Diritti e...dintorni

Mi presento: sono Susan B. Anthony

Ciao, sono Susan Brownell Anthony. Sono nata il 15 febbraio 1820 nella città di Massachusetts. La mia era una famiglia quacchera, protestante, che teneva molto all’uguaglianza e mi ha trasmesso questa sensibilità. Ho iniziato a farmi sentire quando avevo 17 anni e raccolsi petizioni contro la schiavitù. Dopo quel grande passo non mi fermai più. Nel 1851, quando avevo 31 anni, conobbi Elizabeth Cady Stanton, la mia migliore amica. Decidemmo anche di fondare insieme , un anno dopo, la New York Women’s State Temperance Society. Pensa che ci venne l’idea dopo che una gentilissima persona non mi fece parlare ad una conferenza. Poi, nel 1856 ho iniziato a lavorare come agente pure nella American Anti-Slavery Society e nel ’63 per uno dei lavori più importanti della mia vita: la Women’s Loyal National League! Fu la più grande campagna con 400.000 firme a sostegno contro la schiavitù. Ero felicissima! Nel 1866 fondai l’American Equal Rights Association per lottare contro l’ineguaglianza dei due generi e delle persone afro-americane. Due anni dopo, sempre con Elizabeth, inventammo un giornale che divenne subito famosissimo: THE REVOLUTION. Nell’89 fondammo la National Woman Suffrage Association, che nel 90 si unì alla American Woman Suffrage Association e insieme diventarono National American Woman Suffrage Association. Poi, nel 76, il nostro duo divenne un trio con Matilda Joslyn Gage, con cui scrivemmo ben sei volume de “LA STORIA DEL SUFFRAGIO FEMMINILE”. Direi che ci abbiamo un po’ preso la mano! Inoltre, io, Susan Anthony, fui la prima donna a votare. Era il 1872 e recatami a Rochester, mia città natale, votai. Subito venne chiamata la polizia ed io venni arrestata. Per via di tutte le cose corrette che avevo fatto in una vita in mezzo ad associazioni e legalità, nonostante io mi sia opposta a pagare la multa che mi spettava, mi hanno scarcerata. Allora lì vidi un fuoco verde speranza e quello sì, rimase acceso fino alla fine. Subito io ed Elizabeth decidemmo di chiedere un emendamento che portasse tutte le donne americane al voto.

Però non riuscii nemmeno a godermi questo senso di fierezza perché la mia fiamma si spense il 13 marzo 1906, avevo 86 anni e morì 14 anni, 5 mesi e 5 giorni prima dell’approvazione del DICIANNOVESIMO EMENDAMENTO che concedeva il diritto di voto alle donne.

Elena (classe seconda)