Cinema e teatro

Vivere senza privacy🤳 (12/01/23)

Titolo: The Circle

Regia: James Ponsoldt

Produzione: EuropaCorp e altri, 2017

Genere: film drammatico

Il film ha come protagonista Mae Holland (Emma Watson), una ragazza che, in un periodo difficile della vita, fa una scelta che si rivelerà sbagliata: entrare nella società di The Circle per occuparsi di social media e tecnologia, diventando sempre più partecipe di una vita senza privacy e colma di falsità.

A nostro parere, malgrado il film sottolinei l'importanza della privacy, il confronto con la realtà di oggi proposto da "The Circle" risulta eccessivo e a tratti non veritiero, ma solamente estremizzato. Recensendo questo film non gli diamo una valutazione particolarmente positiva per via della cattiva sceneggiatura e della mancata conclusione di dettagli introdotti, a nostro avviso, senza un senso logico nel corso del film.

Matteo Amadori, Maddalena Cenedese, Chiara Mauriello, Alice Marzorati, Carlo Tosetti 3LA

Una famiglia in cammino 🚐 (09/01/23)

Titolo: Little Miss Sunshine

Regia: Jonathan Dayton e Valerie Faris

Produzione: Fox Searchlight Pictures e altri, 2006

Genere: film comico/drammatico

Little Miss Sunshine è un film comico-drammatico uscito nel 2006 che tratta dei difficili rapporti di una famiglia del New Mexico. Ogni membro della famiglia ha un diverso problema che lo rende un perdente agli occhi degli altri, ma durante il viaggio intrapreso da essi verso la California, al fine di portare la figlia a un concorso di bellezza, anche grazie a strani e esilaranti imprevisti, riusciranno a comprendere il valore della famiglia e a capire che, solo grazie a essa, i suoi membri sarebbero potuti diventare dei veri vincenti.

La visione di questo film non è particolarmente pesante o difficile anche perché gli argomenti trattati, pur essendo molto delicati, vengono alleggeriti da un linguaggio semplice e un sottofondo comico.

Consigliamo perciò la visione di questo film a qualsiasi tipo di pubblico in quanto il messaggio che trasmette è adatto a tutte le età e inoltre riesce a strappare un sorriso.

Giandiego Cairoli, Elisa Esposti, Marta Guzzetti, Daniele Moruzzi, Federico Rozzi 3LA

Il rivoluzionario tra i banchi di scuola (21/12/21)

Titolo: L'attimo fuggente [titolo originale: Dead Poets Society]

Regia: Peter Weir

Produzione: Touchstone Pictures, 1989

Genere: film drammatico

Mi sembra un film che propone tanti spunti di riflessione e in generale mi ha coinvolto dall'inizio alla fine. È una storia che parla di coraggio, di rivoluzione, di passione: potrebbe quasi far nascere una ribellione individuale o di massa, per quel che mi riguarda... Salire sui banchi o marciare nella neve non sarebbero cattive idee, in effetti.

Carolina Besurga 3LB

Un film con un significato profondo. Ti fa riflettere su come il rapporto con la famiglia sia importante, dato che è composta dalle persone che ti accompagneranno per tutta la vita, e avere un brutto rapporto con loro non ti permette di vivere nel migliore dei modi. La scena che mi ha colpito di più è stata la morte del protagonista (Neil).

Alice Formentoni 3LB

Un film che ti fa riflettere. Vengono messe a confronto due personalità contrastanti, il rigore e la libertà di pensiero. Queste due personalità sono interpretate da personaggi che si scontrano per tutto il film. Portandoti a schierarti da una parte o dall'altra.

Leonardo Grassi 3LB

Film bello, semplice da capire, ma con significato profondo. Finito in modo catastrofico con la morte del protagonista, a causa della vita che lo avrebbe aspettato a causa del padre oppressivo

Nicholas Pizzi 3LB

Questo film ci lascia molto da imparare: "Carpe Diem", un motto che dovremmo tenere a cuore. Due scene sono state molto significative per me: la morte di Neil e la fuoriuscita del professore di letteratura. La morte di Neil mi ha lasciato con qualche lacrima... Come può essere un padre così crudele? Invece, riguardo alla fuoriuscita del professore, questa mi ha impressionato perché gli studenti erano fedeli a lui e gli volevano bene, come se il loro rapporto andasse oltre a quello scolastico, come se l'avessero preso come un amico.

Francesca Ratti 3LB

Credo che in questo film Robin Williams abbia interpretato alla perfezione il ruolo del professore “rivoluzionario”. Assolutamente da vedere almeno una volta nella vita e rivederlo almeno due.

Nicolò Sartorio 3LB

“L’attimo fuggente” è un film che ci sensibilizza per quanto riguarda molti argomenti. Un tema che mi ha toccato tanto è stata l’incomprensione tra i membri della famiglia di Neil e la convinzione del padre di non far inseguire i sogni al proprio figlio nonostante tutto il dolore che avrebbe provocato.

