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UN ALTRO EPISODIO DI RAZZISMO NEGLI STADI

Durante la partita Hellas Verona-Brescia, valida per l’undicesima giornata di campionato di serie A, il calciatore del Brescia Mario Balotelli e’ stato vittima dell’ennesimo atto di razzismo nei suoi confronti. Il giocatore, nel corso della partita, proprio durante un’azione in cui si trovava nei pressi della bandierina del calcio d’angolo, si è accorto che dalla curva venivano intonati cori razzisti contro di lui. Per protesta, sdegno e dispiacere, Balotelli ha preso la palla con le mani, violando una regola del calcio e l’ha scaraventata verso la curva dell’Hellas Verona. La sanzione, cartellino giallo, è arrivata immediata da parte dell’arbitro, che in un secondo momento, appena si è reso conto di quello che stava accadendo lo ha revocato. Nello stesso momento Balotelli ha minacciato di abbandonare il campo, ma compagni di squadra e della squadra avversaria lo hanno convinto a rimanere. Sono stati momenti concitati, il gioco si è fermato per qualche minuto, tutte le telecamere dello stadio erano puntate sulla curva dell’Hellas Verona fino a quando lo speaker dello stadio ha annunciato che la partita sarebbe ricominciata ed ha invitato tutti alla calma ma soprattutto ha chiesto di far cessare i cori razzisti …. Dando lui stesso un calcio ai tifosi.

A fine partita nella conferenza stampa dell’allenatore dell’Hellas Verona,il mister ha affermato di non aver sentito nessun ululato ma solo fischi e che Balotelli si e’ inventato tutto per essere al centro dell,attenzione.

Il giudice sportivo, dopo aver esaminato i filmati dell’accaduto, ha deciso di squalificare il capo ultra dell’Hellas Verona con un daspo fino al 2030 e con la chiusura della curva per un turno. Non è la prima volta che Balotelli subisce azioni di questo tipo, visto che nel passato e’ stato vittima di razzismo anche se nessuna sanzioni era stata data ai colpevoli.

Crediamo che le sanzioni applicate dal giudice sportivo siano adeguate al comportamento tenuto da questo tifoso e da chi lo ha seguito, speriamo che in questo modo sia dia fine a questi comportamenti che rovinano lo spettacolo e il divertimento che dovrebbero essere la cosa più importante di un evento sportivo. Secondo noi questi sono casi che non dovrebbero mai succedere né nel mondo del calcio né altrove, perché nel mondo siamo tutti uguali e ci dobbiamo rispettare a vicenda senza guardare il colore della pelle.


ANDREA PIEROTTI (3ALSS)

GIACOMO RENZI (3ALSS)