Adolescenza in quarantena

di Giovanna Fischetto e Martina Spagnolo


ADOLESCENZA IN QUARANTENA

La nostra vita è cambiata molto sotto diversi aspetti da quando siamo in quarantena. Iniziata l’anno scorso e prolungata fino ad oggi, ci ha influenzato e continua a farlo ogni giorno.

All’inizio, ci siamo tutti spaventati e rattristati all’idea di questa nuova e pericolosa situazione, ma successivamente, in quanto adolescenti, abbiamo subito pensato che stare a casa e fare scuola online sarebbe stata un’esperienza che ci avrebbe migliorato le vite per un po’ e che qualche mese di riposo, così pensavamo, non ci avrebbe fatto male, ma anzi avrebbe soddisfatto i nostri bisogni di staccare la mente da tutto il resto.

Ovviamente ora ci rendiamo conto che tutto quello che abbiamo pensato non era ciò che volevamo davvero o almeno non era quello che ci aspettavamo, per cui abbiamo sottovalutato molto la situazione, credendo che tutto sarebbe tornato alla normalità in poco tempo. Oggi ci ritroviamo quindi a vivere i nostri giorni nella speranza e continuando a resistere, vorremmo ritornare tra i banchi di scuola, parlare normalmente con i nostri amici, abbracciarci e salutarci normalmente.

Stando in quarantena abbiamo imparato molte cose sulla vita, sia aspetti negativi che positivi, infatti abbiamo capito il vero significato di libertà, libertà di poter uscire e divertirsi, libertà di potersi salutare, libertà di stare in compagnia, libertà di poter fare tutte quelle piccole cose che a noi sembravano scontate ma che in realtà non lo sono, perché tutte queste cose sono la felicità, la nostra felicità e la bellezza della vita. E questi pensieri, queste riflessioni ci hanno fatto maturare e sviluppare il giusto ideale del senso della vita. Inoltre questa esperienza ha fatto nascere e rafforzare doti e passioni che non sapevamo di avere o che non erano del tutto espresse, io ad esempio sono riuscita a concentrarmi sul disegno, che ho da sempre amato, e l’ho migliorato grazie a questa situazione. Anche i social o altre app come netflix, ci hanno aiutato a trascorrere il nostro tempo con contenuti che a volte si sono rivelati anche costruttivi, come le notizie o i film e serie tv riguardanti la quarantena.

Ma un’altra cosa molto importante e fondamentale che abbiamo capito è stata l’importanza e la fortuna di avere una famiglia e di stare in famiglia, che è uno dei piaceri più belli che ci sia e a cui non abbiamo mai dato molte attenzioni, considerandola con superficialità.

Accanto agli aspetti positivi ci sono anche quelli negativi, che ci hanno portato sofferenza, malinconia, tristezza e sbalzi di umore, molto frequenti in noi adolescenti. Queste emozioni sono scaturite dalla mancanza di tutte quelle cose quotidiane che riempivano i nostri giorni e li rendevano pieni di vita ed entusiasmo. Questa perdita ha creato un vuoto dentro di noi che ogni giorno cerchiamo di colmare e riempire a poco a poco con nuove cose e facendo nuove esperienze.

Sicuramente questa nuova condizione non è facile ma ci insegna a lottare per quello che desideriamo, per i nostri bisogni e a desiderare di rendere il mondo un posto migliore per noi, un posto degno di essere vissuto.

Illustrazione: Giovanna Fischetto

Avevo 16 anni quando è iniziato tutto e quest’anno ne compierò 18. Non riesco a capacitarmi di questa cosa perché ho la sensazione che il tempo sia volato e soprattutto che sia stato tempo perso perché nel frattempo non è avvenuto nulla di effettivamente produttivo o significante. Nei giorni di lockdown totale, noi adolescenti ci siamo sentiti persi, privi di una libertà che prima davamo per scontata, ci siamo ritrovati costretti a rimanere in casa per molto tempo, senza vedere o trascorrere un po’ di tempo con i nostri amici, ma ci sono stati anche alcuni lati positivi. Ci sono stati lunghissimi momenti di riflessione, in cui ci siamo resi conto di quanta importanza abbia la realtà lì fuori, di quanto sia importante salvaguardare noi stessi, le nostre famiglie e tutte le persone che abbiamo attorno per sperare un giorno in un mondo migliore, in cui non ci saranno più questi problemi; uno dei fattori più rilevanti presenti in questo periodo è il web, i social network che sono stati gli unici mezzi per metterci in contatto con la gente esterna alle nostre case, grazie alle videochiamate e in particolar modo per poter continuare quello che è il nostro ciclo scolastico. Sono state naturalmente interrotte le lezioni in presenza, costringendoci a seguirle dietro uno schermo, senza avere un reale contatto e privandoci di quelle esperienze e quelle situazioni che solo grazie alla scuola si possono affrontare, come le gite d’ istruzione, le assemblee, le battute e gli sguardi tra noi studenti in classe, etc. Ci manca tutto questo e sappiamo che questi anni non torneranno più indietro, ma per evitare che si presentino nuovamente situazioni gravi e tristi come quelle create a causa del covid-19, dobbiamo attenerci alle regole, tenere le mascherine, igienizzare sempre le mani, evitare gli assembramenti. Durante questo periodo di chiusura abbiamo potuto usufruire del tempo libero, dando spazio a nuove passioni, come la danza, lo sport, il disegno, dedicando maggior tempo a noi stessi e trascorrendo più tempo accanto alle nostre famiglie, magari vedendo dei film insieme o tentando di cucinare e preparare qualche piatto curioso.