L'Euromotel di Gioia Tauro, in Calabria, era un Motel con ristorante, bar e piccolo market di proprietà dei Piromalli.
Fu confiscato alla cosca il 27 febbraio del 1984, ma solo 15 anni dopo si riuscì ad usare questo bene ormai dello stato per altri scopi.
Il 25 aprile del 1975 Giulio Andreotti, invece che passare questo giorno simbolico in una delle tante città simbolo della Resistenza e della lotta partigiana, decide di scendere in Calabria, a Gioia Tauro. Questo momento era talmente tanto attesto dai cittadini del paese, che lo ritenevano un'utopia: molti non si erano rassegnati però all'idea di abbandonare tutto e salire al nord in cerca di fortuna. Il ministro scese proprio a portare questa notizia: non era necessario salire al nord perchè il lavoro sarebbe arrivato al sud.
Ciò che però fa molto riflettere è il fatto che Andreotti, con tutti i bar disponibili, si sia fermato proprio all'Euromotel per un caffè: questo vuole dimostrare ancora una volta la potenza dei Piromalli.
Dopo la confisca definitiva del motel il 7 aprile del 1994, rimane privo di destinazione per 5 anni. Nel 1999 il comune decide che parte dell'edificio sarebbe diventato un centro di alta formazione professionale, ma nessuna impresa partecipa al bando, nonostante il ministero delle finanze avesse messo a disposizione un fondo di circa di 600 milioni di euro. Il giorno stesso della scadenza del bando, l'ex Euromotel viene incendiato, provocando gravi danni allo stabile. Il messaggio lanciato dalla cosca era chiaro: i beni della mafia sono intoccabili.
Nonostante ciò però, il processo di opposizione al potere mafioso prosegue in maniera irreversibile: viene indetto un secondo bando di gara per la ristrutturazione dell’ex albergo e iniziano così finalmente i lavori.