Illustrare il funzionamento del "timpano umano”
Pallina di polistirolo legata ad un filo,
2 Tamburelli,
1 bacchetta
Posizionare su una superficie piana i due tamburelli T1 e T2 alla distanza di circa 10cm l’uno dall’altro avendo cura di porre la membrana verso l’esterno.
Colpendo la membrana di T1 con la bacchetta, la pallina, che prima era appoggiata alla membrana di T2, si allontana da essa.
Percuotendo con la bacchetta la membrana del tamburo 1, quest’ultimo inizierà a vibrare, passando le vibrazioni a l l e m o l e c o l e d ’ a r i a , l e q u a l i , muovendosi di moto armonico, arrivano fino alla membrana del tamburo 2. Di conseguenza alla pallina di polistirolo, inizialmente in stato di quiete, vengono trasmesse le onde dovute alla propagazione del suono nell’aria e per questo si allontanerà dalla membrana.
Il timpano è la sottile membrana che sta tra l’orecchio esterno e quello medio e che garantisce il passaggio dei suoni dal condotto uditivo esterno a tre ossicini. Il timpano, colpito dai suoni, vibra. Tale vibrazione si trasmette ai tre ossicini, i quali si mettono in movimento. Il movimento di un ossicino determina il movimento di quello successivo. Dalla staffa (uno dei tre ossicini) il segnale sonoro passa alla coclea, la quale traduce il suono in un segnale nervoso.
Dunque attraverso questo esperimento possiamo facilmente capire il funzionamento del "timpano umano".