Ventimiglia dal 1400 alla costituzione del regno d'Italia 1861

Nel corso del XIV secolo Ventimiglia divenne protettorato del Duca di Milano “Filippo Maria Visconti” il quale cedette in affitto per 10 anni la città a Carlo Lomellino.

Nel 1447 i Grimaldi di Monaco divennero governatori di Ventimiglia, esercitando l’attività sotto Genova, gli Sforza di Milano, il Re di Francia.

Nel 1505 Genova rientrò in possesso della città che affittò al Banco di Sangiorgio

Nel 1526 la città subì un saccheggio ad opera d’Agostino Grimaldi Vescovo di Grasse, la città venne semi-distrutta e nell’incendio che ne seguì si persero gli archivi e i documenti conservati nel Comune e nella Cattedrale.

Nel 1683-86 in seguito ad oppressioni morali ed economiche esercitate dalla città di Ventimiglia sulle località denominate “Otto Luoghi” queste si staccarono amministrativamente con il consenso di Genova costituendo, una nuova comunità amministrativa chiamata “la Magnifica Comunità degli Otto Luoghi”, nonostante la sua opposizione Ventimiglia perdeva il dominio su questa parte di territorio.

La città rimase sotto Genova sino al 1794 quando entrò nell’orbita francese diventando capoluogo della “Repubblica Ligure”, costituita da Napoleone.

Dal 1814 con la “Restaurazione”, la Liguria entrò a far parte del Regno di Sardegna sino al 1861 anno della costituzione del Regno d’Italia.

VENTIMIGLIA DEL 1700