presa gioco di un sacco di giovani, italiani e non. Infatti, nel 2009, preso atto della rivolta degli “schiavi”, e cioè degli animatori che, non paghi della gloria che ottenevano lavorando per un’azienda di tale prestigio, volevano anche essere pagati, la BLU CLUB iniziò ad importare mano d’opera dal Brasile, altri giovani volenterosi reclutati per far divertire i clienti paganti dei villaggi.

Questi, ignari di quanto già avveniva in Italia, arrivavano carichi di belle speranze e facevano la stessa fine degli animatori italiani. Tra l’altro… Nessuno pare si sia mai chiesto con quali modalità venivano assunti…

Comunque, basta animazione. Ora tutti molto seri, anche nella scelta dei nomi. Il primo – GENEVA ROTH – da, già da solo, l’idea di un dobermann che abbaia. Eppure nasce con l’idea di diventare un nuovo tour operator e, come tale, si è già proposto all’attenzione del mercato per l’essere senza licenza (ad un T.O. fornitore è stato assicurato che sarebbe stata volturata la licenza di Simply Travel, già di Andrea Scotti) e per aver creato un teatrino di “prestanome” fantastico.

E mentre assistiamo alle esplosive iniziative di Andrea Scotti, esplosive come quelle di tutto il resto della famiglia in quanto destinate a fare un altro botto, iniziamo a fare alcune riflessioni:

il fallimento di Todomondo ha lasciato un buco di 15.000.000 di euro e il curatore ne ha recuperati a malapena 15.000

  • il fallimento di Teorema ha un buco ancor maggiore, e pare che una gran parte del buco sia da attribuire a somme dovute… Dalla famiglia Scotti stessa!
  • I curatori fallimentari sono in possesso dei computer sui quali giacciono tutti i movimenti contabili e le concatenazioni tra aziende utili a fare un po’ di luce su questo crack annunciato. Usarli?
  • Anche la Guardia di Finanza dispone di molte informazioni che consentono di tracciare il percorso dei soldi che entravano dalla porta e uscivano dalla finestra.
  • Gli inquirenti – tutti insieme – hanno l’enorme fortuna di poter disporre della collaborazione di parte della forza lavoro ex Teo & Todo, e non parliamo dei fattorini ma dello squadrone “contabilità & amministrazione”, vera memoria storica delle aziende in grado di ricostruire giorno per giorno ogni schifezza compiuta dalla premiata ditta.

E ora una domanda: finisce tutto in una enorme presa per il culo o un po’ di galera vogliamo farla vedere a chi ha truffato migliaia di clienti, centinaia e centinaia di collaboratori e fornitori, questi ultimi sparsi in tutto il mondo?

C’erano proprietà immobiliari in Spagna: che fine hanno fatto? C’era un intero palazzo in Largo Augusto ceduto in più fasi successive: vogliamo esaminare i passaggi di proprietà? Da qualche parte c’è una IA Partners che ha versato soldi a Todomondo, e non in contanti: vogliamo seguire questi soldi e capire dove sono andati? C’è una società – la MOSCO s.r.l. di MOntrucchio e SCOtti – che ha alle spalle ben tre fiduciarie e alla quale giungono svariati milioni di euro a diversi ma non chiari titoli: vogliamo provare a smontare questo gioco di scatole cinesi?

Infine, un avviso per i naviganti. La famiglia Scotti ha fatto più danni della peste e non c’è da stupirsi se l’intero mondo delle vacanze organizzate non la vede di buon occhio. Nello stesso modo non si vede di buon occhio chiunque – oggi – tenda loro una mano per farli rientrare in gioco. Se si pensa che col tempo noi allenteremo la presa… Tutto sbagliato, anzi la rafforzeremo: se uno Scotti lavorerà con un qualsiasi T.O. e noi avremo modo di dimostrarlo, metteremo tutto il nostro impegno nello spiegare a questo operatore che le porte del turismo, per questi signori, devono chiudersi per sempre. E non si dica che non abbiamo avvisato…

fonte: http://www.a-autotutela.it/sito/2010/04/infonews/scotti-scotti-scotti/#more-1045

da EasyViaggio - mercoledì 21 aprile

Erbavoglio: l'eredità di Teorema

Risale a una decina di giorni fa la notizia della fondazione di un nuovo tour operator, Erbavoglio.com. La notizia ha fatto particolare scalpore perché legata al filo nero di Todomondo e del gruppo Teorema, recentemente falliti e al centro di focose polemiche per la mancata trasparenza e l'impossibilità di rimborso (vedere a questo proposito l'articolo). Ora, Silvano Favarato, ex direttore di Todomondo, torna alla ribalta con Erbavoglio.com, nuovo tour operator online, simbolizzato da un polipetto (a ricordare il granchio di Todomondo). La novità ha suscitato perplessità, e qualche polemica. Prima a pronunciarsi sulla questione, Assotravel ha dichiarato fermamente di voler vigilare sull'evoluzione del nuovo operatore. "Pare infatti evidente in termini di vertici aziendali" ha dichiarato Andrea Giannetti, presidente Assotravel, "una continuità con Todomondo e con le sue tristi vicende". Nessun preconcetto precisa Giannetti, solo la ferma volontà di evitare, in sintonia a tutti gli agenti di viaggio italiani, che "prima sottragga traffico agli operatori regolari e seri, poi lasci a piedi dei clienti proiettando un'immagine negativa su tutto il settore". Una presa di posizione che ha suscitato la netta ribattuta di Favarato, che si arrocca sull'originalità di Erbavoglio e sulla distanza presa con le precedenti vicende: "Erbavoglio non ha nulla a che fare con Todomondo", ha detto il direttore, convinto della necessità di recuperare terreno su un settore (il web) in piena espansione. Le più recenti informazioni sulla vicenda vogliono la famiglia Scotti (proprietaria del gruppo Teorema e di Todomondo) impegnata in trattative con un operatore spagnolo con filiale italiana. A quanto pare il nuovo partner sarebbe il gruppo Globalia, guidato da Juan Josè Hidalgo, che in passato aveva tentato senza fortuna di riacquistare il marchio Teorema.fonte: http://www.easyviaggio.com/attualita/erbavoglio-l-eredita-di-teorema-4975

da TTG Italia - mercoledì 21 aprile

Favarato, Erbavoglio: "Nulla a che fare con Todomondo"

"Erbavoglio non ha nulla a che fare con Todomondo": Silvano Favarato, presidente del nuovo web operator, prende le distanze dal t.o. online creato da Alessandro Scotti. "Io sono un riorganizzatore di aziende esistenti e ho capito in fretta che qualcosa non andava nella gestione di Todomondo - incalza Favarato -. Ma ho anche compreso che in questo settore c'è ancora business da recuperare. Per queso ho individuato alcuni imprenditori bolognesi disposti a sostenere il mio progetto, e ai quali ho posto una sola condizione: riassorbire la forza lavoro di Todomondo, già formata per un lavoro di web operator". Dal fallito operatore online sono passati a Erbavoglio 12 ex-dipendenti, "il fornitore tecnologico con il suo format di sito - precisa il presidente -, e alcuni altri fornitori di prodotto". fonte: http://www.ttgitalia.com/pagine/Favarato-Erbavoglio-Nulla-a-che-fare-con-Todomondo-,Dettaglio001,IT,259689,Home-news.aspx

