"Cao del Mondo: il Caput Mundi di Santa Giustina in Colle"
di Antonio Guidi
"A Santa Giustina in Colle è sempre esistita una località detta Cao del mondo” (Benetti, Il Graticolato romano, pag.74). Esiste inoltre la via Caodelmondo, una stradina campestre che attraversa da sud a nord la suddetta località e che termina al parcheggio sud dell’Ospedale di Camposampiero (PD).
Partendo da queste indicazioni che vengono dal territorio, dalla sua storia e tradizione ed analizzando l’insieme delle centuriazioni situate a nord-est di Padova nell’area che va dal Brenta al Piave nell’Oltre Brenta o Trans Medoacum la ricerca propone una interpretazione delle centuriazioni e della loro struttura d’insieme o forma che si richiama ai dettami culturali dei popoli antichi che verosimilmente hanno così modellato il nostro territorio (Romani, Celti, Etruschi, Veneti, ...) e che si basa su criteri pratici di efficienza e di funzionalità.
Seguendo questa logica interpretativa, il Cao del mondo (traduzione in lingua locale dell’espressione latina Caput mundi) risulta un sito importante e significativo di un territorio disegnato e strutturato secondo le leggi del cosmo e del cielo. Nella cultura latino-romana il termine mundus indica universo, cosmo, cielo, per cui letteralmente Caput mundi significa punto di mondo (= universo, cosmo, cielo), cioè punto (determinato nel territorio secondo le leggi) del cielo, del cosmo.
La sua importanza sta nel fatto che è punto di convergenza del complesso di centuriazioni situate, rispetto a Padova, dall’altra parte del Brenta e che comunica con la città, superando il fiume Brenta nel modo più diretto e sicuro tramite la via Aurelia (strada romana che in questo tratto segue praticamente il cardine massimo della centuriazione Camposampiero-Borgoricco).
La ricerca tocca una molteplicità di argomenti legati in vario modo al territorio, come la “storica” religiosità della nostra gente oppure la comune origine dei sistemi di misura e di calcolo: decimale, sessagesinale, angolare, romano ed inglese. Le complesse geometrie rilevate da questa analisi sono facilmente verificabili con misurazioni e rilevazioni tramite GPS oppure attraverso l’osservazione di foto aeree, di carte dell’Istituto Geografico Militare, della Carta Tecnica Regionale oppure, anche se con una certa difficoltà ed approssimazione, di una normale carta stradale.
L’immagine complessiva che si ricava al termine della lettura di questa ricercha è di trovarsi alla presenza di un immenso e straordinario monumento-paesaggio di incommensurabile valore storico-archeologico ed ambientale-culturale. Le dimensioni di questo “monumento-paesaggio” sono così grandi ed estese nel territorio per cui può accadere, anche agli abitanti del posto, di non accorgersi di viverci dentro.