Una tradizione

che continua...

Contigliano e il suo Venerdì Santo


Contigliano è una località del Lazio, in provincia di Rieti, posta all'interno di una conca anticamente occupata da un lago. Non vanta eventi storicamente significativi, né può essere citata per aver dato i natali a qualche personalità pubblica o comunque di rilievo sociale. La sua particolarità sta principalmente nell'impianto urbanistico del centro storico che, nelle giornate di fitta nebbia, la rende simile ad una nave che avanza in un mare di panna.


Le manifestazioni che vi si svolgono hanno prevalentemente carattere folklorico o sono legate, soprattutto nelle frazioni (S. Filippo e Collebaccaro), ad abitudini ed usanze della società contadina. Le sole tradizioni che coniugano storia, folklore e religiosità sono la Moresca e la Processione del Morto. La prima, riscoperta grazie alle ricerche di Roberto Lorenzetti (si veda: Lorenzetti R., Due rituali carnevaleschi in un comune dell'Italia centrale, Istituto Eugenio Cirese 1980), dopo varie rappresentazione negli anni '80 e '90, è stata lasciata nel dimenticatoio e sarebbe opportuno che qualche associazione locale provvedesse a rinvigorirne l'interesse; la seconda tradizione, legata ai riti del Venerdì Santo, costituisce un evento che si mantiene vivo in un territorio fortemente permeato dalla religiosità francescana e che, accanto alla simbologia del passato ed a quella devozionale, propone elementi attualizzanti e motivi di riflessione.

La processione

La sera del Venerdì Santo un corteo di figuranti e di fedeli si ritrova attorno a due elementi iconici: la statua del Cristo Morto e quella della Madonna Addolorata. La processione si muove dalla Collegiata S. Michele Arcangelo e, dopo aver percorso la circonvallazione del centro storico, scende nel paese basso, dipanandosi lungo le vie principali, per poi far rientro nella Collegiata.

La statua della Madonna Addolorata

La statua del Cristo morto

Il corteo si compone di due parti: la parte devozionale e quella storico-biblico. Nella parte devozionale, oltre alla due statue, si distinguono due gruppi della penitenza, nello specifico degli incappucciati e delle donne vestite di nero (questi gruppi costituiscono un legame con altre processioni simili nel meridione d'Italia ed in Spagna), il gruppo delle confraternite, un tempo numeroso ed oggi limitato, purtroppo, alla sola Confraternita di S. Antonio, ed infine il gruppo della Veronica.

Nella parte storico-biblica sfilano figure in costume che danno il quadro di riferimento al dramma della morte di Cristo: vi si trovano, in primo luogo, ad inizio processione, alcuni personaggi dell'Antico Testamento (come Mosè) che collocano biblicamente la "sofferenza del giusto", quindi, dietro il Cristo con la croce, la schiera dei figuranti composta dagli "attori" storici che intervennero, secondo i vangeli, sulla "scena" della Passione: gli apostoli, il gruppo della Madonna, le donne ed i popolani, il Sinedrio, la componente romana con Ponzio Pilato e il suo seguito, il gruppo di Barabba.

Devozione...

Il gruppo dei penitenti

Il gruppo delle penitenti

La confraternita di S. Antonio

Il gruppo della Veronica

... e storia

Il gruppo dei profeti

Il gruppo del Cristo

Il gruppo degli apostoli

Il gruppo della Madonna

Il gruppo dei popolani

Il gruppo del Sinedrio

Il gruppo di Pilato

Il gruppo di Barabba

Soldati romani

Donne romane

La rappresentazione


Al rientro della processione, nel centro storico, si tiene la rappresentazione, suddivisa in scene, delle quali l'ultima è sempre la crocifissione.

Venne introdotta negli anni '60 come una sorta di via crucis all'interno della processione stessa e dopo un'evoluzione ventennale, negli anni '80 si tiene costantemente nella piazza S. Antonio, a ridosso della Collegiata.

Per molto tempo fedeli al racconto dei Vangeli, i testi delle rappresentazioni hanno subito negli anni adattamenti, con prologhi e scene orientate a collegare la morte di Gesù a profezie e personaggi dell'Antico Testamento, fino ad assumere, dagli anni '90 in poi, forme attualizzanti con riferimenti a situazioni, problemi e figure del mondo d'oggi.

A partire dal 2000 la rappresentazione si sviluppa attorno ad un tema, cerca riferimenti a figure e personaggi che in qualche modo hanno affinità con il messaggio di Gesù Cristo e si propone come momento di riflessione.

... a piccoli passi