docente: Michele Galluzzo
collaboratore: Simone Cavallin
La società contemporanea, sempre più frenetica, è ricca di stimoli visivi e sonori. Al rumore della modernità si aggiunge quello virtuale dei social, che obbligano all'iperconnessione influendo sulla salute psicofisica: è difficile trovare spazi per la riflessione personale e il silenzio è spesso tralasciato. Attraverso la progettazione di un magazine trimestrale chiamato "Intervallo", si intende ragionare sulla necessità di individuare momenti di pausa nella vita quotidiana. Il silenzio in questo caso non va inteso come assenza di suono, quanto piuttosto come spazio di pausa meditativa caratterizzato da una condizione ottimale per ascoltare consapevolmente l'ambiente astraendosi dal rumore del presente.
Negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato interesse per tematiche e riflessioni che coinvolgono il femminismo, attenzione che ha trovato spazio e voce attraverso diversi media tra cui le piattaforme social. Al contempo, il mercato editoriale è stato rivoluzionato dall'espansione di pubblicazioni indipendenti, promotrici di un'informazione volta all'emancipazione della donna, alla diffusione di prospettive intersezionali, alla contestazione del patriarcato. Il progetto mira a rendere la versione di testi un atto concreto di attivismo, divulgando in italiano contributi di narrativa e saggistica rilevanti in una prospettiva di sostenibilità umana transfemminista, intersezionale, anticapitalista e ambientalista.
Nel corso dei secoli, abbiamo sviluppato un distacco nei confronti della morte degli animali domestici che ha avuto conseguenze sul nostro modo di relazionarci a essa. Trattando questa perdita come un tabù portiamo le persone a vivere il dolore privatamente e con vergogna e, non comprendendolo del tutto, non abbiamo la possibilità di superarlo. Ci si propone di rendere noto il processo di elaborazione del lutto per la perdita di un animale domestico, in particolare del cane, riconoscendone la sua complessità emotiva. Il progetto consiste in una collana di tascabili che racconta le molteplici analogie con le pratiche e i rituali che caratterizzano il lutto umano: fotografie, dipinti o altri oggetti simbolici, pratiche religiose o riti privati.