SPUNTI E STRUMENTI DI LAVORO

Sono molti i temi trattati e gli stimoli emersi durante la “Summer School Dolomiti Patrimonio UNESCO” svoltasi in Val di Fiemme dal 25 al 27 agosto 2023, che possono essere utili per l’ideazione, la progettazione, lo svolgimento e la condivisione delle attività didattiche del progetto “Scuola e Montagna”. 

Nella prima parte sono presentate, a titolo esemplificativo e con l’obiettivo di fornire occasione di riflessione, due esperienze didattiche utili ad avvicinare gli studenti ad aspetti della cultura alpina attraverso una rielaborazione che prende spunto da due oggetti (il bastone e il libro di vetta) particolarmente significativi ed emblematici per chi frequenta la montagna. 

Nella seconda parte sono presentate alcune attività di enti impegnati nella promozione della cultura della montagna (approfondimenti e strumenti, siti web, laboratori didattici, podcast, libri, mostre, articoli, app…). 

Nell’ultima parte, è segnalata una breve bibliografia di riferimento. 


STRUMENTI DIDATTICI 


1. DALL’ALPENSTOCK AL BASTONE DIDATTICO 

La cultura della montagna prevede il bastone. Quello del viaggiatore, dritto e leggero, che allevia la fatica del lungo cammino; quello del pastore, robusto e dall’impugnatura ricurva,cutile per controllare il bestiame; quello del cacciatore, dotato di punta di metallica, usato anche per difesa. Nel corso dell’Ottocento si afferma poi l’alpenstock che sembra fare sintesi delle tre funzioni sopra descritte: è elemento da viaggio, da controllo e da difesa. Usato da escursionisti e alpinisti è realizzato con legni duri ma leggeri, ha una impugnatura modellata o dotata di cordino, presenta un grosso punteruolo di ferro. È a partire dall’alpenstock che si sviluppano, un po’ alla volta, vari tipi di bastoni sportivi: le racchette da sci, i bastoncini da trekking e poi nordic walking.

Ancora oggi c’è chi usa l’alpenstock come bastone da escursione ma anche come strumento di memoria. C’è chi lo incide con i nomi delle vette raggiunte o attacca (se le trova) le piastrine con raffigurati i rifugi che ha visitato. Il bastone da escursione diventa così un oggetto del ricordo e quindi di narrazione. Similmente a quanto facevano alcuni popoli nomadi, come gli aborigeni australiani, i quali legavano sui loro “bastoncini da viaggio” i materiali e gli oggetti che incontravano lungo il loro cammino oppure incidevano segni e simboli creando così una mappa del loro viaggio utile poi a raccontare qual cheavevano fatto, visto, immaginato. Seguendo questi esempi, il bastone – anche un semplice ramo raccolto ad inizio passeggiata – può diventare un valido strumento per memorizzare e registrare quello che accade nel corso di una uscita; una vera a propria mappa tridimensionale per ricordare, rivivere, connettere i dettagli, le informazioni e le emozioni vissute.

Il testo riprende l’intervento di Annibale Salsa realizzato al Geotrail del Dos Capèl. Per un approfondimento sul bastone come strumento di memoria e racconto si veda:

- la rivista Internazionale, n. 1521, anno 2023 - "L’invenzione della scrittura” - internazionale.it/sommario/1521 - in Allegato 2 l’articolo “Il potere della scrittura”

- la descrizione dell’esperienza didattica raccontata alla seguente pagina web

mammagiramondo.blogspot.com/2014/03/camminare-nel-bosco-con-i-bambini-un.html


2. DAL LIBRO DI VETTA ALLA POESIA NASCOSTA 

Inizialmente l’alpinista innalzava un ometto di sassi con accanto una bottiglia di vetro contenete un biglietto di carta, poi vennero portati dei quadernetti ben rinchiusi in sigillate cassette metalliche, oggi troviamo libretti ufficiali della SAT ma anche dei quaderni qualsiasi. Sono i “libri di vetta”, presenti sulle cime delle montagne già a partire da metà Ottocento: il primo di cui si ha notizia è datato 1857, collocato sull’Aneto; il più antico conservato dalla SAT è quello della Pala di San Martino, del 1878. Su questi “libri” l’alpinista ottocentesco scriveva per documentare l’impresa fatta, per rivendicare la prima ascensione o segnare la nuova via. L’escursionista di oggi, che sempre più raggiunge le vette grazie alle maggiori facilità d’accesso, non descrive il gesto alpinistico ma lascia traccia del proprio passaggio. Molti “libri di vetta”, negli ultimi decenni, si sono trasformati da documenti di interesse alpinistico a testimonianze di costume. Ma questa trasformazione è l’effetto delle sostanze che caratterizza tali “libri”: la voglia e la libertà di condivisione. I “libri di vetta” erano – e sono – degli spazi in cui esprimersi liberamente, senza restrizioni, consapevoli che gli unici lettori appartengono alla grande “tribù” degli amanti della montagna. 