da TTG Italia - mercoledì 21 aprile

La famiglia Scotti ci riprova

La famiglia Scotti sta lavorando intensamente per tornare sulla ribalta turistica. Dopo il fallimento Teorema e Todomondo si erano perse le tracce solo per qualche mese, poi lentamente sono tornati in movimento. L'ex patron Vittoriano Scotti al termine di un tour in territorio spagnolo pare intenzionato a ripresentarsi nelle agenzie attraverso un operatore iberico con filiale italiana. Il suo partner potrebbe essere il gruppo Globalia guidato da Juan Josè Hidalgo. Quest'ultimo nel recente passato aveva tentato di prendere il marchio Teorema dal curatore fallimentare, ma l'operazione non era andata a buon fine. Ora pare che Globalia sia fortemente interessata a sbarcare sul suolo italico e che Vittoriano Scotti stia cercando di cogliere l'occasione al volo. Nel frattempo il figlio Alessandro sembra non aver perso la passione per il web e da qualche tempo ha avviato una collaborazione con un operatore romano. Pare ormai certo che il prossimo marchio che lancerà online si chiamerà superlastminute.com. Intanto tra gli agenti di viaggi impazza la polemica. Il polverone è stato sollevato nei giorni scorsi dal sito web Autotutela dove si trovano ulteriori ed incredibili dettagli sulla vicenda.fonte: http://www.ttgitalia.com/pagine/La-famiglia-Scotti-ci-riprova,Dettaglio001,IT,259675,Home-news.aspx

Da Il Messaggero di giovedì 8 aprile

Viaggi fai da te sul web, fallita Todomondo è pronta "Erbavoglio"

L'ex menagement del tour operator online ormai chiuso rilancia un nuovo portale per il turismo

articolo di Luana De Vita

E’ questione di ore, poche e finalmente gli internauti, cercatori di viaggi all’ultimo prezzo, scopriranno un sito nuovo, tutto dedicato a loro. Nel mondo del turismo “fai da web” si affaccia una nuova realtà che dovrebbe in qualche modo rivoluzionare, ancora una volta, il mercato e andare a colmare il vuoto lasciato l’anno scorso dal Tour Operator on line Todomondo. Il fallimento dell’operatore e il sequestro del sito significarono per moltissimi italiani con le valigie pronte la fine del sogno delle loro vacanze e la perdita dei soldi già versati ma anche l’opportunità di conoscersi e riunirsi in un comitato che conta oltre duemila persone tra le cinquemila coinvolte del fallimento: Comitato Antitruffa Todomondo.

Perché un comitato? Per chiedere giustizia e il rimborso dei soldi persi. Per quanto riguarda i soldi oltre al silenzio assordante dell’inconsistente “Fondo di Garanzia”, il 23 marzo è stata anche scritta la parola fine dal Tribunale di Genova, non esistono possibilità di recuperare soldi da nessuna risorsa riferibile alla Todomondo Spa quindi non c’è nulla da distribuire ai creditori: fine dell’iter fallimentare.

E’ dunque questo il senso della new economy? Imprese-farfalla che svolazzano leggere, si posano qua e là, lasciano solo debiti e disastri poi riprendono subito il volo e svaniscono. La storia di Todomondo è stata esemplare da questo punto di vista, per contenuti e contorni, eppure c’è chi dopo aver partecipato proprio a quell’impresa, annuncia di essere pronto a colmare il vuoto lasciato nello spazio internet italiano: Erbavoglio.org. Sì, proprio dall’ex-management di Todomondo il web italiano riceverà in regalo il nuovo portale turistico per offrire soluzione di viaggio e vacanze low-cost.

Appare bizzarro che qualcuno possa vantare come credito professionale l’esser stato manager di una società come Tomondo SpA, eppure in un articolo comparso a febbraio su un giornale di settore si utilizzava proprio questo tema per il lancio del sito Erbavoglio previsto per il 15 marzo, poi rinviato ad aprile. Sulla vicenda Todomondo sono aperti diversi procedimenti, Silvano Favarato, presidente nel nuovo Tour Operator Erbavoglio è l’ex-amministratore delegato Todomondo ed è coinvolto nell’indagine per truffa aggravata ma avrebbe a sua volta denunciato Alessandro Scotti, amministratore delegato Todomondo fino a maggio 2009. Di fatto Erbavoglio è una nuova società, con nuovi finanziatori quindi niente a che vedere con il mare agitato dalla tempesta di denunce, esposti per il fallimento di Todomondo. Navigazione sicura nelle acque turistiche della rete internet italiana? Sì, nella speranza che a navigare certi mari non si piglino i soliti pesci, quelli pescati sul web dai “todotruffati” per intenderci.

