Speciale: LA QUADRATURA DEL CERCHIO

FORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE COM’É OGGI CONOSCIUTO

TREDICIMILA ANNI FA

I GIGANTI, GLI ATLANTIDI

IL DILUVIO UNIVERSALE E L’INIZIO DELL’AGRICOLTURA

I “LIGURI” E IL DILUVIO

FORMAZIONE DEL SISTEMA SOLARE COM’É OGGI CONOSCIUTO

I Sumeri descrivono circa quattromila anni fa come è formato il sistema solare, da dodici corpi celesti, il sole più undici pianeti.

Sino ad oggi dalla scienza ufficiale erano ufficialmente riconosciuti solo dieci pianeti, ma ultimamente nel 2008 sono apparsi diversi articoli giornalistici e scientifici nei quali si afferma che esistono le prove dell’esistenza dell’undicesimo pianeta come affermavano i Sumeri e altri popoli del passato.

Di seguito viene descritta la nascita del pianeta Terra.

Un corpo celeste proveniente probabilmente dalla Costellazione d’Orione in seguito ad un evento cosmico entra nel sistema solare la sua massa è maggiore di quella di Giove, nell’attraversare il sistema provoca spostamenti, collisioni, integra e cede materia a altri pianeti, superato Marte entra in collisione con un pianeta conosciuto come “Tiamat”, una parte di questo pianeta viene dispersa nello spazio e va a formare quella che è oggi conosciuta come la cintura degli asteroidi, la parte restante del pianeta con la sua luna andranno a formare l’insieme Terra e la Luna attuali.

Questo corpo celeste col nome di Marduk “Nibiru” dopo lo scontro si allontana nello spazio, il suo periodo di precessione è di tredicimila anni e il periodo orbitale di tremilaseicento anni, ciclicamente si avvicina al nostro pianeta provocando gravi danni dovuti alla sua forza di gravità.

Domanda: come facevano i Sumeri e gli altri popoli antichi senza i mezzi adeguati a conoscere e descrivere in modo così preciso la composizione e formazione del sistema solare, a conoscere l’esistenza dell’undicesimo pianeta?

Forse come sostengono alcuni, in base ai documenti lasciati da questi popoli, queste informazioni sono state suggerite da "extraterrestri" gli “Anunnaki” esseri provenienti probabilmente proprio da quel pianeta o da una delle sue lune, o forse da Marte dove è quasi certo esisteva sia un’atmosfera che un’idrosfera. Oppure è esistita una civiltà più antica della nostra, ormai scomparsa, ma che ha lasciato conoscenze di vario tipo e tra queste anche conoscenze astronomiche ecc. ecc..

TREDICIMILA ANNI FA, UN'IPOTESI FANTASCIENTIFICA

Tredicimila anni fa una serie d’eventi catastrofici provocano disastri e cambiamenti sul nostro pianeta, se consideriamo l’avvenuto passaggio del pianeta Nibiru nelle vicinanze della Terra allora si comprendono quei tragici avvenimenti, che verranno di seguito descritti.

Seguendo in periodo orbitale d’avvicinamento al sole il pianeta Nibiru provoca inizialmente spostamenti nelle orbite di vari pianeti del sistema solare, distruzioni sul pianeta Marte dove l’atmosfera e l’idrosfera sono risucchiate nello spazio inoltre una pioggia di meteoriti cade sul suolo del pianeta provocando enormi crateri, terremoti e altri disastri, come la perdita parziale del campo magnetico.

Proseguendo la sua corsa si avvicina alla Terra, dove iniziano forti tempeste magnetiche, i vulcani entrano in eruzione, l’attrazione gravitazionale provoca spostamenti nelle acque degli oceani si creano ampie maree, i ghiacci dei poli scivolano sulle acque degli oceani provocando enormi onde alte centinaia di metri, inoltre, e probabilmente, una seconda e terza luna del nostro pianeta, in seguito, collidono tra di loro, o con un corpo estraneo al seguito del pianeta, e in seguito all’attrazione provocata dallo stesso, cade o cadono sul nostro pianeta.

In seguito a tutte queste cause avvengono i seguenti fatti, inversione della polarità magnetica, inclinazione dell’asse terrestre, un diluvio universale, inoltre le onde provocate sia dall’attrazione del pianeta Nibiru sia dallo scivolamento dei ghiacci si spostano avanti e indietro su tutto il globo, le acque salate raggiungono circa i milletrecento metri di altezza, al di sotto di questa quota tutto viene distrutto

I GIGANTI, GLI ATANTIDI

Se, quanto sopra descritto fosse la verità anche se parziale si potrebbe ipotizzare che i miti di Atlantide e dei Giganti non siano poi tanto dei miti, e che possono essere spiegati nel modo seguente.

L’esistenza in aggiunta all’attuale luna, d’una o due altre lune intorno alla Terra avrebbe provocato sul nostro pianeta una forza di gravità minore e quindi la possibilità che qualche razza umana abbia avuto la possibilità di evolversi fisicamente con dimensioni corporee molto superiori alla media, l'allontanamento o la caduta di questi corpi celesti sul nostro pianeta oltre a diminuire la forza di attrazione degli stessi avrebbe aumentato con le sue masse la forza di gravità del pianeta, questo spiegherebbe perché il Gigantismo sia scomparso.

