PRIMA GUERRA MONDIALE:
Tutto parte nel 1915 quando il ministro degli Esteri Sidney Sonnino firmò segretamente con le potenze dell’Intesa, il cosiddetto patto di Londra. In base a questo patto l’Italia si impegnava a entrare in guerra entro 30 giorni e in caso di vittoria avrebbe potuto estendere il proprio territorio all’Istria, alla Dalmazia e alla Venezia Giulia.
La vittoria della Grande Guerra, cui parteciparono da volontari migliaia di istriani e dalmati portò e far parte del Regno d’Italia tutta la Venezia Giulia e dunque l’Istria con Pola, la città di Zara in Dalmazia, le isole di Cherso e Lussino, Lagosta e Pelagosa. Fiume fu annessa nel 1924.
Carta tratta da https://www.fattiperlastoria.it/patto-di-londra/
DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE:
Dopo la Prima Guerra mondiale i territori che erano stati promessi all’Italia durarono per più di vent’anni. Nelle Foibe istriane e in Dalmazia, però, l'8 settembre 1943 ci fu la prima ondata di uccisioni da parte dei partigiani di Tito: un migliaio di vittime. Infatti dall’occupazione jugoslava, che fu un'operazione militare della Seconda Guerra Mondiale, durata dal 18 agosto 1944 al 1 maggio del 1945, ci fu ,il 10 febbraio del 1947, il Trattato di Pace che portò via: l’Istria, Fiume, Zara e le isole all’Italia, consegnandole alla Jugoslavia di Tito.
Poi dopo la disgregazione jugoslava l’Istria fu divisa in due: la parte settentrionale fino al fiume Dragogna entrò a far parte della Slovenia, mentre la parte a sud dell'Istria, il Quarnaro, la Dalmazia divennero Croazia.
A cura di S. Marzola e G. Sambo
È LA STORIA, BELLEZZA! - "Limes" n°8 - anno 2020