Le proposte per l'estate sono stati due romanzi del giovane scrittore Marco Erba: nato nel 1981, insegna lettere in un liceo milanese.
"Fra me e te", il suo primo romanzo, si è aggiudicato il Premio Galdus e il Premio Città di Cuneo, Sezione Scuole. Sempre con Rizzoli ha pubblicato "Quando mi riconoscerai", "Città d'argento" (Premio speciale della giuria Castello di Sanguinetto, Premio Il gigante delle Langhe) e ha curato "Ci baciamo a settembre", una raccolta di racconti scritti dagli studenti durante il lockdown.
Agli studenti è stata assegnata la lettura di "Città d'argento" e del suo ultimo romanzo, "Il male che hai dentro", molto apprezzato dalla critica.
Il padre di Greta, protagonista del libro, ha un viso che dimostra il suo passato molto vissuto, caratterizzato da un evento in particolare: la strage di Srebrenica. Ha le occhiaie, simbolo di stanchezza, una particolare… accenna ad un minimo sorriso forzato e indossa gli occhiali, forse perché tutto il male che ha passato con il tempo gli ha offuscato la vista e ha bisogno di lenti abbastanza graduate affinché possa tornare a vedere quanto in realtà sia bella la vita e quanto ad oggi sia riuscito a salvare se stesso e sua figlia.
Riccardo B.
Ho deciso di concentrarmi sul personaggio che ho preferito anche perché la sua descrizione mi permette di realizzare un avatar abbastanza simile alla presentazione che l'autore offre nel romanzo.
In "Città d’argento" di Marco Erba, Markos è descritto come un giovane di aspetto robusto e atletico, con capelli scuri e occhi penetranti, ho trovato le altre caratteristiche grazie alle immagini di Google per capire l'aspetto fisico di un ragazzo bosniaco.
Guido C.
Ho indicato i seguenti termini:
- integrazione, nazionalità e immigrazione: perché il romanzo esplora il difficile processo di integrazione-inclusione dei ragazzi di origine straniera che ancora li vede come “ diversi” come per dire la scuola li integra ma la società li esclude.
- discriminazione, razzismo, adolescenza, Instagram e amicizia: dove appunto si descrivono episodi di razzismo e discriminazione che i personaggi come Greta e suo padre Edin vivono. Inoltre viene evidenziato come il pregiudizio possa influenzare la vita dei personaggi. Infatti Greta avrebbe voluto diventare amica di Anna ma per il solo fatto che suo padre era di origine musulmana le era stato impedito di frequentarla. Anna, condizionata dalla sua famiglia , rifiutava qualsiasi contatto anche attraverso i social. Inoltre si evidenzia come la precarietà economica delle famiglie, come quella di Anna, rappresenta una realtà di molte famiglie italiane che lottano per sopravvivere in un contesto difficile aumentando cosi quello che è il divario sociale (infatti Anna e la sua famiglia si erano trasferiti dalla provincia di Brescia a Milano in seguito al licenziamento del padre che aveva trovato posto in un'azienda meccanica grazie ad un cugino).
Leonardo F.
Le parole che ho utilizzato rappresentano i punti principali del libro. Ho scelto la parola identità come la principale perché Greta e Marko si amano lo stesso anche se hanno identità e origini diverse: uno è infatti serbo e l’altra bosniaca. Ho poi evidenziato anche la parola amore per le ragioni precedentemente esposte. Altre due parole sono: passato e presente; questo perché il passato delle due popolazioni è molto travagliato ma non deve impedire la nascita di un presente sano come quello di Greta e Marko.
Gli altri termini indicano argomenti, luoghi e cose presenti nella vicenda.
Federico B.
Ho scelto la parola perdono perché Greta perdona la sua rivale e la parola guerra dato che si parla della guerra in Bosnia. Srebenica è il nome della città "fondamentale nel libro" mentre il termine "pita" rimanda ad un vero simbolo della Bosnia: è un cibo locale che a Greta piace anche perché le ricorda la nonna, una persona importante per lei Amore e amicizia sono sentimenti molto presenti nella storia soprattutto in riferimento al forte legame tra Faris e suo padre "bosniacco" ovvero bosniaco mussulmano.
Sebastiano D.
Nel romanzo "Il male che hai dentro" Cristian viene descritto principalmente attraverso i suoi tratti psicologici e il suo conflitto interiore, ma ci sono anche accenni al suo aspetto fisico. Cristian è un ragazzo dall’aspetto abbastanza comune, ma con alcuni dettagli che riflettono il suo stato d’animo. Ha un'aria cupa, che rispecchia il suo malessere interiore. Il suo volto spesso è contratto, con lineamenti che trasmettono una tensione emotiva latente. Potrebbe essere descritto come un adolescente dal fisico robusto, il che suggerisce che abbia una presenza fisica piuttosto marcata, ma senza dettagli troppo specifici su altezza o corporatura esatta. Il suo abbigliamento tende a essere semplice e funzionale, spesso scelto senza particolare cura, come se non gli importasse molto del suo aspetto esteriore. Questi dettagli contribuiscono a rafforzare l’immagine di un ragazzo introverso e poco attento a come appare agli altri, più concentrato sul suo tumulto interiore che su come viene visto dal mondo esterno.
Nicolò L.
E' un uomo sui quarant’anni, dai capelli e il pizzetto sale e pepe, espressione che vuole indicare la crescita di alcuni ciuffi bianchi come ad evidenziare l’età non più giovanile, e un viso dolce con occhi buoni su cui indosso occhiali scuri. Con questa descrizione, l’autore evidenzia il carattere e la personalità dell'uomo: sereno, nonostante i pregiudizi, altruista e generoso. Tali caratteristiche si riflettono anche nel lavoro da infermiere: è una persona che mette sempre gli altri al primo posto, senza però pensare alle conseguenze che si possono ripercuotere su di lui. Mike è, infatti, disprezzato da molti per la sua omosessualità, tutt’oggi non accettata, come si vede nella relazione con Paolo Cerri e con Federico, suo figlio.
Ha un ruolo trainante nella vicenda ed è importante sia riguardo a Christian, che lo considera come uno zio nonostante lui sia solo il suo allenatore di ciclismo, sia verso Elisa, che si ritroverà improvvisamente più legata a Mike di quanto all’inizio ci si potrebbe aspettare: entrambi superano momenti di disagio e subbuglio grazie al suo aiuto, ma non solo, trovano in Mike un rifugio sicuro e distante da una società egoista e soffocante, che permette loro di esprimersi liberamente. Ritengo quindi questo personaggio fondamentale per la crescita personale dei ragazzi, protagonisti del romanzo.
Nell’immagine ho scelto questo giallo sulle tonalità del marrone per attribuire ed esprimere la sua aura tranquilla e buona, ma anche per trasmettere il calore che si trova nelle persone che ti stanno accanto nei momenti più bui, indipendentemente dal legame di sangue. Inoltre, ho cercato di conferirgli quel viso tanto buono su cui insiste l'autore.
Cecilia M.
E' un ragazzo che frequenta la seconda liceo scientifico a Ombregno con Lastrate. Il suo vero nome è Angelo.
Ha occhi azzurri come lame affilate, che brillano di cattiveria. Il suo sguardo è profondo ed i capelli sono biondo cenere. Il sorriso di Mare è seducente, ma al contempo crudele. Le sue mani sono forti ma delicate ed ha un fisico atletico. E’ un ragazzo bello ed attraente.
Mare sembra tenere il mondo in pugno. Ha una personalità carismatica e si dimostra sempre spavaldo e sicuro di sé.
Prova un piacere sadico nell'umiliare gli altri, con crudeltà calcolata. Lo fa perché vuole tenere tutti sotto controllo ed il suo gioco meschino funziona: è il leader del gruppo, il re di una corte di ragazzi deboli che lo idolatrano. Nick e Ghost, i suoi discepoli, sono lo strumento attraverso il quale Mare esercita il suo potere. Sono loro che ridono alle sue battute discutibili e partecipano alle sue azioni deplorevoli, insieme a quelli che non trovano il coraggio di opporsi o di difendere le vittime delle sue vessazioni.
Mare ha una ragazza bellissima che si chiama Eli. Inizialmente lei lo vede come il ragazzo ideale: attraente, dolce, capace di farla sentire speciale. Tuttavia, con il progredire della loro relazione, emergono i lati oscuri di Mare; inizia a controllarle il cellulare oppure le chiede di cambiarsi d'abito. Eli accetta tutto perché è innamorata di lui.
L’atteggiamento di Mare però diventa sempre più soffocante e possessivo, rivelando che il suo amore è basato sul controllo, non su un vero sentimento di affetto.
Pur di mantenere il suo dominio su Eli, il ragazzo ne sfrutta le insicurezze e la ricatta. Usa il suo fascino per manipolarla emotivamente, rendendola sempre più dipendente da lui. Mare considera Eli una sua proprietà e la ragazza lentamente inizia a rendersene conto anche se è intrappolata, intossicata da una relazione che si trascina tra mancanze di rispetto, ricatti e piagnistei.
Saranno gli eventi della vita e l'affetto delle persone care a portare la ragazza a guardare Mare per ciò che è realmente: una persona vuota ed insicura, che cerca di compensare le proprie debolezze esercitando potere sugli altri.
Matteo P.
E' un'adolescente dal fisico perfetto, con un viso dolce, pulito e incantevole,
Sa sempre come vestirsi, è sempre impeccabile. Il suo carattere è splendido, sempre educata e gentile, una ragazza bellissima in tutto e per tutto, invidiata dalle sue compagne di classe e amata da Mare. Purtroppo però la realtà è un altra; la sua relazione si rivelerà tossica e la porterà a soffrire tanto e a capire che Mare non è il ragazzo giusto per lei.
Capirà l’importanza di amare se stessa senza condizionamenti. Essere ammirata non vuol dire essere rispettata.
Il suo personaggio, apparentemente forte, si rivela in realtà molto fragile, concedendo a Mare la possibilità di controllarla e di gestirla; lei, purtroppo, capirà troppo tardi questa cosa, ma nonostante ciò troverà la forza di lasciarlo e andare avanti.
Cecilia R., Leila D., Daria L.
Elisa detta Eli è il personaggio femminile che ho scelto, una ragazza che frequenta il liceo scientifico e vive ad Ombregno, un piccolo paesino vicino a Lastrate. Eli è la ragazza di Mare il boss della compagnia che decide e comanda su tutto il gruppo.
Eli è un a ragazza di 16 anni, con le sue insicurezze e le sue paure, non è tanto brava a scuola ma è molto bella: infatti piace a tutti i ragazzi del paese.
Ha una famiglia molto unita ed uno zio che adora e che la aiuterà a riflettere sulle sue scelte. Eli oltre ad essere bella è anche molto sensibile e spesso non accetta i comportamenti da bullo di Mare. Alla fine del romanzo Eli farà le sue scelte abbandonando il gruppo.
Francesco V.
Sara P.
Ho inserito queste venti parole chiave perché, analizzando bene il libro, le ritroviamo spesso tra le pagine ad indicare le tematiche principali affrontate dall'autore.
Ad esempio, la parola "solitudine" è l'emozione che prova Cristian all'inizio a causa della mancanza di Eli ma è sentita anche da Cazzoridi dopo la festa in piscina; il termine “traumi” è legato in particolare agli eventi che accadono spesso nella vita di Eli.
Alessandro A.
Ho scelto questi termini che, uniti insieme, permettono di capire la trama del romanzo.
Nicolo' M.
Facendo riferimento alla prima parte della storia, esploriamo la situazione di Mike - ricordando chi è e (in contrasto) cosa lo tormenta ogni giorno della sua vita quotidiana - e quella di Federico - comprendendo gli abusi subiti dal padre, ma anche dagli “amici” e i suoi collegamenti a Mike, presagendo gli eventi nel finale in cui vediamo questi ultimi finalmente interagire; ci viene data una spiegazione del loro rapporto, veniamo a scoprire che Federico è stato il tormentatore di Mike per tutto il libro, dando un nuovo e più profondo significato a quelle scene.
Soprattutto, si comprendono i loro sentimenti: Federico e la rabbia che rivolge contro Mike, ma è semplicemente il dolore che prova nel sentirsi non amato dal padre; tale emozione si trasforma in vergogna verso se stesso, dopo la morte di Mike, il quale prova pena prima di morire, per il ragazzino che sta solo cercando disperatamente un modo per buttare fuori il male che ha dentro
Chiara C.
Le parole scelte per il cruciverba richiamano tutte le tematiche trattate all'interno del romanzo e per noi sono le più significative, come bullismo, omofobia e soprattutto amori tossici. Nel cruciverba abbiamo deciso di trattare più argomenti e non solo uno in specifico, per poter toccare ogni tema presente.
Pensiamo che ogni persona abbia una propria identità e provi sentimenti diversi. Tali diversità non vengono sempre accettate da tutti e ciò porta ad incomprensioni e dissapori: accettare quello che non conosciamo non è sicuramente facile, soprattutto perché ignoriamo eventuali possibili effetti.
La scelta delle parole del cruciverba rappresenta l’accettazione e il tentativo di ampliare il nostro pensiero e le nostre prospettive.
Cecilia R., Leila D., Daria L.
Ho scelto di focalizzarmi e di realizzare la nuvola di parole trattando l’argomento del bullismo, tema molto importante e sempre delicato da raccontare.
E’ un argomento che mi sta molto a cuore e ritengo fondamentale comprenderlo per non commettere errori.
