Inno del Palio
La marcia dal titolo "Stadio di Turchese" fu scritta negli anni '60; la musica fu composta dal maestro Ivo Baffigi mentre le parole furono scritte dal commendatore Giovanni Maria Viti.
Con una delibera comunale "Stadio di Turchese" venne dichiarato "inno ufficiale del Palio Marinaro dell'Argentario".
Dopo la ricostituzione della banda, avvenuta nel 1993, l'inno è stato rivalorizzato e cantato anche nei cori.
Le contrade son tutte esultanti,
i vessilli si spiegano al vento,
oggi è il giorno del grande cimento:
rinverdisce l'alloro sul mar.
Da quel molo ove Roma immortale
le triremi sfrecciò nel Tirreno,
quattro "guzzi" si lanciano in pieno
non dal braccio ma spinti dal cuor!
Rit. Ora sul monte la luna appar
e il sol di fronte cala nel mar.
Tra le serene giocondità,
la notte viene sulla città;
ma nelle strade si canta ancor
delle contrade l'inno d'onor;
doman l'alloro s'appassirà
ed al lavoro si tornerà.
Si contendon le quattro contrade
il possesso di serica insegna
e l'osanna per quella più degna
vien da terra lanciato nel ciel.
Pur dall'acque campane sommerse
fanno l'eco alle grida gioconde:
è il saluto di chi queste sponde
non potrà rivedere mai più!