I RAGAZZI DI VIA PANISPERNA Il gruppo nacque grazie a Orso Mario Corbino, fisico e direttore dell’Istituto di Fisica di via Panisperna, e a Enrico Fermi, docente di Fisica Teorica, che dal 1929 trasformarono l’istituto in un centro di ricerca. Inizialmente definito “I ragazzi di Corbino”, il gruppo vide dapprima la presenza di fisici quali Enrico Fermi, Franco Rasetti, Edoardo Amaldi ed Emilio Segrè, a cui nel 1934 si aggiunsero Bruno Pontecorvo e Oscar D’Agostino e, saltuariamente e in campo teorico, Ettore Majorana. Le ricerche di laboratorio si concentrarono presto verso lo studio sperimentale delle reazioni di vari nuclei atomici al bombardamento mediante neutroni. Il 22 ottobre 1934 Fermi, assieme a Rasetti, Segrè, Amaldi, Pontecorvo e Majorana, scoprì la fissione dell’uranio grazie a neutroni lenti. Tale scoperta e il relativo brevetto, che avrebbero portato alla nascita dei reattori nucleari e della bomba atomica, condussero i Ragazzi di Via Panisperna al successo internazionale. Nel 1935 Rasetti si recò negli Stati Uniti, Pontecorvo a Parigi e Segrè ottenne una cattedra a Palermo. Nel 1938, in concomitanza con la morte di Corbino e la scomparsa di Majorana, il gruppo si sciolse definitivamente.
Il Museo Storico della Fisica che mi hanno dedicato si trova a Roma, a via Panisperna, proprio nella palazzina dove con i miei collaboratori abbiamo fatto alcune scoperte così importanti che nel 1938 mi hanno addirittura dato il premio Nobel . Oggi la palazzina è sede, oltre che del Museo, anche del Centro Studi e Ricerche Enrico Fermi (CREF). Continua quindi ad essere un centro di ricerche di fisica, con un approccio multidisciplinare che apprezzo molto. Nel mio gruppo d’altronde c’era un ingegnere, un chimico, un matematico, e oltre alla teoria ci piaceva molto mettere le mani in pasta. Eravamo sperimentali nell’anima!Il Museo racconta la nostra storia. Troverete alcuni degli oggetti che usavamo tutti i giorni, come il cubo di paraffina, alcuni contatori geiger, il taccuino su cui annotavo tutto e la mia fedele Brunsviga, una calcolatrice analogica che funzionava piuttosto bene. Mi sono sempre piaciuti i calcolatori! ENRICO FERMI