la festa / la fête
La liturgia delle Ore e quella Eucaristica (Messa) è sempre stata espressione della fede dei cristiani. Quello che i fedeli pregano è quello che credono.
Abbiamo riportato qui i testi che la Chiesa utilizza per pregare il 29 settembre giorno della festa dei Arcangeli: Michele, Gabriele e Raffaele.
Michele (Chi è come Dio?) è l’arcangelo che insorge contro Satana e i suoi satelliti (Gd 9; Ap 12, 7; cfr Zc 13, 1-2), difensore degli amici di Dio (Dn 10, 13.21), pretettore del suo popolo (Dn 12, 1).
Gabriele (Forza di Dio) è uno degli spiriti che stanno davanti a Dio (Lc 1, 19), rivela a Daniele i segreti del piano di Dio (Dn 8, 16; 9, 21-22), annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni Battista (Lc 1, 11-20) e a Maria quella di Gesù (Lc 1, 26-38).
Raffaele (Dio ha guarito), anch’egli fra i sette angeli che stanno davanti al trono di Dio (Tb 12, 15; cfr Ap 8, 2), accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.
La Chiesa pellegrina sulla terra, specialmente nella liturgia eucaristica, è associata alle schiere degli angeli che nella Gerusalemme celeste cantano la gloria di Dio (cfr Ap 5, 11-14; Conc. Vat. II, Costituzione sulla sacra liturgia, «Sacrosanctum Concilium», 8).
Il 29 settembre il martirologio geronimiano (sec. VI) ricorda la dedicazione della basilica di san Michele (sec. V) sulla via Salaria a Roma.
Liturgia della Parola
Dal libro del profeta Daniele
Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto.
Oppure (Ap 12, 7-12°: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago)
Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo
Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo.
E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana, e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli.
Allora udii una voce potente nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello e alla parola della loro testimonianza, e non hanno amato la loro vita, fino alla morte. Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi».
Salmo responsoriale
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dèi, ma a te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo. Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra, quando ascolteranno le parole della tua bocca. Canteranno le vie del Signore: grande è la gloria del Signore!
Canto al Vangelo (Sal 102,20.21)
Alleluia, alleluia.
Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri, che eseguite la sua volontà.
Alleluia.
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!».
Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».
Liturgia eucaristica
Prefazio degli angeli
E’ veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi proclamiamo la tua gloria che risplende negli Angeli e negli Arcangeli; onorando questi tuoi messaggeri, esaltiamo la tua bontà infinita; negli spiriti beati tu ci riveli quanto sei grande e amabile al di sopra di ogni creatura, per Cristo nostro Signore.
Per mezzo di lui tutti gli angeli proclamano la tua gloria; al loro canto si uniscono le nostre umili voci nell’inno di lode:
Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
Preghiera sulle offerte
Accogli, Signore, l’offerta della tua Chiesa; fa’ che per le mani dei tuoi Angeli sia portata davanti a te e diventi per tutti gli uomini sorgente di perdono e di salvezza. Per Cristo nostro Signore
Antifona di comunione
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore, a te voglio cantare davanti agli Angeli. (Sal 138,1)
Oppure:
“Vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. (Gv 1,51)
Preghiera dopo la comunione
Fortifica, o Dio, il nostro spirito con la potenza misteriosa del pane eucaristico e con l’aiuto dei tuoi Angeli fa’ che avanziamo con rinnovato vigore nella via della salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Antifona d'ingresso
Benedite il Signore, voi tutti suoi Angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti al suono della sua parola. (Sal 103,20)
Colletta
O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione degli spiriti beati, che in cielo stanno davanti a te per servirti e contemplano la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
VESPRO
1 antifona
La tua gloria, o Dio, è cantata dagli angeli nell'alto dei cieli.
2 antifona
Alla presenza degli angeli canto per te.
3 antifona
Vidi davanti al trono di Dio l'Agnello immolato: e intesi voci di molti angeli.
Lettura biblica Ap 1, 4b-5
Grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue.
Responsorio breve
R. Saliva a Dio * il profumo degli incensi.
Saliva a Dio il profumo degli incensi.
V. Dalla mano dell'angelo
il profumo degli incensi.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Saliva a Dio il profumo degli incensi.
Antifona al Magnificat
L'angelo Gabriele disse a Maria: Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Liturgia Eucaristica (Messa)
1 antifona
Lodiamo il Signore. Insieme agli angeli, i cherubini e i serafini, proclamano: Santo, santo, santo!
