Cultura 

e Storia Locale

“CURR, CURR BETTA”

   La storia della  mula che diede il nome alla nostra città

Un fatto particolare ha dato il nome a Corbetta, la nostra città.

Era il 374 d.C e a Milano la rivalità tra chiesa ortodossa e ariana continuava a crescere.

Il governatore di Milano, Ambrogio Aurelio, si era offerto di placare le rivalità tra le due fazioni. Un pomeriggio invernale Ambrogio fece un discorso sull’imparzialità e quando terminò la folla lo acclamò come Vescovo; lui, che era un uomo politico con un passato turbolento, non ne volle sapere. La folla però era molto decisa e Ambrogio ne era spaventato. Fu così che una notte d’inverno fuggì da Milano con la sua mula di nome Betta. Lasciò decidere a lei dove andare perché c’era una fitta nebbia e non si vedeva nulla. Il mattino dopo, quando sorse il sole, Ambrogio si accorse di essere ancora nei dintorni di Milano. Subito fece ripartire la mula per allontanarsi il più possibile dalla città, ma il docile animale arrivato davanti all’ attuale chiesa di Sant’ Ambrogio, nell’ allora paese di Curia Picta, si impuntò e non volle più proseguire. Le persone vedendo Ambrogio in strada iniziarono ad avvicinarsi per salutarlo. Ambrogio preso dal panico incitò la mula a ripartire urlandole: “Curr Betta, curr Betta!”. Ma la mula rimase dov’ era frastornata da tutto quel baccano. Fu così che Ambrogio ritornò a Milano e accettò l’incarico di Vescovo e Curia Picta prese il nome di Corbetta.


Simone Rocchetto e Thomas Arnoldi