ESTRATTO DALLA PAG. 420 DEL VOLUME II:
"...Un attacco della fanteria. Moltissimi veterani tedeschi ricordano l’urlo terrificante, “…da far raggelare il sangue!”, delle truppe d’assalto che si lanciavano verso le loro linee: “YYPAAAA!” (Uuraaaa! - in buona sostanza corrispondente all’hurrà inglese o ad un italiano “Siiii!” inteso come rafforzativo, in tal caso, nell’atto dell’attacco, ndc). Grazie alla efficacia sull’emotività dei nemici, divenne infatti lo “slogan” ufficiale dell’Armata Rossa durante gli attacchi alle linee tedesche. Oggi si evoca alle parate per gli anniversari della Grande Guerra Patriottica..."
ESTRATTO DALLA PAGINA 551 DEL VOLUME II:
“...Zaskitim rodnuju Moskvu” (Proteggiamo la natia Moskva). E occorre proteggerla sul serio perché le armate tedesche stanno procedendo con una certa rapidità. Nei primi di ottobre si riuscì a percepire la loro vicinanza dagli altoparlanti disseminati nei quartieri per la diffusione delle notizie dal fronte. Durante la lettura di un bollettino di guerra, tra le onde radio locali, riuscì ad interferire il “Die Fahne hoch” (In alto la bandiera), l’inno ufficiale del partito nazista cantato dalle truppe d’assalto hitleriane..."
N.d.A.: A differenza di quanto citato nell'estratto indicato a lato, nell'elaborazione sonora è stato inserito il discorso alle truppe in partenza per il fronte tenuto da Stalin, la mattina del 7 novembre 1941 nella Piazza Rossa. Ad interferire sul proclama del dittatore, tra passi cadenzati, mezzi e carri in movimento, una canzone di Herms Niel del 1930, molto spesso intonata dalla fanteria tedesca: "Erika", conosciuta anche come "Auf der Heide blüht ein kleines Blümelein".
ESTRATTO DALLA PAGINA 252 DEL VOLUME III:
"...La prima a raggiungere l’Unione Sovietica fu la Tridentina, seguita dalla Cuneense, dalla Julia, dalla Pasubio e dalla Torino ed entro il 15 agosto giungeranno anche le divisioni Ravenna, Cosseria, Sforzesca e Celere. Verranno tutte inviate nel bacino industriale del Donec’, tra Stalino e Gorlovka, dopo aver coperto oltre 1.000 km di marcia, con tappe forzate di 30-40 km al giorno per raggiungere un fronte dell’ampiezza di circa 270 km esteso tra Vešenskaja e Pavlovsk. Nuto Revelli, ricorda che durante il viaggio, molti suoi uomini, pervasi da un cattivo presagio, anziché cantare stornelli carichi dell’ardore dell’anno precedente, intonarono molto sommessamente - Bandiera nera - ..."
ESTRATTO DALLA PAGINA 623 DEL VOLUME III:
"...Dalle 03:30 del mattino del 25 dicembre, un silenzio orrendo verrà turbato da un annuncio sinistro diffuso in radiofonia per gli uomini di Paulus. Una voce metallica ripeterà a brevi intervalli per ventiquattr’ore al giorno: “Alle sieben Sekunden stirbt ein deutscher Soldat. Stalingrad Massengrab!” (Ogni sette secondi muore un soldato tedesco. Stalingrado fossa comune!)..."
ESTRATTO DALLA PAGINA 399 DEL VOLUME VI
"...Sono le 21:57 e la "RRG (Società Emittente del Reich) sta trasmettendo il secondo movimento della VII Sinfonia di Bruckner. La musica viene bruscamente interrotta alle 22:25. Dopo tre rulli di tamburo, la voce del radiocronista Richard Baier, annuncia: "Dal Quartier Generale del Führer, è giunta la notizia che il nostro Führer, Adolf Hitler, è morto questo pomeriggio presso il suo posto di comando, combattendo il bolscevismo fino all'ultimo respiro. Il 30 aprile, il nostro Führer ha nominato il Grand'Ammiraglio Dönitz come suo successore..."