Valentina Vitiello 3LB

Una rosa per la speranza e la libertà (13/03/21)

Titolo: La Rosa Bianca - Sophie Scholl

Regia: Marc Rothemund

Produzione: Goldkind FilmProduktion, Broth Film, 2005

Genere: film drammatico/biografico

Protagonista indiscusso di molti film e libri, il regime nazista viene presentato ne “La rosa bianca” da un’altra prospettiva, quella dell’opposizione. Infatti, i casi di rivolta e insurrezioni partigiane scarseggiano nella storia del Reich, ma ci sono stati, seppur in numero irrilevante rispetto alle resistenze che nel corso della seconda guerra mondiale hanno fatto sentire la loro voce. E proprio perché ci sono state persone che hanno dato la loro vita in nome dei propri ideali, è giusto e doveroso ricordarli.

“La rosa bianca” testimonia la storia della studentessa Sophie Scholl, che, insieme al fratello e un gruppo di amici, ha perso la vita in nome della virtù più alta. La libertà di pensiero.

La studentessa e il fratello vengono catturati e sottoposti a processo con l’accusa di volantinaggio e cospirazionismo contro il regime hitleriano. La gente, dice Sophie durante l’interrogatorio, è stanca della guerra. Guerra crudele portatrice di morte e devastazione. Guerra che sopprime e che lacera. Guerra, che voi pensate sia gloriosa regina innalzatrice di lode e potenza. Ma se ora sono io al banco degli imputati, con il cappio già al collo che stringe soffocandomi, un giorno voi vi troverete al mio posto. E mentre io potrò considerarmi libera, voi rimarrete per sempre legati alle catene della crudeltà e del rimorso.

Arriverà quel giorno per i gerarchi nazisti, e la morte di Sophie non sarà sprecata. L’eco della sua voce risuonerà coraggiosa in tutta l’Europa. Libertà, pace, amore, uguaglianza.

Come maestosi albatri dalle grandi ali, milioni di volantini nevicheranno sulle fredde terre desolate di un continente devastato da conflitti e violenze. Le sue parole voleranno nel vento, portando speranza.

Giorgia Toppi 5LB

Joe Gardner e la sua felicità (23/01/21)

Titolo: Soul

Regia: Pete Docter

Produzione: Disney Pixar, 2020

Genere: film di animazione

A Joe Gardner, annoiato prof. di Musica delle scuole medie, con l'ambizione di diventare qualcuno di importante, capita l'occasione della vita: suonare nella jazz band della famosa sassofonista Dorothea Williams. Il giorno stesso dell'esibizione, però, Joe muore. Con un escamotage riesce a tornare in terra e a rigiocarsi le sue carte. Riuscirà a vincere la sua sfida?

Come accade in molti dei suoi film, anche questa volta Pixar - oltre a un prodotto di animazione bello pure per gli occhi - offre a piccoli e grandi l'occasione per un'impegnativa riflessione sulla vita e in questo caso le domande sono più che mai attuali: per cosa vale la pena spendere i nostri giorni? Il successo, la fama, gli applausi sono capaci di un appagamento e di una felicità definitivi? Oppure la ricerca di senso va oltre tutto questo?

Prof. Emiliano Bertin

Quando è giusto disubbidire? (16/01/21)

Autore: Cyril Gely

Titolo: Diplomazia

Anno: 2011

Genere: dramma storico

Qual è il limite dell’obbedienza di fronte a un ordine? A chiederselo sono Il generale nazista Dietrich von Choltitz e il console svedese Raoul Nordling nel corso di una lunga notte dell’agosto 1944, che segnerà il destino di Parigi. Le truppe tedesche hanno occupato la capitale francese e spetta proprio al generale von Choltitz portare a termine il piano voluto dal Führer in persona: radere al suolo Parigi, e con essa condannare a morte certa quasi tre milioni di civili. Lo svedese Nordling, attraverso colpi di diplomazia e retorica, cercherà di persuadere il generale a rinunciare a una carneficina vile e meschina, che mai potrà risollevare le sorti ormai perdute della guerra per la Germania.

Il generale von Choltitz si mostra irremovibile dalle proprie decisioni, fedele all’imponente ideale di Nazione per cui bisogna battersi fino alla morte. Per tale ragione, il compito di un generale è quello di obbedire, senza mettere in discussione l’ordine impostogli. Anche a costo di sacrificare la vita di migliaia di bambini, donne, anziani, persone che aborrono la guerra invece che idolatrarla? Anche quando l’ordine non è morale? Queste sono le domande poste dal console Nordling, che paragona la sua azione alla parabola biblica di Abramo. Chi vorrebbe un padre che sia disposto a sacrificare il proprio figlio?

Questa interessante metafora viene capovolta quando il generale ammette di essere tenuto alle strette dalle SS: se non risponderà all’ordine di radere al suolo la capitale, la sua famiglia verrà uccisa.

Il console Nordling, uomo brillante e persuasivo, spinto da un gratuito interesse umanitario, cerca di far riflettere l’autorevole generale von Choltitz. L’obiettivo più grande di un conquistatore non è quello di distruggere, ma di ergere. Nessuno si ricorderà del tuo nome, dice Nordling, se sarai l’artefice della distruzione di Parigi. Ci sarà solo odio per quel generale che ha obbedito all’ordine di radere al suolo la capitale francese, e con essa migliaia di civili. Il tuo eco verrà sepolto sotto le stesse rovine di odio che tu stesso hai causato. Ma, continua il console, si ricorderanno del tuo nome se, disobbedendo, ubbidirai ad un compito più grande: quello umanitario.

Giorgia Toppi 5LB