Nero inferno è inizio di una trilogia. Nero è la scoperta di quell’invisibile che vive nascosto negli angoli della Palestina.

Nero è lo spazio statico che muta e si trasforma davanti agli occhi. Nero è un disegno che diventa parola e viceversa, acqua che diventa forma di donna, mare che diventa onda. Un’onda che ci ha spinto a fondo e ci ha portato a respirare sott’acqua, in immersione, attraverso una forma espressiva sotterranea che nel nero trova vita e cerca luce per scoprirsi. Il mondo dei bambini non raccontato ma svelato attraverso parole e disegni.

Nero è momento di vita duale, un teatro vissuto prima di tutto sopra se stessi, in un’atmosfera surreale, al di sopra del reale, poi a contatto con i bambini di Jenin, dove il territorio si mostra in tutta la sua forza.

Trilogia quasi dantesca

2008-2011