docente: Annapaola Vacanti
collaboratore: Alessandro Lodovini
Ciascun gruppo ha scelto un’azione quotidiana da decostruire, indagandone criticamente lo stato di mediazione tecnologica. La ricostruzione storica ha posto l’evoluzione e la successiva obsolescenza degli artefatti (fisici e digitali) al centro delle trasformazioni sociali e culturali più rilevanti. La storia dell’azione diventa storia di oggetti e paradigmi di interazione, rivelando la non neutralità della tecnologia e palesando la responsabilità storica della cultura del progetto nella relazione uomo-macchina. La produzione di experience map basate su interviste a utenti reali, e l’analisi di sistema attraverso impact ripple canvas, completano il corpus di conoscenza sull'azione, necessario a formare un punto di vista critico e personale sul tema.
La sveglia segue gli sviluppi tecnologici del contesto e, tramite la sua digitalizzazione, corriamo il rischio di non staccare mai: il telefono diventa l’ultima cosa che vediamo prima di addormentarci e la prima da svegli, abbattendo la separazione fra lo stato di sonno e di veglia. Tempo privato, sociale e lavorativo si sovrappongono diventando indistinguibili.
Tecnologie come il Network Time Protocol e gli orologi atomici garantiscono una sincronizzazione millimetrica indispensabile per la gestione di sistemi globali, ma al contempo influenzano la sfera personale, imponendo ritmi di vita frenetici e alienanti. La precisione, da strumento utile, si trasforma in fonte di pressione costante, alimentando ansia e stress.
Dalle grida degli operatori delle borse al silenzio degli algoritmi e delle piattaforme digitali, si sviluppa un processo di trasformazione che non si limita ai mercati, ma coinvolge il rapporto stesso tra uomo e innovazione. Ogni fase di questa evoluzione testimonia un costante tentativo di gestire l’incertezza e il rischio, riflettendo le ambizioni e le fragilità della società.
Sebbene la firma digitale rappresenti un’innovazione, non ha completamente sostituito la firma analogica. La continua alternanza di questi metodi porta a un indebolimento del significato stesso del gesto identificativo: nel caso della firma analogica, il segno tende a diventare sempre più approssimativo, riducendo la percezione del gesto a un semplice automatismo.
Contrariamente a quanto si pensi, l’utilizzo di supporti tecnologici nel mondo del dating è stato introdotto ben prima dell’avvento delle app di incontri. Nel corso del tempo, l’analogico e il digitale si sono intrecciati, demistificando l’idea sempre più radicata del dating online come esperienza esclusivamente alienante.
La transizione dal cinema, contesto esclusivo con contenuti limitati e selezionati, a una molteplicità di supporti tecnologici come smartphone, tablet e personal computer ha portato a una crescita esponenziale dell’offerta di contenuti, trasformando la fruizione audiovisiva in un’esperienza frammentata ma allo stesso tempo potenzialmente continua e guidata da algoritmi progettati per massimizzare il coinvolgimento.