La scrittrice presenta il libro "Bari Sardo e i suoi martiri. Ai Caduti e ai combattenti di tutte le guerre." (Aipsa edizioni, dicembre 2019). Il libro prende avvio il 24 maggio 1915, quando anche in Sardegna giunse un terribile annuncio: Vittorio Emanuele, Re d'Italia, aveva dichiarato guerra all'Impero asburgico. I cannoni tuoneranno fino al 1918 e fu una strage di uomini e di luoghi. L'autrice racconta le vicende della Grande Guerra vissuta dai sardi, ma va oltre il Carso e l'Isonzo, in una narrazione che si snoda tra le guerre in Africa Orientale, in Spagna, e lungo il devastante Secondo conflitto mondiale, fuori e dentro l'isola.

Gian Luisa Carracoi ha scelto di studiare una comunità e di quella parla, non limitandosi a raccontare unicamente le vicende dei soldati al fronte, ma presentando la storia nel suo insieme, cosicché lo sguardo passa dal prima al dopo, anche dentro il paese di Bari Sardo e l'Ogliastra, lungo un filo che si dipana fino al 1945 e i terribili bombardamenti sulla Sardegna.

La puntuale ricerca archivistica, svolta principalmente presso gli Archivi di Stato di Cagliari e Nuoro e in quello diocesano di Lanusei, si è spinta, per un intreccio di storie, fino all'Università Bocconi di Milano e alla Ca' Foscari di Venezia.

Al meticoloso studio d'archivio, si affianca la preziosa testimonianza orale degli anziani del paese, alcuni centenari e ultracentenari.

La seconda parte del libro abbraccia, invece, una preziosa testimonianza ricevuta dall'autrice dal racconto del S. Ten. Averardo Amadio, 65° batteria, III settore Guardia Frontiera schierato a difesa dell'aeroporto di Elmas durante il secondo conflitto, il quale nel paese di Bari Sardo perse il suo amico d'infanzia, un giovane sottotenente di Verona, a capo di una piccola compagnia di genieri. Considerati dei martiri, ricevettero tutte le onorificenze dal Generale Adolfo Sardi in persona e dal Generale della Brigata Sassari Giuseppe Musinu.

La Grande Storia nello studio dell'autrice diventa memoria e conoscenza feconda, in particolare per le nuove generazioni.