In questa pagina vengono trascritti stralci e spezzoni del diario storico ( 01 Settembre 1953 ) del Parroco di Capodirigo
Don Leone Ciotti.
I° settembre 1953 - Arrivo del nuovo parroco Sac. Ciotti Leone. Nel pomeriggio tutti sono ad attenderlo all'ingresso del paese. Lo salutano festosi, baciano le sue mani. In chiesa il Parroco uscente dà il suo addio, lascia i suoi ricordi; presenta il nuovo arrivato. Il nuovo Parroco porge il suo saluto ed invita i suoi fedeli alla collaborazione nel lavoro e nella preghiera.
6 Settembre 1953 - Nuovo contatto nuove conoscenze; prima sfacchinata per raggiungere la lontana Peracchia. La montagna è il primo campo di apostolato. Lungo la strada traccio il mio piano di lavoro. Quanti sogni!..
25 Dicembre 1953 - E' giunto il S. Natale. Natale di montagna, solo!...
31 Dicembre 1953 - Sono ormai le ore 22, cosa si fa? si attende l'anno nuovo al caldo della fiamma, fuori la neve sta raggiungendo lo spessore sbalorditivo di un metro e mezzo. Bah! puh! Brr!.. rumori confusi di scarponi e voci strane. Sono quattro giovani di Peracchia:
Curà?!.. Che succede?!.... Un moribondo, bisogna andare.
21 Marzo 1954 - Gravi problemi sociali travagliano la vita di questi montanari. Non hanno strada non hanno luce, hanno poca acqua, qualcuno è senza tetto e deve fuggire le raffiche delle intemperie rifugiandosi sotto il camino di qualche gentile famiglia che li ospita. La promessa dell'On. De Cocci per la realizzazione della strada desta sempre il lamento di questo popolo che è stanco di attendere. Bisogna darsi da fare!. Nella data odierna si scrive una raccomandata al Prefetto Cappellini: Eccellenza, scrivo dal piccolo paese di Capodirigo, ove mi trovo parroco da 6 mesi e qualche giorno, già dai primi mesi di dimora avevo desiderio di farle una visita per esporle le esigenze umanamente e civilmente giustissime di questa popolazione, ma mi sono trattenuto nella speranza che le pratiche in corso trovassero finalmente una felice soluzione. Strada e luce costituiscono in questi paesi, privi di ogni altro conforto umano, l'indispensabile per una vita sociale confacente all'attuale civiltà. Abbiamo una mulattiera che si inerpica per circa 3 Km con la declività forse superiore al 30 % .Un'altra mulattiera, quasi simile, di 4 Km. si interna ancora di più e raggiunge il paese Peracchia. Il nostro Comune ha speso la somma di lire 68.000 per il progetto " Strada Capodirigo- Peracchia " ma il Genio Civile di Ascoli Piceno lo tiene ancora a dormire sopra una sedia. Il progetto per la luce è in deposito presso il Consorzio P. della Cassa del Mezzogiorno e solo un suo personale e sollecito interessamento può ottenere un sollievo a questo popolo tanto buono e riconoscente. Qui a Capodirigo c'è una famiglia poverissima di otto persone, capofamiglia Palombini Umberto, che ha una casa terremotata resa ancora più inagibile dalle ultime nevicate per cui tutta la famiglia versa in gravissimo pericolo di essere seppellita dentro. Confidando nella certezza di un Suo valido aiuto, ringraziamo anticipatamente.
26 Marzo 1954 - Risposta del Prefetto:
1) Strada: A giorni il progetto sarà al Provveditorato di Ancona e mi attiverò per l'inoltro al Ministero dei LL.PP. per l'emissione del decreto finale di autorizzazione dell'opera.
2) Luce: Il progetto è stato restituito dal Consorzio di Bonifica del Tronto al comune di Acquasanta per alcune rettifiche di lieve entità.
3) Casa Palombini: Ho invitato il Genio Civile a destinare, quanto possibile, alla riparazione di questo edificio.