Questo modello di scrittura libera insito nei “libri di vetta” può diventare uno strumento didattico di espressione delle emozioni. Create non un “libro” ma una poesia nascosta. scegliete un titolo, come se fosse il nome della “vostra” cima, e poi lasciate che ogni partecipante lasci la propria traccia descrivendo la propria esperienza in un solo verso, proprio come se compilasse la propria pagina del “libro di vetta” che non si lega alle pagine precedenti bensì rimanere autonoma, libera, indipendente. Per permettere ciò lasciate agli scriventi la visione solo del titolo e dell’ultimo verso scritto, nascondendo tutti gli altri versi. Eccola la poesia nascosta: quando tutti avranno scritto il proprio verso svelate 9 l’intera opera, che diverrà racconto corale di un’esperienza di viaggio in montagna, esattamente come lo sono i “libri di vetta”. 

Per un approfondimento sui libri di vetta si veda la pagina web della S.A.T sat.tn.it/sat/biblioteca-della-montagna/libridivetta/storia/ 


APPROFONDIMENTI

TRENTO FILM FESTIVAL

      Proposta formativa TRA NATURA E CINEMA: kit didattico per la formazione in classe

- per scaricare il pdf accedere alla pagina del sito del Trento Film Festival trentofestival.it/t4future/kit-didattico/. All’interno del kit didattico sono presenti due documentari realizzati in collaborazione con Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio:

      Segnaliamo anche il recente documentario presentato alla 71. edizione del Trento Film Festival e prodotto da Tsm|Accademia      della Montagna dedicato al tema dei rifugi alpini: 

relativa “guida alla visione” contattare il Trento Film Festival oppure Tsm|Accademia della Montagna.

Mostra ALPS: comprendere la montagna dedicata alle Alpi e alla comprensione della montagna visitabile fino al 25 febbraio presso Le Gallerie (Trento). Nei mesi autunnali sono previste per le scuole delle visite guidate.

Per maggiori informazioni contattare il servizio didattica della Fondazione Museo storico del Trentino (edu@museostorico.it) o visitare la pagina http://museostorico.it/exhibition/alps-comprendere-la-montagna/ Sono inoltre visionabili le slide di presentazione relative al Trento Film Festival utilizzate durante da Federica Pellegatti alla Summer School (vedi Allegato 3)


FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO

Piattaforme web: 

Mostra Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO. Fenomeni geologici e paesaggi umani, esposizione didattica itinerante e gratuita; è prevista la distribuzione del catalogo di approfondimento alla mostra.

Per informazioni e prenotazioni: http://tsm.tn.it/attivita/le-dolomiti-patrimonio- mondiale-unesco-fenomeni-geologici-e-        paesaggi-umani-mostra-itinerante


MUSE – MUSEO DEOLOGICO DELLE DOLOMITI DI PREDAZZO

Avifauna e fringuello alpino:

Cambiamenti climatici:

Sui grandi carnivori e in particolare sul lupo:

– scaricabile alla pagina lifewolfalps.eu/wp-content/uploads/2021/11/E2_manual-Lupus-in-Bufala-ITA.pdf




 Il tema della geologia trova perfetta sintesi nelle slide realizzate da Riccardo Tomasoni presenti come Allegato 4.

 Mostra Il governo del territorio in Trentino. Costruire lo spazio di vita della comunità anticipando il futuro, esposizione didattica itinerante e gratuita; è prevista la distribuzione di un catalogo di approfondimento alla mostra.

Per informazioni e prenotazioni: tsm.tn.it/attivita/mostra-didattica-itinerante-il-governo-del-territorio-in-trentino

Mostra Il paesaggio del Trentino. Un percorso tra natura e interventi umani, sposizione didattica itinerante e gratuita.


Per informazioni e prenotazioni: tsm.tn.it/attivita/mostra-didattica-itinerante-il-paesaggio-del-trentino

È possibile partecipare alle attività educativa di MUSE e Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, alcuni dei quali realizzati in       collaborazione con Tsm|step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, alle pagine web:



Il valore dell’inclusività, tema centrale nelle attività del MUSE (vedi: muse.it/etr/etr-info-visita/), può essere approfondito nel testo dell’intervento di Romana Scandolari presentato durante la Summer School (vedi Allegato 5).


MOUNTAINS FOR ALL

L’associazione ha un proprio sito internet mountains4all.org/en/faqs; segnaliamo inoltre:

Il documentario ha ricevuto la menzione speciale “quarta parete” alla 71. edizione del Trento Film Festival:  trentofestival.it/edizione-2023/quarta-parete/


BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO