Dopo Nero inferno la Trilogia quasi dantesca continua il suo viaggio in direzione del mare con Rosso purgatorio.

Rosso purgatorio rende parzialmente visibili i corpi dei bambini attraverso l'utilizzo di una scenografia strutturata: due città, una grande e una piccola nessuna delle due ideali. A metà strada dal mare, i bambini e la proiezione del loro corpo in ombra sono persi nel vortice della luce e dei suoi colori.

Ombra, Città, Strada sono le prime tre parole chiave che nascono in questa seconda parte di Trilogia per disegnare i contorni dell'occidente. Due gruppi di bambini, una parte nata a Berlino da famiglie turche e tedesche, un'altra nata in Italia ad Alfonsine, per ricreare una dimensione umana nel contesto urbano.

Trilogia quasi dantesca

2008-2011