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ROSSELLA SPADA, "Le scelte della vita"


Spesso e volentieri i giovani vengono visti in malo modo e giudicati negativamente, uno dei luoghi comuni è proprio l’assenza di interesse verso la cultura e soprattutto verso i libri. Sarà davvero così?

Rossella Spada è una giovane scrittrice siracusana, studentessa presso il Liceo Tommaso Gargallo. Scrive perlopiù su una piattaforma online che si chiama “THe iNCIPIT” e ha riscosso molto successo, infatti è stata per ben due volte in testa alla classifica nazionale.

Esordisce in tutte le librerie con il suo primo libro: ”Le scelte della vita”. Un titolo forte così come tutta la storia, frutto dell’impegno di questa giovane ragazza e di tutto il suo amore per la scrittura.

Ecco la nostra chiacchierata:

Buongiorno Rossella, come è iniziato il tuo interesse per la scrittura?

La prima storia che ho scritto è il finale del cartone animato “Cuccioli cerca amici”. Non mi piaceva come finisse ed ecco che l’ho cambiata a modo mio, cercando di metterci un po’ di me stessa così come faccio adesso: adattando tutte le storie che scrivo al mio istinto e a ciò che sento.

Spesso si pensa che i giovani, soprattutto in fase adolescenziale, siano molto lontani dalla scrittura e dalla lettura. Ti andrebbe di parlarci della tua esperienza?

Penso anch’io che molti giovani siano distanti da questo mondo, secondo me la lettura deve esser interpretata come un hobby. Un’attività che deve piacerci perché altrimenti sarebbe come una punizione, non si leggerebbe veramente ma sarebbe solo un’illusione che creiamo mentre siamo immersi nelle parole che ci sembrano interminabili. Sarebbe bello se tutti i ragazzi leggessimo perché ci piace e non perché siamo costretti a farlo.

A diciotto anni le scelte che siamo chiamati a fare sembrano delle montagne insormontabili. È così anche per te?

Confermo, spesso non si ha la giusta maturità per scegliere correttamente. Tendiamo a seguire gli istinti. Cosa che però non è sempre negativa. Sarebbe monotono se tutto andasse liscio, senza sbagli e senza errori, senza impulsività. Sono più le scelte che sbagliamo che quelle giuste ma va bene così.

La protagonista del tuo primo libro “Le scelte della vita” segue il suo istinto? Sbaglia? E quando sbaglia, se ne pente?

Anna segue sempre i suoi istinti e se ne pente tantissimo. Molte volte sbaglia, cerca di rimediare ma quando sceglie di uscire da quel mondo (Anna è figlia di un capo mafia e cerca di seguire le orme del padre) accade qualcosa che la ostacola. Anna prima di Andrea (il figlio) era molto più impulsiva. La protagonista versione madre segue più la testa, riflette prima di agire ma non riuscirà forse mai a rimediare a tutti i suoi errori.

Dalla tua risposta, sembra che Anna sia una donna molto forte, nel corso della storia avremo questa impressione o ci saranno momenti di sconforto?

Quella di Anna non è una forza, è una maschera che nasconde incertezza. Anche Anna ha 18 anni e quindi non è ancora matura, ciò nonostante attraverserà dei momenti molto difficili, a tratti tragici. Il titolo che avevo dato al libro in precedenza era: “La ragazza di vetro” perché il vetro assomiglia al carattere di Anna, forte all’apparenza ma fragile in realtà. Se un bicchiere di vetro se cade si rompe a mille pezzi, il bicchiere è come se fosse Anna, che spesso cade e si frantuma, sparendo tra mille tragiche sventure che la tengono ostaggio in un mondo oscuro.

L’immagine che traspare dalle tue parole è sicuramente quella di un ambiente buio, quest’oscurità accomuna sia te che la protagonista?

Io e Anna siamo molto diverse, entrambe (come tutti) attraversiamo momenti difficili e bui e per questo siamo simili. Non sono però un capo mafia (ride), lei sì… Anna ne vive parecchi di momenti tristi, forse troppi.

Quali sono stati i tuoi modelli per ispirarti al personaggio di Anna?

Sicuramente Rosy Abate, la trama è un po’ simile e anche il sentimento d’amore che entrambe provano nei confronti dei loro figli. Rappresentano dei ruoli negativi ma tutte e due non hanno forse mai scelto liberamente.

Le donne all’interno del libro sono poche ma il personaggio principale riesce a concentrare tutte le attenzioni su di lei. Pensi che al giorno d’oggi ci sia bisogno di cura e reverenza nei confronti delle donne?

Assolutamente sì, rispetto al passato abbiamo fatto grandi passi avanti ma tanti ne dobbiamo ancor fare. E poi, diciamolo, noi donne siamo un passo avanti. Nella storia molti uomini cercano di ostacolare Anna senza mai riuscirci perché, indipendentemente dalle sue scelte, è una donna, forte come tutte le altre.

Altri aggettivi per descrivere il personaggio principale e il tuo primo libro: “Le scelte della vita”?

Anna è determinata, testarda e fragile.

La storia è avvincente, ma sono di parte, pieno di colpi di scena e il terzo lo sceglieranno i lettori, acquistando e leggendo il libro.

Rossella, oltre ad essere una ragazza attenta ai bisogni degli altri ed altruista, è una mia grandissima amica. L’amicizia è un po’ un fil rouge, che ci unisce e ci accomuna. Entrambi abbiamo l’esigenza di credere nell’amore e lo facciamo sia nella vita reale che nelle storie che scriviamo, “Le scelte della vita” è anche storia di amicizia, che supera ogni ostacolo. Ci sono conflitti interiori e lotta contro se stessi e contro gli altri. Io ho apprezzato tantissimo questo libro. Nonostante la storia sia molto lunga, non mi sono mai annoiato né distratto. Lasciatevi anche voi travolgere dalla meravigliosa storia di Rossella Spada.