13 Ottobre 1944: l’affondamento del Piroscafo Giudecca.
Uno degli episodi più tragici e più incomprensibili della Seconda Guerra Mondiale fu l’affondamento del piroscafo “Giudecca” il 13 ottobre 1944. Una tragedia senza una giustificazione perpetrata dall’aviazione anglo-americana che forse, per un errore nella comunicazione, riteneva che all’interno del piroscafo vi fossero delle truppe tedesche.
Il piroscafo collegava Chioggia con Venezia ed era partito da Chioggia alle 12.30 con a bordo oltre 200 persone. Giunto alla fermata di Ca’ Roman, a pochi chilometri dal porto di Chioggia, verso le 13.00 venne inspiegabilmente preso di mira da tre caccia dell’aviazione alleata che cominciarono a mitragliare l’imbarcazione e sganciare bombe che trasformarono il piroscafo in una trappola mortale colpendo la cabina, la prua, la sala macchine e una barca che navigava nei pressi del piroscafo.
I soccorsi arrivarono alle 13.30 da Venezia: alcuni battelli dei Vigili del Fuoco ed alcune squadre dei Servizi Lagunari del Comando Tedesco. Rientrano a Riva degli Schiavoni alle 19.00 trasportando i feriti più gravi. Tra i corpi recuperati vi erano soldati tedeschi che furono prontamente sottratti dalle autorità germaniche. Un anno dopo, quando il relitto fu recuperato, alcuni resti furono trovati ancora all’interno delle cabine.
Pochi minuti dopo l’affondamento altri aerei alleati sganciarono bombe in pieno centro storico veneziano, nella zona di canal Lombardo, colpendo e distruggendo abitazioni.
Una targa è stata posta in memoria dell'evento e ogni anno, con un corteo acqueo, viene posta una ghirlanda a suffragio delle vittime. Il capitello commemorativo è situato in laguna, nel punto in cui affondò il Giudecca.
A cura di F. Vianello