La competizione nel mercato è cosa sana e fa bene soprattutto ai consumatori, troppo spesso, però il viaggiatore non è informato abbastanza su quelle che sono dinamiche di costruzione e vendita di pacchetti turistici e può legittimamente credere che pagare 100 € quello che costa 500 sia semplicemente un affare e non una truffa, solo l’ennesima truffa. Il fallimento di Todomondo, di My Air, di Eurotravel sembrano dimostrare che gli organi preposti al controllo non dispongono di mezzi, strumenti o regole sufficienti a prevenire queste situazioni dunque resta al cliente il peso della responsabilità della scelta e, considerando la situazione dei todo-truffati dopo un anno, ai consumatori resta anche il peso eventuale del danno economico, morale e psicologico: beffati e danneggiati senza poter far niente.

In questi giorni si stima che circa sette-dieci milioni di connazionali siano partiti per le prime vacanze dell’anno. I numeri oscillano secondo i diversi osservatori, ma in complesso tutti concordano sulle modalità, spostamenti rapidi nella maggior parte dei casi, molto turismo “fai da te” non solo per le vacanze nelle case di campagna ma anche per l'organizzazione di itinerari: voli, alberghi sempre più spesso prenotati, anche via internet, direttamente dai viaggiatori.

Tra il piacere della libertà di scegliere e la speranza di risparmiare il turista cerca la soluzione più comoda ed economica per partire e godersi al massimo ogni centesimo speso.

I rischi che si corrono nel cercare on line l’affare a tutti i costi ormai sono conosciuti, il suggerimento più utile è stare attenti, valutare con attenzione i termini contrattuali, le garanzie e gli interlocutori, la loro storia aziendale ma e soprattutto la qualità dell’offerta in rapporto al prezzo medio di mercato. Pretendere di firmare il contratto di viaggio, anche via web e verificare immediatamente che i numeri di telefono utili siano reali e operativi, perché nell’emergenza il contatto via internet non si rivela per nulla efficace e ancor meno tempestivo.

Non ultimo, in vista dell’estate, si potrebbe auspicare che cambi qualcosa anche in termini di garanzie istituzionali e di settore per scongiurare il peggio in casi di rischio, di difficoltà, di crisi. Non è più possibile pensare che la soluzione finale possa essere lasciare i viaggiatori in balia di se stessi in aeroporto, fuori dell’albergo o, addirittura, lasciarli a casa con le valigie piene e le tasche svuotate.

8 aprile 2010 - Erbavoglio è on line

ERBAVOGLIO.ORG

Si tratta di un nuovo tour operator nato dalle ceneri di TODOMONDO, il tour operator che alla fine di luglio del 2009 ha lasciato a piedi circa 5000 persone, che ad oggi ancora non sanno se e quando riavranno i propri soldi dal fantomatico FONDO DI GARANZIA, istituito per tutelare i consumatori di fronte a situazioni del genere.

Il 18 febbraio 2010 sul sito di Guida Viaggi appare questa notizia dal titolo Dal 15 marzo Erbavoglio.org online:

Dall'ex management di Todomondo prende vita un nuovo t.o. on line: Erbavoglio.org che sarà in linea dal 15 marzo. Vocazione low cost, anima web e rapporti con la distribuzione: queste le caratteristiche del t.o. secondo quanto spiega un flyer distribuito con Guida Viaggi da oggi. L'azienda ha sede a Milano in Corso Lodi 47.