In particolare, due razze di giganti si sarebbero evolute ma con caratteristiche fisiche diverse tra di loro, quella degli Atlantidi con aspetti simili a quelle degli attuali uomini, e un'altra con aspetti simili a quelli dell’uomo di "Neanderthal", la prima, in grado di esprimere una civiltà molto evoluta, mentre la seconda era espressione di una grande forza fisica usata con brutalità nei confronti del restante genere umano.

IL DILUVIO UNIVERSALE E L’INIZIO DELL’AGRICOLTURA

Il diluvio universale derivato da un’insieme di eventi catastrofici ha come conseguenza la distruzione della flora, della fauna e del genere umano al di sotto dei milletrecento metri di altezza sul livello dei mari e degli oceani, si salvano solo coloro che si trovavano durante questi avvenimenti catastrofici al di sopra di questa quota. Al termine di questi eventi le acque lentamente si ritirano e uno strato di sale si deposita sul terreno rendendolo arido, è proprio in questo periodo che in tutti i Continenti sugli Altopiani ad una certa quota contemporaneamente nasce e si sviluppa l’agricoltura, coltivazioni dei cereali come il grano, il riso e il mais rappresentano una delle poche possibilità di sussistenza valide, perché non è più possibile ne cacciare ne raccogliere i frutti dalle piante. Alcuni sostengono, che ad insegnare l’uso delle sementi, la loro coltivazione e lo sviluppo dell’agricoltura siano stati alcuni “Anunnaki”, per esempio in Cina con Shen Nung chiamato il divino coltivatore, oppure, che furono alcuni "Atlantidi" superstiti, che per diversi motivi si trovavano, oppure hanno raggiunto zone montagnose in parti diverse del globo nel momento del disastro, e per conseguenza non hanno più potuto far ritorno nei loro territori d’origine perché distrutti o scomparsi nel cataclisma.

I “LIGURI” E IL DILUVIO

In quest’ottica s’inseriscono proprio le popolazioni che daranno origine ai "Liguri"; circa tredicimila anni fa i Cromagnon "Liguri" si trovavano in uno stadio evolutivo “avanzato”, avevano già formato tribù, vivevano in villaggi, non conoscevano ancora le fasi e il calendario lunare, perchè non praticavano ancora l'agricoltura, ma con molta probabilità avevano iniziato l'allevamento delle capre e frequentavano i monti liguri.

È quindi certo che durante il diluvio molti di loro si salvarono, perché i monti pur essendo molto vicini al mare si elevano repentinamente a quote ragguardevoli nel volgere di pochi chilometri, inoltre le Alpi Liguri, per la loro conformazione devono aver formato una barriera invalicabile tale da impedire alle onde anomale di scorrere e raggiungere certe quote.

In questo contesto è d’obbligo ricordare l’importanza che hanno avuto quei territori, come la Valle delle Meraviglie e altri, che hanno reso possibile la vita e ospitato quegli uomini in quei momenti difficili.

In seguito al ritrovamento di documenti lasciati dalle civiltà del passato e a diversi scavi archeologici, è stato possibile stabilire che: 12500/13000 – 9500/9600 – 6000/6500 – 3600/3800 – anni fa circa, si sono verificati diluvi e cataclismi vari.

I MAYA

Il terzo calendario, chiamato “del lungo conto", che è un numero lineare di giorni, che iniziano dal primo giorno, “1", e contano ogni giorno fino al presente. Qualunque giorno nella storia puo' essere registrato utilizzando il lungo conto e, con un po' di matematica, si puo' anche risalire alla corrispondente settimana religiosa o mese solare.

Attraverso gli anni, gli archeologi hanno trovato monumenti scolpiti che registravano il lungo conto per date conosciute nella storia Maya. Una volta che una data veniva fissata nel tempo, era semplice determinare quale fosse il “giorno 1", 11 Agosto 3114 a.C.,

È ironico (o forse no) che il Calendario Maya sia spesso chiamato “pietra del sole". Mentre il calendario ha giorni “solari", segnando i 365 giorni impiegati dalla Terra per ruotare attorno al corpo celeste, è anche vero che il Sole gioca un ruolo chiave nel giorno finale del “lungo conto". Dobbiamo sapere che l'ultimo ciclo solare è avvenuto nel 2001. Ogni ciclo solare attivo ha un periodo in cui i “flare” fiammate solari sono più forti, solitamente avvengono attorno all'equatore solare, chiamato “massimo solare".

Una piccola discrepanza nei calcoli suggerisce che qualcos' altro sta influenzando i disturbi solari, di sicuro, potrebbe essere attribuita alle varie posizioni degli altri pianeti meno massivi.

Secondo alcuni ricercatori, i cataclismi che caratterizzarono la fine delle Ere Maya, furono causati da un’inversione del campo magnetico terrestre, dovuta ad uno spostamento dell’asse del pianeta. La Terra, infatti, subirebbe periodicamente una variazione dell’inclinazione assiale rispetto al piano dell’ellittica del sistema solare, ciò provocherebbe scenari apocalittici.

Inoltre, se lo spostamento dell’asse fosse accompagnato da un cambiamento nella velocità di rotazione, le acque degli oceani equatoriali si ritirerebbero verso i poli e alte maree e uragani spazzerebbero la Terra da un polo all’altro... lo spostamento dell’asse cambierebbe il clima in ogni luogo... e, nel caso di un rapido spostamento dell’asse terrestre, molte specie d’animali sulla Terra e nel mare sarebbero distrutte e la civiltà, se ancora esistesse, sarebbe ridotta in rovine".