Un giorno di fine estate 2012, a margine di una riunione del consiglio della Fondazione La Nosta Gent presso la casa della maestra Fernanda
Marisa:”Oggi ho incontrato un signore che non vedevo danni, da molti anni non abita più a Romagnano ma viene qualche volta a trovare sua mamma, la signora Gina. Si tratta di Leonardo Mostini che mi ha parlato di un lavoro, lasciato incompiuto da suo padre Gottardo: un dizionario del dialetto di Romagnano”.
Gianni:”So dell’esistenza di questa lavoro. E’ stato per un po’ di tempo in quel cassetto. Qualche anno fa gli ho dato un occhiata. Erano molti fogli dattiloscritti, con cancellature segni a pennarello, frecce. Poi non l’ho più visto”.
Alfredo: “Certo che a Romagnano non c’è un dizionario del dialetto e sarebbe davvero un peccato che si perdesse la memoria del modo nel quale più di 50 generazioni hanno comunicato”.
Cate:” All’università molti professori studiano i dialetti, la loro storia ed i collegamenti fra parole ed eventi che hanno caratterizzato il nostro territorio. Penso che qualcuno interessato al dialetto di Romagnano si trovi di certo”
Laura: “Allora diamoci da fare, vediamo di trovare il modo almeno di valutare se si può recuperare questo lavoro”.
Così è nato il primo appuntamento con il Dott. Leonardo Mostini ed è comparsa quella scatola , nata come contenitore di uno scanner ma per anni utilizzata per un più nobile scopo: custodire il paziente ed ampio lavoro di Gottardo Mostini.
Si tratta di un opera dilettantistica e la prima critica che si po’ muovere è la mancanza della trascrizione fonetica.
Nonostante questo siamo fieri di aver salvato un’opera di questa portata e ci piace ricordare che l’arca di Noè, imbarcazione costruita da un dilettante, ha salvato le specie viventi dal diluvio universale, mentre il Titanic, nave avveniristica progettata e costruita dai maggiori professionisti dell’epoca, è miseramente affondata durante il suo viaggio inaugurale, provocando la morte di più di millecinquecento persone.