E il 1 marzo 2010 in un’intervista dal titolo “Il settore non è bruciato”, in anteprima a Guida Viaggi, il presidente di Erbavoglio.org Silvano Favarato parla della sua esperienza in Todomondo e illustra il business plan della nuova società Erbavoglio.org:

"Non ho alcun interesse in comune con gli Scotti. Semmai sono firmatario di una denuncia nei loro confronti di 450 pagine depositata il 28 luglio scorso”. Così esordisce Silvano Favarato in un’intervista a Guida Viaggi cartaceo in uscita lunedì prossimo. Il presidente parla dei pochi mesi di lavoro in Todomondo e poi fa il punto della nuova società Erbavoglio.org, finanziata da quattro imprenditori (due commercialisti, una società di marketing e comunicazione e un imprenditore nel settore macchine movimento terra). “Il settore turismo non è marcio o bruciato, si tratta di alcune persone. Ritengo che si possa fare del buon e sano business”, spiega. L’operatività di Erbavoglio.org parte il 15 marzo prossimo con un prodotto sul web incentrato su corto e medio raggio: Grecia, Baleari, Canarie, Tunisia e Mar Rosso le destinazioni presenti nell’offerta, con uno sguardo prudente ai Caraibi, includendo Cuba, Messico, Repubblica Dominicana e Giamaica. Obiettivo: 13-14mila clienti il primo anno con una spesa procapite media di 650 euro."

Chi è Silvano Favarato?

sul sito di Autotutela, organo dell'Associazione Italiana degli Agenti di Viaggio, in un articolo del 24 febbraio 2010 leggiamo che:

Silvano Favarato, Presidente e socio per “una minima parte” del marchio “Erbavoglio s.r.l.”, è l’ex socio di Alessandro Scotti di TODOMONDO – e con quest’ultimo iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della repubblica con l’accusa di truffa – ci viene da dire che di nuovo, sotto il sole, non c’è proprio nulla.

E credeteci: non è uno scherzo… La ERBAVOGLIO s.r.l. ha i suoi uffici in Milano, a due passi dalla fermata Lodi della metro, dove gli operai stanno facendo i lavori di finitura; disporrà della medesima tecnologia già utilizzata dalla defunta società varesina e, nelle sue ambizioni, c’è quella di creare “…un business pulito, bello ed equilibrato, senza voli pindarici e senza prezzi sottocosto…”. Parola di Presidente.

Anche il personale è il medesimo – almeno una parte – che operava a Gallarate, in largo Buffoni, ma nonostante tutte queste coincidenze possano far pensare a un “TODOMONDO 2… A volte ritornano!”, la nuova azienda non se ne preoccupa ed è convinta di riuscire a trasportare, nel primo anno di attività, almeno 13-14.000 passeggeri grazie anche fiducia da parte di alcuni fornitori che ha consentito di approntare una programmazione per la stagione.

La proprietà, oltre alla “minima parte” di Silvano Favarato, sarà – così si dice – nelle mani di quattro imprenditori bolognesi del settore meccanico.

E l'articolo di Autotutela continua così: Nulla contro Silvano Favarato né contro la ERBAVOGLIO s.r.l., ma dovesse dipendere da noi la neo costituita società non farebbe partire neppure un passeggero… Intanto ci saremmo aspettati la decenza di attendere un pronunciamento del Tribunale in merito alle responsabilità degli ex amministratori, della I.A. Partners e di tutti i soggetti coinvolti – poco o tanto – con la gestione di TODOMONDO.

In secondo luogo avremmo voluto vedere gesti concreti – e non parole – a favore dei truffati che, come sanno bene tutti coloro che fanno questo nostro mestiere, ben difficilmente vedranno un solo euro da parte del Fondo di Garanzia.

Invece, anziché decenza e concretezza, abbiamo un altro tycoon che si prepara a veleggiare negli ambiti mari del turismo di massa… Basta, non se ne può più. Tra poco, nel turismo, avremo solo più pseudo finanzieri senza soldi o investitori senza nulla da investire che non parole, e parole e parole. Soldi nisba.

E allora ci rivolgiamo ai viaggiatori, alle Associazioni per la Tutela dei Consumatori, agli agenti di viaggio: combattete questi fenomeni, almeno fino a quando non vi saranno concrete garanzie che non si tratti di pure e semplici manovre speculative se non, addirittura, truffaldine.