In questo terribile avvenimento persero la vita 85 persone innocenti e ci furono più di 200 feriti:
Ciò che tiene vivo il ricordo di questo terribile avvenimento, più di tutti i segni che abbiamo elencato, sono i testimoni diretti. Tra i duecento feriti e le altre persone coinvolte, alcuni hanno deciso di raccontare la loro esperienza.
Uno di loro, Paolo Sacrati, ci ha narrato la sua storia. Stava aspettando la madre, a pochi metri da lei, mentre controllava l'orario del treno che avrebbero dovuto prendere, quando si è ritrovato improvvisamente sepolto vivo sotto le macerie. La madre e la nonna sono morte nell'esplosione, mentre lui fortunatamente si è salvato e ha deciso di tramandare il racconto della sua esperienza per non far spegnere il lume della memoria.
Intervista a Patrizia Poli
Intervista a Marina Gamberini
Intervista Tonino Braccia
"Ricordo di un ragazzo. Sergio Secci", a cura del Dipartimento delle arti di Bologna