2 antifona.
Angeli del Signore, benedite il Signore in eterno.
3 antifona
Nell'alto dei cieli ti lodano gli angeli, e acclamano unanimi: È giusto cantare per te, o Signore.
Lettura biblica (Gn 28, 12-13a)
Giacobbe fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa. Ecco il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco".
Responsorio breve
R. Un angelo apparve * accanto all'altare del tempio.
Un angelo apparve accanto all'altare del tempio.
V. Portava in mano un turibolo d'oro
accanto all'altare del tempio.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Un angelo apparve accanto all'altare del tempio.
Antifona al benedetto
Vedrete il cielo aperto, e gli angeli di Dio salire e scendere attorno al Figlio dell'uomo.
Orazione
O Dio, che chiami gli angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi, pellegrini sulla terra, la protezione degli spiriti beati, che in cielo stanno davanti a te per servirti e contemplano la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore.
1 antifona
Il mare fu sconvolto e la terra tremò: l'arcangelo Michele scendeva dal cielo.
2 antifona
L'angelo Gabriele apparve a Zaccaria, e gli disse: Tua moglie Elisabetta ti darà un figlio,
e lo chiamerai Giovanni.
3 antifona
Io, Raffaele, angelo del Signore, sto sempre davanti a lui: voi beneditelo, raccontate tutti i suoi prodigi.
Dalle «Omelie sui vangeli» di san Gregorio Magno, papa
È da sapere che il termine «angelo» denota l'ufficio, non la natura. Infatti quei santi spiriti della patria celeste sono sempre spiriti, ma non si possono chiamare sempre angeli, poiché solo allora sono angeli, quando per mezzo loro viene dato un annunzio. Quelli che recano annunzi ordinari sono detti angeli, quelli invece che annunziano i più grandi eventi son chiamati arcangeli.
Per questo alla Vergine Maria non viene inviato un angelo qualsiasi, ma l'arcangelo Gabriele. Era ben giusto, infatti, che per questa missione fosse inviato un angelo tra i maggiori, per recare il più grande degli annunzi.
A essi vengono attribuiti nomi particolari, perché anche dal modo di chiamarli appaia quale tipo di ministero è loro affidato. Nella santa città del cielo, resa perfetta dalla piena conoscenza che scaturisce dalla visione di Dio onnipotente, gli angeli non hanno nomi particolari, che contraddistinguano le loro persone. Ma quando vengono a noi per qualche missione, prendono anche il nome dall'ufficio che esercitano.
Così Michele significa: Chi è come Dio?, Gabriele: Fortezza di Dio, e Raffaele: Medicina di Dio.
Quando deve compiersi qualcosa che richiede grande coraggio e forza, si dice che è mandato Michele, perché si possa comprendere, dall'azione e dal nome, che nessuno può agire come Dio. L'antico avversario che bramò, nella sua superbia, di essere simile a Dio, dicendo: Salirò in cielo (cfr. Is 14,13-14), sulle stelle di Dio innalzerò il trono, mi farò uguale all'Altissimo, alla fine del mondo sarà abbandonato a se stesso e condannato all'estremo supplizio. Orbene egli viene presentato in atto di combattere con l'arcangelo Michele, come è detto da Giovanni: «Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago» (Ap 12,7).
A Maria è mandato Gabriele, che è chiamato Fortezza di Dio; egli veniva ad annunziare colui che si degnò di apparire nell'umiltà per debellare le potenze maligne dell'aria. Doveva dunque essere annunziato da «Fortezza di Dio» colui che veniva quale Signore degli eserciti e forte guerriero.
Raffaele, come abbiamo detto, significa Medicina di Dio. Egli infatti toccò gli occhi di Tobia, quasi in atto di medicarli, e dissipò le tenebre della sua cecità. Fu giusto dunque che venisse chiamato «Medicina di Dio» colui che venne inviato a operare guarigioni.
Responsorio Cfr. Ap 8,3.4; Dn 7,10
R. Un angelo apparve accanto all'altare del tempio, portando un turibolo d'oro. Gli furono dati molti profumi, * e dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi saliva a Dio.
V. Mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano;
R. e dalla mano dell'angelo il fumo degli aromi saliva a Dio.
LODI
Liturgie delle Ore
UFFICIO DELLE LETTURE
Office des Heures
OFFICE DES LECTURES
Antienne
Tandis que Michel combattait le dragon, tous acclamaient : Salut à notre Dieu ! Alléluia !
