Il primo martedì del corso di saldatura, verso le 8:30 di mattina entrarono i due prof che poi ci avrebbero fatto da insegnanti per il resto del Corso: il prof Azzali e Mirko: ci hanno portato nella palazzina dell’ ipsia in una classe in cui abbiamo fatto le presentazioni e ci hanno parlato del corso che saremmo poi andati a fare. Abbiamo iniziato tutto con un argomento importante: i sistemi di sicurezza... tramite le slide che aveva fatto Mirko abbiamo imparato quanto possa essere pericoloso il mondo della meccanica nei laboratori e nelle officine, poi ci hanno spiegato che per saldare qualsiasi oggetto bisogna prima fare una progettazione, preparare il materiale e verificarlo e poi infine saldarlo. Dopo la mattinata a parlare della sicurezza siamo scesi in laboratorio nei capannoni separati dalla scuola: ero molto felice dell’idea, infatti, appena cambiati, siamo corsi nell’ultima stanza, dove ad aspettarci c’erano molti macchinari da taglio e da saldatura: ad esempio quella ad arco elettrico, quella a MIG ed infine quella a fiamma ossidrica. Mirko, appena entrati, ci ha fatto fare un cerchio abbastanza ampio in quanto le regole covid e il rischio di creare scompiglio e di rendere pericolosi materiali vicini, questo allineamento poi in futuro è sempre stato la nostra posizione per riunire tutti, parlare del progetto e salutarci a vicenda. Dopo una spiegazione del punto di saldatura ad arco elettrico, ci siamo divisi in due gruppi e uno di quest’ultimi ha iniziato a provare con piastrine di metallo mentre l’altro si occupava dellla realizzazione del progetto tramite i disegni; Mirko ci ha spiegato che con l’elettrodo attaccato alla torcia, bisogna tenerlo ad un angolo di circa 45° per far si che il bagno, accumulo del metallo dell’elettrodo fuso, non sia troppo grande o troppo profondo. A fine giornata, verso le 5, ero veramente distrutto ma felice perché, per la prima volta in vita mia, avevo fatto una "vera" sperienza lavorativa.Il venerdì seguente, nel quale abbiamo fatto solo il pomeriggio, ero molto felice di continuare questa nuova esperienza che col passare del tempo mi piaceva sempre più; verso le 2:30, dopo pranzo, siamo andati a cambiarci e poi subito il laboratorio, nella solita posizione a cerchio; Mirko quel giorno ci ha insegnato il trattino, infatti, abbiamo fatto le prove tratto-punto, con alcuni che invece hanno già iniziato a saldare due pezzi insieme; quel giorno ho avuto il mio primo piccolo flash, infatti, senza rendermene conto, mentre facevo il tratto e punto come prova, ho iniziato a saldare senza maschera per circa due o tre secondi, all'inizio non faceva male ma la sera mi bruciavano gli occhi ma mettendo il collirio in qualche modo è passato. Quel giorno abbiamo iniziato a tagliare i tubolari per il nostro progetto, era una porta skateboard da mettere all'ingresso scolastico, ciò che ci aveva detto Mirko era che quest'ultimo è costituito da dieci tubolari, dieci anelli, due piatti di lamiera piegata e infine due piastrine di metallo e che lo devevamo fare tutto da soli. Così abbiamo finalmente iniziato a progettare il nostro porta skateboard.Il secondo martedì è stato molto duro, infatti, dopo essere andati nell'aula all'ipsia e aver ripassato i sistemi di sicurezza siamo scesi il laboratorio prima rispetto il martedì scorso, come al solito il nostro cerchio, Mirko ci ha divisi in due, il primo gruppo che che è andato a fare prove tratto e punto mentre l'altro ha continuato a tagliare il materiale opportuno per il progetto, una volta terminati di tagliare i tubolari venivano limati e infine puliti, dopo che abbiamo messo insieme i tubolari e le piastrine li abbiamo saldati tra di loro, utilizzando per la prima volta la saldatrice a mig, questa saldatrice secondo me è molto più facile rispetto a quella ad arco elettrico, abbiamo iniziato mettendo un punto di saldatura e tramite uno stampo siamo riusciti a non far storcere il tubolare; poi abbiamo iniziato a fare i trattini per attaccare il tubolare, una vola raffreddato abbiamo limato l’eccesso e nel pomeriggio abbiamo saldato ad elettrodo il telaio, é stato molto difficile però alla fine c'è l'abbiamo fatta.L’ultimo martedì, il giorno del completamento del porta skateboard, abbiamo creato questi anelli arrotondando delle bacchette tagliate in precedenza e poi saldate le due estremità. Dopo averlo fatto siamo usciti per prendere le misure della ringhiera in cui poi lo avremmo fissato con due piastrine dietro attaccate al telaglio con delle viti abbastanza grosse; una volta prese le misure e ritornati in laboratorio abbiamo assemblato il telaio con le coppie di tubolari infilando prima gli anelli; una volta raffreddato lo abbiamo zincato, verniciato con lo zinco.L’ultimo giorno del corso lo abbiamo ripassato di zinco e attaccato alla ringhiera, dopo del tempo a ingiornalare la ringhiera per non sporcarla uno di noi lo ha iniziato a verniciare, prima con il blu e poi con il viola creando sfumature e cambi di colore abbastanza carini; dopo delle chiacchierate e delle foto tra di noi, siamo ritornati in laboratorio e lo abbiamo pulito come si deve, una volta terminato ci siamo riuniti in cerchio e ci siamo salutati proprio come meccanici, é stato un corso fantastico e spero che non finisca così.