L’immagine infatti, oltre a legarsi a molte parole attinenti al bullismo, contiene un significato molto importante attraverso una semplice frase ma d’impatto: “Stop Bullismo”.
Massimo N.
Ho scelto di realizzare la mia "nuvola" con queste parole perché tali termini riassumono i momenti più importanti della vicenda tra Mike e Federico e trasmettono i sentimenti fondamentali del rapporto tra i due personaggi.
Jessica T.
Le parole utilizzate per la creazione della nostra nuvola sono molto forti e toccanti in quanto richiamano le tematiche della violenza fisica e psicologica. Abbiamo scelto questi termini perché, ad oggi, purtroppo, li sentiamo molto spesso sui social, al telegiornale e sui giornali.
Ogni parola rappresenta situazioni di estrema attualità che rispecchiano il preoccupante disagio sociale collettivo.
Viviamo convinti di essere unici e di poter godere di ogni diritto di prevaricazione sugli altri senza preoccuparci minimamente dei sentimenti altrui; questa condizione ci porta a non rispettare gli altri.
Evidenziare parole “ forti” come quelle da noi selezionate dovrebbe indurre alla riflessione per rendere consapevoli tutti che è fondamentale non ledere chi ci sta accanto.
Cecilia R., Leila D., Daria L.
Uno dei temi principali trattati nel romanzo ”Il male che hai dentro” di Marco Erba è la famiglia. Questo è il motivo per cui ho scelto questo termine come punto di partenza per realizzare la nuvola di parole.
Nel romanzo l’autore ci descrive diverse tipologie di famiglie, tutte con peculiarità diverse, ma caratterizzate da un comune denominatore, ossia l’imperfezione, infatti nessuna di queste è perfetta.
Lo scrittore ci presenta dei modelli familiari ben lontani dalla concezione ideale di nucleo familiare.
Cristian è un ragazzo in affido e dunque non ha legami di sangue con i genitori affidatari; nonostante l’amore che essi gli manifestano, all’inizio non riesce a vedere altro che il disprezzo dei compagni che lo etichettano come diverso.
Cazzoridi vive schiacciato dalla costante autorità del padre che lo porta a sviluppare una forte insicurezza riguardo alle sue debolezze, mentre lui vorrebbe che il padre si sforzasse di comprenderlo.
Elisa si trova in conflitto con sua madre perché si sente giudicata da lei per il modo in cui si veste e per i voti che prende a scuola, ma nonostante ciò trova conforto nella figura del padre che smorza la tensione fra le due.
Federico T.
Leona Woods era una scienziata pazzesca, una delle poche donne che ha lavorato al Progetto Manhattan, quello che ha portato alla creazione della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Aveva solo 23 anni quando ha iniziato a lavorare a questo progetto super importante. Era una fisica e chimica, ed è stata l'unica donna a collaborare con il team che ha costruito il primo reattore nucleare funzionante. Oltre ad essere super intelligente, ha continuato a lavorare su numerosi altri progetti scientifici anche dopo la guerra. Era davvero una pioniera!
Andrea S.
Ho scelto queste parole perché credo che rappresentino i concetti più importanti che ho trovato nella “Donna della bomba atomica” di Gabriella Greison. Leona Woods è una delle poche donne che ha partecipato al Progetto Manhattan, dove è stata creata la prima bomba atomica, e mi ha colpito sapere che ha lavorato con scienziati famosi come Oppenheimer, Fermi e Compton.
Termini come fissione nucleare, scissione dell’atomo e Uranio 235 sono essenziali perché spiegano la scienza che ha reso possibile la creazione di Little Boy e Fat Man, le bombe che hanno distrutto Hiroshima e Nagasaki. Anche se ammiro la scienza dietro queste scoperte, mi fa riflettere pensare a quanto sia stato distruttivo tutto questo, con le conseguenze delle radiazioni e delle malattie come il tumore.
Ho scelto parole come reazione a catena, radioattivo e arma nucleare perché sono legate al pericolo e alla potenza di queste invenzioni. Ma mi interessano anche concetti come scienze, Premio Nobel e donna scienziata, perché mostrano come scienziati come Leona Woods abbiano avuto un ruolo fondamentale, nonostante fossero in minoranza in un campo dominato dagli uomini.
Queste parole, secondo me, raccontano il contrasto tra la grandezza della scienza e il rischio che porta. Mi fanno pensare a come una scoperta possa cambiare il mondo, in meglio o in peggio, e a quanto sia difficile capire fino a che punto spingersi quando si tratta di progresso.
Andrea S.