Antienne
L'ange Gabriel apparut à Zacharie et lui dit : Élisabeth, ta femme, enfantera un fils, tu lui donneras le nom de Jean.
Antienne
Je suis l'ange Raphaël, je me tiens devant le Seigneur. Bénissez Dieu, proclamez ses merveilles.
Homélie de saint Grégoire le Grand
Il faut savoir que le nom d’anges désigne leur fonction, et non leur nature. Car ces esprits bienheureux de la patrie céleste sont bien toujours des esprits, mais on ne peut les appeler toujours des « anges », parce qu’ils ne sont des anges que lorsqu’ils portent un message. On appelle « anges » ceux qui portent les messages moins importants, et « archanges » ceux qui annoncent les plus grands événements.
C’est pourquoi l’archange Gabriel fut envoyé à la Vierge Marie, et non pas un ange quelconque : pour ce ministère, il s’imposait d’envoyer un ange du plus haut rang annoncer le plus haut de tous les événements.
En outre, certains d’entre eux sont désignés par un nom propre, afin de signifier par les mots la nature de leur action. En effet, ce n’est pas dans la sainte cité, où la vision de Dieu tout-puissant confère une connaissance parfaite, qu’ils reçoivent leurs noms particuliers, comme si, sans l’aide de ces noms, on n’avait pas pu connaître leurs personnes. C’est lorsqu’ils viennent vers nous pour exercer un ministère qu’ils reçoivent chez nous des noms tirés de leur fonction. C’est ainsi que Michel veut dire « Qui est comme Dieu ? », Gabriel : « Force de Dieu ». Raphaël : « Dieu guérit ».
Chaque fois qu’il est besoin d’un déploiement de force extraordinaire, c’est Michel qui est envoyé : son action et son nom font comprendre que nul ne peut faire ce qu’il appartient à Dieu seul de faire. L’antique ennemi, qui a désiré par orgueil être semblable à Dieu, disait : J’escaladerai les cieux, par-dessus les étoiles du ciel j’érigerai mon trône, je ressemblerai au Très-Haut. Or, l’Apocalypse nous dit qu’à la fin du monde, lorsqu’il sera laissé à sa propre force, avant d’être éliminé par le supplice final, il devra combattre contre l’archange Michel : Il y eut un combat contre l’archange Michel.
À la Vierge Marie, c’est Gabriel qui est envoyé, dont le nom signifie « Force de Dieu » : ne venait-il pas annoncer celui qui voulut se manifester dans une humble condition pour triompher des puissances démoniaques ? C’est donc par la « force de Dieu » qu’il devait être annoncé, celui qui venait comme le Dieu des armées, le vaillant des combats.
Raphaël, comme nous l’avons dit, se traduit : « Dieu guérit ». En effet, il délivra des ténèbres les yeux de Tobie lorsqu’il les toucha comme pour remplir l’office de soignant. Celui qui fut envoyé pour soigner est bien digne d’être appelé « Dieu guérit ».
LAUDES
Antienne
En présence des anges, venez, adorons le Seigneur.
Antienne
Dieu très saint, les anges du ciel adorent ta gloire ; avec eux nous te louons, nous te bénissons.
Antienne
Tous les anges du Seigneur, bénissez le Seigneur !
Antienne
La voix des anges clame dans le ciel : il est beau de te louer, Dieu très saint.
Parole de Dieu : (Gn 28, 12-13a)
Jacob eut un songe : une échelle était dressée sur la terre, et son sommet touchait le ciel ; des anges de Dieu montaient et descendaient. Le Seigneur se tenait près de lui. Il lui dit : Je suis le Seigneur, le Dieu d’Abraham, ton père, le Dieu d’Isaac.
R/ Je te chante en présence des anges :
* Seigneur, éternel est ton amour !
V/ Tu fais grandir en mon âme ta force. *
Gloire au Père et au Fils et au Saint-Esprit. R/
Antienne au Benedictus
Vous verrez les cieux ouverts, et les anges de Dieu monter et descendre au-dessus du Fils de l'homme
L'intercession
Que les anges du ciel nous aident à bénir notre Dieu et Père :
R/ Anges du Seigneur, bénissez le Seigneur !
Dieu notre Père, tu as donné mission à tes anges de veillez sur nos routes,
- tiens-nous fidèles au long de ce jour.
