Nei Volti Le Maschere, Nelle Maschere I Volti  

Questa pagina racconta e mostra il percorso che i ragazzi hanno affrontato nel 2017-18, dall’inizio dell’esperienza dei laboratori artistico-espressivi fino a giungere all’esito finale dal titolo Nei volti le maschere, nelle maschere i volti legato al progetto Are you creative?.

All’interno dei laboratori di Teatro, Musica e Arti grafiche e pittoriche, in questa prima annualità, i diversi gruppi di lavoro hanno avviato un percorso di riflessione su un tema comune: il valore del volto e del suo rapporto con la maschera. 

“È una sfida il viso: vi si iscrive la nostra storia. Porta i segni del nostro vissuto, del nostro passato. Manifesta la nostra singolarità di individui, ci fa essere unici.

È spazio di imprevedibili trasformazioni il volto.

Si fa continuamente maschera di gioia, di angoscia, di tenerezza, di dubbio…

Lo sguardo tenta sempre di afferrarne l’essere dietro l’apparire.”


“Cosa nascondi maschera? Qual è il tuo segreto? Come Plutone dio della notte e del mistero ti amava, a volte lasciamo che tu trasformi la nostra apparenza. Ci permetti di uscire da noi stessi per poi rientrarvi …

Ti indossiamo con leggerezza, a volte, o con fierezza esorcizzando le nostre paure.

Ci proteggi, ci nascondi, ci incanti quando, nel travestimento e nel gioco, lasciamo che tu ci rivesta con un sorriso.

Talvolta ci fai entrare in contatto col mistero e con forze che non comprendiamo e non controlliamo, con la natura e forse anche con l’animale che sta nascosto.”

(Tratto dal copione.) 



"Camminando camminando camminando"

Durante le prove

nel core del gruppo

una fiamma nasce.

Sicché divampa un fuoco

nel momento in cui

il primo piede è in scena,

e così i fanciullìn comincian...

... ad ardere di Vita!

Esito Finale

1Are you creative 2017-2018.mp4

Estratto dal video dell'esito finale.

Il volto è una parte essenziale di noi: si fa chiave della nostra individualità, ha la capacità di definirci in quanto esseri umani nella nostra unicità. Eppure non è mai uno solo, ma è in continuo mutamento. Lo attiviamo, lo modifichiamo, lo creiamo e lo ricreiamo tramite la mimica che diventa un tramite tra noi, come individui e il resto del mondo.

Non abbiamo un solo volto, quindi, ma molteplici. A volte i volti sono anche in contrasto tra loro, per cui crearsi delle maschere, un fatto naturale e necessario, diventa quasi spiritualmente provante.

Se il volto viene coperto da una maschera, il contatto con la realtà si perde. In fondo coprire il volto è come privare l’individuo della sua personalità per metterlo in condizione di poterne acquisire un’altra.

Questo da sempre. Del resto il mascheramento ha costituito una magia che non è mai tramontata e persiste nelle sue tante declinazioni: maschere tribali a quelle legate ai riti carnevaleschi che hanno permesso all’uomo di rompere, fin dall’antichità, seppure temporaneamente, gli assetti sociali; maschere dipinte che permettono agli attori di immedesimarsi nei personaggi e di acquisirne le caratteristiche; maschere bianche, prive di espressioni e di lineamenti, che possono raffigurare l’intera umanità e consentire a chi le guarda di immedesimarsi.