CLASSE II B

In viaggio con Dante:

una meravigliosa avventura

DANTE ALIGHIERI

DANTE ALIGHIERI: LA VITA

Nella sua vita due sono gli elementi che più incideranno sulla sua attività poetica: l’incontro con Beatrice e l’esilio (fu accusato di baratteria) per motivi politici in un periodo particolarmente burrascoso nella storia di Firenze e dell’Italia. Pur essendo Bice de Portinari la donna che egli esalterà nelle sue rime, Dante si sposò con Gemma Donati, un matrimonio combinato dai genitori a dodici anni.

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Dante (Durante) Alighieri nacque nel 1265 a Firenze da Alighiero di Bellincione e Bella degli Abati. Dante era ancora piccolo quando morì suo padre. La mamma invece è morta probabilmente dopo il parto.

La sua famiglia apparteneva alla piccola nobiltà, ma lui venne educato comunque come un esponente del ceto cittadino più elevato.

A nove anni, incontrò il suo primo amore: Beatrice. La incontrò il Primo di maggio, perché era usanza a Firenze, festeggiare, gli uomini con gli uomini e le femmine con le femmine; questo non valeva però per l’infanzia.

Poi una volta adulto dovette sposare Gemma Donati, scelta per lui dalla famiglia, da cui ebbe quattro figli: Jacopo Alighieri, Antonia Alighieri, Giovanni Alighieri e Pietro Alighieri.

Per Dante gli amici erano molto importanti e lui ha continuato a voler bene anche se molti sono morti prima di lui.

Insieme a Guido Guinizzelli e Guido Cavalcanti, Dante crea la corrente del “Dolce Stil Novo”.

Dante partecipò attivamente alla vita politica, era l’esponente della fazione dei guelfi bianchi. Nel 1300 divenne priore, ma successivamente, il partito dei guelfi neri organizzò un colpo di stato e salì al potere. Dante venne accusato falsamente di corruzione e condannato all’esilio.

Il poeta iniziò quindi a vagare per le corti dell’Italia settentrionale. E’ proprio durante l’esilio che Dante inizia a scrivere la Divina Commedia, la sua opera più famosa.

Non rivide più Firenze, morì in esilio nel settembre del 1321 a Ravenna.

(Carla Madaffari)

Le opere

Dante Alighieri è probabilmente il più famoso poeta italiano nel mondo e il padre della lingua italiana. La sua opera più famosa, la “Divina Commedia”, è universalmente considerata l’opera più grande scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale.

Oltre che poeta Dante era anche filosofo, teorico politico e linguista. Ha segnato talmente tanto la letteratura italiana nei secoli successivi che gli è stato dato il titolo di Sommo poeta.

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Ecco la lista delle principali opere di Dante Alighieri:


  • Le rime, nella raccolta troviamo tutta la poetica dell’autore, dai primi anni di gioventù lungo tutto il suo percorso letterario.

  • Vita Nova, Dante comincia a scriverla nel 1292, esattamente due anni dopo la morte di Beatrice.

  • Convivio, un trattato scritto in lingua volgare che diventa un’enciclopedia del sapere pratico. Non potendo più stare a Firenze, Dante viaggia di corte in corte a seconda delle opportunità che gli vengono offerte e prosegue nei suoi studi.

  • De vulgari eloquentia, trattato in latino su lingua e stile in cui Dante revisiona i diversi dialetti della lingua italiana con i loro difetti, compreso il fiorentino. Con quest’opera fonda la teoria di una lingua volgare che chiama “illustre”, frutto di un lavoro di pulizia portato avanti dagli scrittori italiani collettivamente. Si tratta del primo manifesto per la creazione di una lingua letteraria italiana nazionale.

  • De Monarchia, opera in latino, in cui dichiara che la monarchia universale è essenziale per la felicità terrestre degli uomini e che mai il potere imperiale deve sottomettersi a quello della Chiesa.

  • Divina Commedia, Dante comincia a scriverla nel 1306 e da quel momento ci lavora per tutta la vita. Il fatto di essere esiliato e di accettarlo fanno sì che lui cominci “a far parte per se stesso” e a smettere di tentare un forzato rientro a Firenze. La sua solitudine e la realtà diventano reali e Dante si stacca da una realtà che ritiene corrotta e ingiusta.

La Divina Commedia

La Divina Commedia è un poema scritto da Dante intorno al 1300, quando era già in esilio da Firenze, e vi lavorò fino al 1321. L'opera narra il viaggio immaginario compiuto dall'autore attraverso i tre regni dell'oltretomba, inferno, Purgatorio, Paradiso, ed è suddivisa in tre cantiche, corrispondenti ai tre luoghi attraversati dal Poeta.