Dieu notre Père, les anges qui nous gardent te contemplent sans cesse :
- donne-nous de chercher ton visage.
Dieu notre Père, tes élus seront comme les anges dans le ciel :
- donne-nous la chasteté du cœur et du corps.
Dieu notre Père, envoie à ton peuple ton archange Michel :
- qu'il nous protège dans les combats contre l'adversaire.
VESPRES
Antienne
Mon Dieu, je te chante en présence des anges.
Antienne
J'ai vu l'Agneau debout, comme immolé, j'ai entendu les anges par milliers autour du trône de Dieu.
Parole de Dieu : (Ap 1,4b-5)
Que la grâce et la paix vous soient données, de la part de Celui qui est, qui était et qui vient, de la part des sept esprits qui sont devant son trône, et de la part de Jésus Christ, le témoin fidèle, le premier-né d’entre les morts, le souverain des rois de la terre, lui qui nous aime, qui nous a délivrés de nos péchés par son sang.
R/ Que nos prières devant toi
s'élèvent comme un encens.
V/ Servez le Seigneur dans l'allégresse,
venez à lui avec des chants de joie ! R/
V/ Reconnaissez que le Seigneur est Dieu :
il nous a faitts et nous sommes à lui. R/
Antienne al Magnificat
L'ange Gabriel fut envoyé à Marie pour lui annoncer : tu enfanteras un fils et tu lui donneras le nom de Jésus.
Liturgie Eucharistique (Messe)
1ère lecture : La lutte de Michel contre le dragon (Ap 12, 7-12a)
Lecture de l'Apocalypse de saint Jean
Il y eut un combat dans le ciel : celui de Michel et de ses anges contre le Dragon.
Le Dragon, lui aussi, combattait avec l'aide des siens, mais ils furent les moins forts et perdirent leur place dans le ciel.
Oui, il fut rejeté, le grand Dragon, le serpent des origines, celui qu'on nomme Démon et Satan, celui qui égarait le monde entier. Il fut jeté sur la terre, et ses anges avec lui.
Alors j'entendis dans le ciel une voix puissante, qui proclamait : « Voici maintenant le salut, la puissance et la royauté de notre Dieu, et le pouvoir de son Christ ! Car l'accusateur de nos frères a été rejeté, lui qui les accusait jour et nuit devant notre Dieu. »
Et eux, ils l'ont vaincu par le sang de l'Agneau et le témoignage de leur parole. Dépassant l'amour d'eux-mêmes, ils sont allés jusqu'à la mort.
Ciel, sois donc dans la joie, ainsi que vous tous qui demeurez aux cieux. »
Psaume : 137, 1-2a, 2bc-3, 4-5
R/ Je chanterai le Seigneur, en présence des anges.
De tout mon coeur, Seigneur, je te rends grâce :
tu as entendu les paroles de ma bouche.
Je te chante en présence des anges,
vers ton temple sacré, je me prosterne.
Je rends grâce à ton nom pour ton amour et ta vérité,
car tu élèves, au-dessus de tout, ton nom et ta parole.
Le jour où tu répondis à mon appel,
tu fis grandir en mon âme la force.
Tous les rois de la terre te rendent grâce
quand ils entendent les paroles de ta bouche.
Ils chantent les chemins du Seigneur :
« Qu'elle est grande, la gloire du Seigneur ! »
Acclamation : Alléluia. Alléluia. Tous les anges du Seigneur, bénissez le Seigneur : à lui, haute gloire, louange éternelle ! Alléluia. (Dn 3, 58)
Évangile de Jésus Christ selon saint Jean
Lorsque Jésus voit Nathanaël venir à lui, il déclare : « Voici un véritable fils d'Israël, un homme qui ne sait pas mentir. »
Nathanaël lui demande : « Comment me connais-tu ? » Jésus lui répond : « Avant que Philippe te parle, quand tu étais sous le figuier, je t'ai vu. »
Nathanaël lui dit : « Rabbi, c'est toi le Fils de Dieu ! C'est toi le roi d'Israël ! »
Jésus reprend : « Je te dis que je t'ai vu sous le figuier, et c'est pour cela que tu crois ! Tu verras des choses plus grandes encore. »
Et il ajoute : « Amen, amen, je vous le dis : vous verrez les cieux ouverts, avec les anges de Dieu qui montent et descendent au-dessus du Fils de l'homme. »